Per la nuova uscita casalinga l’intero corpo crociato è determinatissimo nell’offrire al proprio pubblico una prestazione convincente che faccia dimenticare le ultime delusioni. Dopo i Frogs Legano, quello di domenica sarà il secondo match “interdivisionale”, disputato cioè con una compagine che non fa parte del girone sud.

E anche nei due prossimi impegni i rosso argento si misureranno con team di altre “contrade”: il venti maggio arrivano in città i Guelfi Firenze, mentre la domenica successiva si va a Verona al cospetto dei Mastini. Quello di dopodomani sarà un confronto che rievoca momenti gloriosi: “C’è un lontano precedente che risale all’anno in cui vincemmo il primo titolo di Football a 9 – racconta il lucidissimo head coach Giacomo Clarkson – sconfiggendo in finale proprio i Red Jackets (2004). Ma ormai è storia e le due squadre sono ben diverse”. E mentre l’avvocato cagliaritano si appresta a fare il check up della formazione ligure, si intuisce che ci sarà molto da soffrire. “I Red Jackets si presentano come una delle pretendenti alla vittoria finale – continua – con una squadra fisica e pesante dal gioco, a quanto pare, solido e consistente. Di certo sono i favoriti e altrettanto certamente noi entreremo in campo per vincere. Non vedo cosa altro potremmo fare. Questo non è il calcio, in cui puoi anche mirare al pareggio, magari con un bel catenaccio”.

 

Del collettivo sardo non si sa se ne farà parte il qb Simone Moccia che si è fatto male durante la gara con i Grizzlies. Le contusioni riportate non sono gravi, ma vanno curate. Pertanto solo domani si scioglierà l’enigma: “Per il resto stanno tutti bene – chiosa Clarkson – salvo lividi e acciacchi che sono normali per chi gioca a Football con un minimo di intensità”.

Rimane ancora il retrogusto poco gradevole dell’ultima battaglia, contrassegnata da un avvio privo di mordente: “Abbiamo ragionato sulla sconfitta patita a Roma e sugli errori che abbiamo fatto – conclude il tecnico – io penso che oltre all’indubbio valore dei Grizzlies, abbia giocato un ruolo anche l’elemento psicologico. Voglio dire che qualche giocatore forse non ha ancora realizzato che giocare in Lenaf è cosa diversa da giocare in CIF9. Richiede un impegno che va molto oltre il semplice allenarsi in campo. Sta a loro decidere, a questo punto, se intendono essere giocatori da CIF9 o da Lenaf”.

Per il nuovo appuntamento fra le mura amiche, anticipato ad orario insolito, non mancherà l’apporto delle Red Flames Cheers e sugli spalti si udiranno i coinvolgenti stacchi musicali intervallati dai commenti degli esperti che spiegheranno minuziosamente le evoluzioni dei drive.

CAMPIONATO SERIE A2 LENAF

WEEK 9 – GIRONE SUD

MONSERRATO – Campo Sportivo Eliseo Corona – Terramaini – Via Cabras

06/05/2012 – Ore 12,00

CRUSADERS CAGLIARI

VS

RED JACKETS LUNIGIANA

PILLOLE DA BORDO CAMPO

Dopo tre sconfitte consecutive la voglia di raccontare il proprio stato d’animo non è tanta. Ma a furia di insistere anche i più refrattari dicono la loro. Non è tra questi il middle linebacker Michele “DannyUras che presenta così la gara di domenica: ”Sarà una partita molto difficile, più difficile delle altre già disputate, compresa quella contro i Grizzlies. I Red Jackets sono tra le favorite per il titolo e giocano un ottimo football, presi singolarmente hanno ottimi elementi e un buon numero di giocatori a disposizione. L’ importante sarà disputare una partita con la giusta attitudine. Se noi mostreremo la giusta attitudine in campo, allora numero di giocatori, bravura degli avversari e la loro forza verrà meno e la giocheremo alla pari”.

Il ricevitore Paolo Porcedda proverà a convincere più amici possibili nel prendere posizione sulle gradinate dell’impianto monserratino. Per adesso si limita ad assistere alle gare a bordo campo. In attesa che arrivi il suo grande giorno racconta le sensazioni catturate in allenamento: “Il coach americano sta facendo un gran lavoro; è sempre disponibile a sciogliere qualsiasi tipo di dubbio. Purtroppo il nostro assenteismo lo irrita molto; penso che si aspettasse di più quando è venuto a Cagliari. Inoltre Kirk è nato in un paese dove il football vale molto di più di qui”.

