Un tiro dagli 8 metri che entra delicato dentro l’anello per la gioia dei molti tifosi di casa, e per il rimpianto degli ospiti, un tiro che arriva dopo una partita tutt’altro che positiva. Giovannini come Printezis, sì, perchè come l’ala greca dell’Olympiakos, dopo una partita non all’altezza delle proprie capacità, il play ex-Medicina tira fuori dal cilindro il colpo del KO per la formazione di Bartolini. Ma andiamo per ordine.

San Marino arriva a Faenza con il titolo di ammazza-grandi, giunti settimi dopo una regular-season dalle prestazioni altalenanti, i riminesi sono reduci da due sfide vinte alla ‘bella’ sul campo delle rivali, prima lo Stefy Trebbo giunto secondo nel Girone E, poi la Stella Rimini, terza nel girone romagnolo.

I Ridens sono fermi da dieci giorni dopo aver eliminato lo Sport Insieme Bologna, ma questo riposo pare non aiutare i manfredi, che faticano in avvio, non trovando la via del canestro, e con i soli Squarzoni e Cerini ad andare a referto. Dall’altra parte Tentoni non può essere schierato fino a metà del periodo, a causa della mancanza del documento e quindi del riconoscimento, ma Giardini e Venturini trascinano i gialloblù portando i compagni sul +6 dopo 10 minuti.

Dopo la prima pausa i Raggisolaris iniziano a prendere il ritmo della gara, ed effettuano il sorpasso, ma non paiono mai pienamente dentro la sfida, così nonostante il punto di vantaggio dopo 20 minuti San Marino pare essere la squadra che detta i tempi.

Faenza torna in campo con un piglio diverso (oltre che con un arbitro diverso, visto il malessere che ha colpito uno dei due grigi nel primo tempo), ed il gioco corale dei bianconeri da i propri frutti, Faenza raggiunge i 9 punti di vantaggio, e pare che la sfida si diriga verso una conclusione scontata, ma così non è, perchè a cavallo dell’ultimo intervallo breve San Marino infila due tiri da 3 punti con Bombini e Tentoni, riaprendo la sfida. L’inerzia cambia così drasticamente direzione, la squadra allenata da Regazzi pare non quasi arrendersi, al punto che un’altro canestro da fuori l’arco, questa volta di Giardini, regala agli ospiti addirittura 4 punti di distacco, e sull’1 su 2 di Giovannini ai liberi, tutti si apprestano ad archiviare la seconda sconfitta interna della stagione per i Raggisolaris, ma come la finale di Eurolega insegna, questo è lo sport più bello del mondo, e a 17″ dalla sirena finale la palla arriva nelle mani di Presicce, che dalla lunga distanza infila il canestro del pari. Timeout San Marino, si riparte dalla metà campo manfreda, Tentoni fa passare alcuni istanti prima di buttarsi in area alla caccia di un fallo, fallo che finisce per commettere lui, sull’ottima difesa di Capitan Castellari, e a 5″ dallo scadere il timeout lo chiama Faenza. Ancora una rimessa in attacco, la palla finisce subito nelle mani dei Giovannini, che dopo una prestazione quantomeno rivedibile, decide di prendersi le proprie responsabilità, ignora i compagni liberi, e allo scadere regala la vittoria ai suoi. A nulla ormai possono servire i 2 centesimi di secondo che coach Bartolini prova a sfruttare per un’ultimo disperato assalto.

Faenza festeggia ed evita di doversi giocare un’intera stagione su un campo dove già ha perso una volta quest’anno.

Raggisolaris Faenza Ridens: Santandrea n.e., Giovannini 12, Castellari (K) 3, Conti 4, Benedetti 4, Morsiani 6, Santo 4, Squarzoni 21, Cerini 3, Presicce 8. All. Regazzi.
Basket 2000 San Marino: Lemme 3, Righi (K) 6, Bianhi 4, Vicini, Giardini 13, Venturini 9, Guerra, Ugolini 13, Bombini 3, Tentoni 11. All. Bartolini
65-62 (10-16, 28-27, 52-46)

Ufficio Stampa
Polisportiva Raggisolaris Faenza
M.T

Nella foto dell’esultanza a fine gara – Photo by Franco Pasi