Domenica scorsa, nell’esaltante vittoria contro Bologna, il giovanissimo talento biancorosso ha stupito tutti, dal pubblico agli avversari. Al momento della chiamata si è fatto trovare pronto: con grinta e concentrazione ha ripagato la fiducia datagli dall’allenatore e dai compagni, mettendo in luce quelle qualità che nell’Under 19 lo hanno reso un autentico trascinatore. Insieme a Francesco, andiamo a scoprire come sta vivendo questo “momento d’oro”. . .

 

Francesco, Domenica scorsa coach Fabio Corbani ti ha schierato nel quintetto titolare e tu hai risposto subito presente. Raccontaci come sono stati quei minuti in campo?

“Emozionanti. Il fatto poi di aver segnato subito mi ha aiutato a sciogliermi e a prendere immediatamente confidenza con la gara. Mi sono fatto trovare pronto al momento della prova. Fabio mi aveva chiesto di difendere al massimo su Kelley per i minuti in cui sarei stato in campo, io ho cercato di essere il più aggressivo possibile, sapevo che dovevo dare tutto me stesso per fare quanto ordinatomi”.

Quando hai saputo che saresti stato schierato nel quintetto base?

“La notizia l’ho avuta Domenica mattina, prima dell’allenamento. Stavamo facendo il punto sulla sfida, ad un certo punto Fabio esclama – “voglio cambiare un po’ le cose”- e un attimo dopo -”partiamo con Francesco!”. A quel punto tutti sono rimasti per qualche secondo sorpresi, poi hanno approvato la “novità”. Anche io ero stupito, in seguito però la motivazione è salita a mille e, sebbene percepissi un po’ di pressione, non ho aspettato altro che di andare “in missione” a fare ciò che dovevo. Ovviamente, sentire la fiducia dei miei compagni è stato qualcosa di fondamentale”.

La mattina seguente alla partita, come ti hanno accolto i tuoi compagni di classe?

“Loro vengono sempre a vedermi, e tutte le volte mi chiedono quando sarò messo in campo. Lunedì erano entusiasti ed abbiamo festeggiato!”

Oltre che dalla LegaDue-Eurobet, emozioni forti sono arrivate pure dall’Under 19, in particolar modo dalla vostra ultima partita casalinga contro Forlì.

“Quella serata ce la ricorderemo per sempre! Abbiamo giocato una grande gara davanti ad un pubblico straordinario. Non ce lo aspettavamo proprio, vedere cosi tanta gente è stata una sorpresa graditissima per tutti noi che eravamo in campo. Ce la porteremo ininterrottamente nel cuore!”

E, più in generale, come valuti la stagione dell’Under 19?

“A livello personale, posso dire di aver trovato un gruppo eccezionale perché, nonostante non mi allenassi mai con gli altri ragazzi e giocassi solo le partite, tutti si sono sempre fatti in quattro per facilitare i miei inserimenti. A livello di risultati, certamente siamo andati oltre le aspettative, ad inizio anno nessuno aveva messo in conto di arrivare a giocarci l’accesso all’interzona. Il rammarico più gravoso da portare è quello legato all’ultima partita in casa di Forlì, dove abbiamo perso e siamo stati eliminati per differenza canestri. I nostri avversari hanno meritato di andare avanti, forse noi avremmo potuto fare qualcosa di più, ma ormai non si può più tornare indietro; è stata una grande stagione comunque, coronata dal fatto che Il nostro Pala San Lazzaro è rimasto inespugnato per tutto l’anno”.

Con l’Under 19 hai preso parte all’importante Torneo Internazionale della Città di Lissone. Che impressione ti ha fatto?

“E’ certamente una competizione di alto livello, io ho disputato le prime due gare contro Rimini e contro il Kaunas, due formazioni fra le più forti d’Europa, e sono certo che affrontare partite del genere non possa che aiutarti a crescere e a migliorarti, rendendoti consapevole del livello cestistico di altre realtà italiane ed estere”.

Tornando alla prima squadra, come sono andati questi mesi a Piacenza?

“Sono assolutamente felice di quanto vissuto fino ad oggi. L’ambiente è perfetto per lavorare bene e in modo piacevole, non cambierei proprio nulla”.

E qualche mese fa è arrivata anche la convocazione in Nazionale Under 20…

“Si, che soddisfazione! E’ una chiamata che ti ripaga di tutti gli sforzi compiuti durante l’anno; io cerco sempre di crescere come giocatore, tutto ciò che ne consegue non può che rendermi felice!”

Obiettivo playoff. Francesco, ci credi?

“Sono un sogno, ma a noi piace sognare. Ci credo io e ci crediamo tutti quanti, adesso dobbiamo pensare partita per partita cercando di dare sempre il massimo, proprio come abbiamo saputo fare Domenica contro Bologna!”

Ufficio Stampa MORPHO BASKET

Davide Rancati