I Seamen espugnano Reggio Emilia (47-50)

Prima di scendere in campo coach Joe avrebbe detto “Keep strong e go to win!” e, dopo la prestazione dei suoi ragazzi, avrebbe ribadito, al di là del risultato, tutta la sua stima e ammirazione per l’impegno profuso. In un sabato di pioggia, in un clima reso ancora più surreale dalla tragica notizia della morte di Piermario Morosini, i Seamen sono andati a cogliere a Reggio Emilia la prima vittoria della stagione onorando nel migliore dei modi il ricordo del loro allenatore, volato venerdì nella sua amata Dallas per restarvi per sempre. Il match, pur con qualche errore tecnico di troppo, è stato un autentico stillicidio d’emozioni in un alternarsi incalzante di segnature, ora dall’una, ora dall’altra parte che ha tenuto incollati gli spettatori ai loro posti. A segno per tre volte di fila con Gianluca Santagostino, saranno quattro alla fine i touchdown messi a segni dal funambolico ricevitore tornato finalmente a piena disposizione del coaching staff, i marinai hanno dovuto subire la costante rimonta degli emiliani, incollati per tutta la partita nonostante l’abbuffata” di mete, alla quale hanno partecipato anche Anthony Di Michele (3) e Jordan La Secla (1). Proprio l’ex quarterback della San Diego State University, che nell’ultima intervista concessa Avezzano aveva definito senza mezzi termini “outstanding” (eccezionale) è stato, ripetendosi sui livelli del derby, uno dei primi attori del successo miscelando con sapienza lanci e corse, l’ultima della quale rivelatasi vincente. In una sfida dai contenuti che vanno ben al di là dell’agonismo non poteva mancare il finale che ogni regista vorrebbe per il proprio film, con 5 secondi sul tabellone, tre punti di differenza e la palla sulle tre yarde per l’occasione che vale la gara. Senza mancare di rispetto agli Hogs, cui va il plauso per la prestazione offerta e per la sportività dimostrata, niente e nessuno sabato pomeriggio avrebbero potuto negare ai marinai la prima soddisfazione, neppure un ultimo, disperato tentativo dell’avversario che si è spento in un nulla di fatto (47 – 50 lo score conclusivo). In un concentrato di emozioni, fatto di gioia, dolore, malinconia e felicità i Seamen hanno dato prova di quali siano i loro valori, fatti di senso di aggregazione, rispetto e valori umani. Un grande merito, per una volta mi sia concesso esprimere un parere personale, va alla famiglia Mutti, a tutto il coaching staff, ai dirigenti e alla stessa, giovane squadra, che dal dolore immenso ha saputo trovare una nuova coesione per trovare quei risultati che fin qui erano stati negati. La prossima settimana sarà fatta di lavoro, perchè gli errori da correggere esistono sempre e di preghiera in attesa del nuovo impegno contro i Lazio Marines che potrebbe dare una svolta ad un torneo che, nel frattempo, ha comunque ritrovato una protagonista.