Riccardo Pittis, Garante di Universo Treviso: “Alle 11.51 di lunedì 18 giugno abbiamo ricevuto una telefonata del signor Zago, che ci ha annunciato di non voler partecipare al progetto della Pallacanestro Treviso.

Abbiamo preso atto di questo, nel classico giorno che non si vorrebbe mai vivere: ma, seppur dura, la realtà va sempre accettata. Speravamo di portare a termine un miracolo, che possiamo solo attenderci nella decina di giorni che ci separa dal 30 giugno, data ultima per l’iscrizione al campionato. Se questo non si verificasse, la Pallacanestro Treviso sarebbe destinata a cessare la sua attività per quanto riguarda il basket professionistico. Il tempo rimasto a disposizione è, purtroppo, davvero poco. Con la defezione di Zago è venuto a mancare il punto di riferimento al quale il Consorzio, che al giorno d’oggi può vantare 67 adesioni, si appoggiava per creare la compagine sociale. Se un evento straordinario non interverrà in questo corso e si farà avanti un personaggio di riferimento, il rischio che del basket in questa città rimangano solo fantastici ricordi, vecchie emozioni e albi d’oro pieni si concretizzerà. Le motivazioni addotte dal signor Zago sono state motivazioni personali come ci ha detto appunto ieri.

È giusto comunicare in maniera definitiva la situazione delle cose: chi rappresenta il Consorzio e la dirigenza della Pallacanestro Treviso ha sempre detto la verità, senza omissioni né giri di parole. Non ci siamo mai nascosti: 67 aziende, un milione e quarantamila euro raccolti in due mesi scarsi e molte trattative delicate ancora sono in corso. Ci sono ancora delle speranze, ma il tempo scarseggia e il 30 giugno è vicino.

Claudio Coldebella, vicepresidente di Pallacanestro Treviso: “Dopo questa notizia che non ci aspettavamo di certo, serve un impegno di responsabilità, lo stesso che il Consorzio Universo Treviso e chi vi ha partecipato con enstusiasmo si è assunto ad occhi chiusi in questo periodo. Non è una questione di soldi, ma con il defilarsi del signor Zago viene a mancare il punto di riferimento di garanzia, il personaggio che si mette a capo della società. Ribadisco, a questo punto non si tratta di impegno economico, ma di prendersi la responsabilità di guidare il progetto. Ora abbiamo dodici giorni scarsi per cercare il miracolo e trovare una persona di garanzia che possa fare da riferimento. Finora non possiamo rimproverarci nulla, e fino al 30 giugno continueremo a lavorare, se andrà male sarà la fine del basket a Treviso e le domeniche dei trevigiani e di tanta gente che ci seguiva saranno molto diverse. Dopo la perdita dolorosa della Sisley Volley toccherà anche al basket e il Palaverde diventerà solo un contenitore per un po’ di concerti, non penso sia un bel segnale per e dalla città di Treviso, ma questa, per ora, è la dura realtà. Speriamo ancora, il momento è difficilissimo, più di prima, ma l’impegno continua per trovare la persona che possa prendersi la responsabilità della Pallacanestro Treviso.”

Simone Fregonese
Ufficio Stampa e Comunicazione