BRESCIA
Gorno, Pedretti, D’Adda, Ferrandi (24’st Brayda), Schiavi, Gozzi, Cernoia, Rosucci, Sabatino, Boni, Alborghetti. (Mori, Baroni, Brayda, Assoni, Rolfi) All. Grilli

VENEZIA
Rusu, Bortolato, Boattin, Squizzato, Laterza, Lotto, Peretto, Tombola, Zandomenichi (30’st Vezzoni), Capovilla (40’st Pignato), Galvan. (Manente, Piantari, Santacatterina, Pasqualato, Chinello) All. Baldin

Arbitro: Innocenti di Lodi

Reti: 16’st Peretto, 44’st Sabatino (r)

Note: ammonite Gozzi, Cernoia, Tombola, Bortolato, Laterza

Brescia – Il testa coda tra Brescia e Venezia termina con un pari che per le lagunari equivale ad una vittoria, per le leonesse ad una sonora sconfitta. Nazzarena Grilli manda in campo le sue con un 3 5 2 super offensivo, mentre Baldin bluffa, rispondendo con tre attaccanti nello spremavversari del Club Azzurri. Sarebbe stato facile immaginare un Brescia garibaldino, e infatti la camicia rossa le ragazze di Nazzarena Grilli la indossano, ma le sue “granatiere” hanno le polveri bagnate. Il Venezia parte senza pretese e sin dalle prime battute mostra un catenaccio intelligente, che mette in difficoltà non poche volte in contropiede, la difesa comandata da Viviana Schiavi. Il primo tiro della partita lo effettua ovviamente il Brescia, al 13’ con Valentina Boni, ma la sua mira difetta. Al 18’ ci prova anche Alborghetti da fuori, ma la sua punizione sfiora di poco l’incrocio. Dopo un occasione capitata al Venezia al 24’, al 44’ arriva la prima vera palla gol creata dall’onnipresente Sabatino che vede respingere la sua semi rovesciata sulla linea di porta da un difensore avversario. Nella ripresa dopo un solo minuto Boni calcia di poco a lato una punizione dai 20 metri e nell’assolo totale del Brescia al 16’ arriva la beffa. Su azione di contropiede, Peretto si infila tra il terzetto difensivo di casa e con un sinistro velenoso punisce Gorno al primo tiro in porta. Il Venezia è tutto in questo spunto; il resto, è solo catenaccio. Le leonesse sono ferite e Daniela Sabatino recita il doppio ruolo: guida spirituale e cecchino dalla potenza devastante. Ma Rusu recita la parte dell’antagonista, e l’interpretazione è da Oscar. Il portiere è pazzesco, quando al 30’ dice no ad un bolide di destro di “Alta Tensione”. A Brescia, nessuno vuole il tramonto del sogno Champions. Si parte da dietro: con Schiavi che ci prova su punizione ma non va. Cernoia è l’ultima ad arrendersi; D’Adda è il difensore con il vizio del blitz in area maisuoi svariati cross non trovano la giusta deviazione; Rosucci lotta come una leonessa, ma c’è ancora sulla sua strada un Venezia in dieci dietro la palla. Il finale è storia di un arrembaggio. E di una porta che sembra maledetta. Stregata. Tutto il Club Azzurri sembra spingere le ragazze di Nazzarena Grilli. Da queste parti sono abituati a vincere con tanti gol, e in largo anticipo. E allora quando Innocenti a 1’ dalla fine fischia il penalty per un fallo su Rosucci le coronarie cigolano. La palla scotta ma Daniela Sabatino non fallisce e al 90’ regala le ultime speranze a tutto il popolo biancoazzurro. Finisce 1-1, un pari che lascia l’amaro in bocca, ma che dà ancora un’ultima chanches al Brescia. Si soffrirà fino alla fine, ma forse, è più bello così.