Sintetico ma efficace il commento del kicker Bonifacio “Bonito” Ruggiu: “Entrerò in campo carico e deciso. Voglio vincere. Ho voglia di giocare e dimostrare chi sono. Per sempre forza Cru”.

Arriva il turno del cornerback Federico Cabras: “Stiamo facendo degli allenamenti intensi in vista della prossima partita. Siamo più che convinti di potercela giocare. Speriamo in bene e comunque vada daremo il massimo in ogni minuto della partita”.

L’ultima parola è riservata alla coach delle Red Flames Cheers Federica Meloni che anticipa qualcosa sulla prestazione delle sue atlete: “Saranno undici persone tra cui un’esordiente ma non è prevista nessuna novità in particolare. Ci esibiremo con una delle nostre solite coreografie, anche se un po’ rivisitata”.

MICHAEL PILIA: “NEL MIO FUTURO VEDO FOOTBALL AMERICANO”

Quando militava nell’ under 18 lo soprannominarono “Duracell”. I compagni della senior hanno stravolto tutto: ora é diventato “Big” o “Little” Mikey. La variante dipende forse dalla mole di impegno profuso durante gli allenamenti. Michael Pilia da Quartucciu è un promettente running-back che frequenta la terza superiore dell’istituto tecnico commerciale “Leonardo Da Vinci” di Cagliari. La passione per il football lo coinvolge anche fuori dall’allenamento con i Cru. Parteggia per i Baltimore Ravens, ma ammette di amare tutti gli sport, nessuno escluso.

Racconta la tua prima volta con l’ovale.

La scorsa estate un amico che militava nell’under 18 mi ha detto che si stava allenando in una squadra di football americano. Non sapevo che in Sardegna si praticasse questa disciplina; la proposta mi ha reso felicissimo e agli inizi di settembre sono subito andato a fare una prova coi Cru.

Ci sei da pochissimo, pensi di aver imparato già tante cose?

Tra giovanile e senior ho fatto circa cinque mesi di allenamenti di football. Penso di aver imparato tantissime cose su questo nuovo sport ma ancora di più sono le cose che piano, piano, col tempo, riuscirò ad imparare.

Da cosa ti sei accorto che il divario tra under 18 e A2 é notevole?

Principalmente è cambiata la tecnica in cui si sviluppa il gioco: maggiore velocità, maggiore “esplosività” nei colpi. Tutto é amplificato, sopratutto il passaggio da 9 a 11 giocatori.

Tre sconfitte e la sola vittoria all’esordio: si poteva fare di più?

A mio parere si poteva ottenere molto di più e raggiungere risultati migliori.

Cosa é successo nel primo tempo con i Grizzlies?

È mancata la concentrazione della squadra.

Poi vi siete ripresi..

Si, nel secondo quarto. Infatti il punteggio dell’ultima metà di gara era 8-6 per noi. Però i 27 punti segnati prima del break di metà partita ha fatto concludere la partita 33-8.

Vai spesso agli allenamenti o sei uno di quelli che fa “adirare” coach Clarkson e coach Kirk?

Da quando sono entrato in senior, quindi all’incirca due mesi, non sono mai mancato eccetto un paio di volte dovuto al viaggio d’istruzione con la scuola. Coach Clarkson e Kirk hanno ragione quando si adirano con noi per le innumerevoli assenze ingiustificate. Non si può pensare di vincere o di fare dei bei risultati in un campionato A2 se non si viene all’allenamento.

Che gara sarà quella contro i Red Jackets Lunigiana?

Conoscendo le grandi potenzialità della squadra che affronteremo domenica bisognerà stare sempre concentrati e mai perdere il nostro obbiettivo, cioè vincere.

Fai un appello ai tifosi per la gara di domenica

Ci servirà tutto il sostegno possibile da parte dei tifosi Crusaders, quindi ragazzi venite numerosi!

I tuoi progetti per il futuro

Nel mio futuro vedo football americano, non credo sia una passione passeggera, spero con tutto il cuore di poter giocare con i Cru ancora per tanto tempo perchè per me sono come una seconda famiglia.

Vuoi ringraziare qualcuno?

Ringrazio tutti i coach della giovanile: Aldo, Nanni, Walter, Kikko. E un grazie anche ai coach della senior Kirk, Clarkson, Gianni, Yasha