Abbiamo intervistato Michele Balugani, fondatore di Turquoise, che parla a ruota libera della sua passione per il Tennis e di come gli è venuto in mente di creare una racchetta da Beach Tennis. Inoltre, il patron di Turquoise parla delle innovazioni pensate per questo sport che fanno parte delle principali caratteristiche degli attrezzi Turquoise.

Ci troviamo con il Michele Balugani, creatore e amministratore unico di Turquoise Sport Equipment, e qui inizia la nostra intervista.

Domanda: sig. Balugani ci può raccontare come è nata Turquoise Sport Equipment, la prima azienda nel mondo che ha ideato e commercializzato le racchette per il beach tennis?

Risposta: “Faccio una piccola premessa sul fatto che sono un ex giocatore e maestro di tennis ed ho collaborato con ATP Tour preparando le racchette per i campioni del tennis e questo mi ha fortemente aiutato nel sviluppare poi la mia professione. Un giorno ho fatto una scommessa con un amico: eravamo in una località di mare ed ho scommesso che sarei riuscito a portare il tennis in spiaggia, ovvero a giocarlo sulla sabbia. Da lì l’idea di fare diventare uno gioco quello che all’inizio era soltanto un divertimento estivo, già sviluppato in Romagna, in qualcosa di più serio. Si giocava con attrezzi rudimentali e non vi erano vere e proprie regole. Così è partita l’idea di costruire delle racchette adatte a questo tipo di gioco, partendo dalla forma, dai materiali e altro ancora. Turquoise è nata dopo tutto questo, alla fine del 1994, quando ho realizzato la prima racchetta in legno ovviamente ispirandomi alle forme tipiche della racchetta da tennis.”

D: quali sono state le evoluzioni fino ad oggi nell’ambito progettuale e tecnico?

R: “Nel corso dei primi anni in cui ho lavorato sulla costruzione delle racchette da beach tennis si è presentata l’opportunità e l’esigenza di realizzarle in altri materiali più leggeri. E’ arrivato così il Fiberglass, poi il Kevlar e il Carbonio che hanno cambiato notevolmente le caratteristiche delle racchette ma anche lo stile di gioco. Tutto questo è avvenuto con una velocità incredibile, parliamo infatti di 7-8 anni dalla costruzione della prima racchetta.”

D: quale è la scommessa che sente di aver vinto nella continua ricerca di ottimizzazione della qualità del prodotto?         

R: “Nel corso dell’ultimo decennio è migliorato il livello di gioco degli atleti, è migliorato il livello dei materiali e quindi anche Turquoise doveva migliorare i propri attrezzi. Turquoise ha portato avanti altre tecnologie brevettando anche un sistema di antivibrazione sul manico della racchetta, detto appunto Anti Vibration System. Questo è utilissimo per attutire o attenuare quasi totalmente i colpi ricevuti sul piatto della racchetta che si vanno a ripercuotere sul manico e che arrivano al braccio del giocatore ovviando al fastidioso affaticamento del braccio stesso. Arrivati a questo punto Turquoise non ha lavorato solamente sulla lunghezza della racchetta o sul sandwich interno ma anche sullo spessore al fine di poter raggiungere le doti di potenza e controllo sulle nostre racchette e questo è uno dei nostri scopi principali.”

D: quale è stata la strategia che vi ha permesso di essere leader nel mercato in tutti questi anni?       
R: “Direi che sono molteplici. La prima importante è quella di rinnovare costantemente lo studio e l’utilizzo di nuovi materiali e forme con nuovi progetti sulle proprie racchette oltre ad una grafica sempre nuova; questo per ottenere materiali sempre più performanti. Turquoise è leader in questo aspetto. Un altro punto predominante è senza dubbio quello di essere un’azienda che si è guadagnata la fiducia dei propri interlocutori, siano questi i clienti o la rete commerciale. Questo aspetto ha contribuito ad una seria strategia commerciale che punta al consolidamento del rapporto con i nostri punti vendita e con tutti i nostri partners in Italia e all’estero. Il terzo punto che individuo, non meno importante degli altri, è il feedback costante con i giocatori. Il rapporto con essi è sempre stato per Turquoise una prerogativa sin dall’inizio della sua attività. Oggigiorno questo contatto azienda-giocatore prosegue attraverso il rapporto con un centinaio di giocatori italiani e stranieri. Questa collaborazione ha permesso a Turquoise di sviluppare i propri prodotti ma anche di vincere numerosi titoli nazionali e internazionali.”

D: qual’è la strategia di Turquoise per i prossimi anni?

R: “Devo innanzitutto ringraziare la collaborazione con aziende italiane sviluppatrici di brevetti tecnologici che abbiamo poi introdotto nella costruzione delle nostre racchette, migliorando notevolmente lo stadio costruttivo. Poi si è deciso di costituire un nostro staff di persone che assieme a me lavora sulla progettazione delle racchette. Uno staff qualificato che sta lavorando sui materiali e sulle forme per accrescere lo standard costruttivo, in questo modo si è rivalutato sempre più sul mercato l’attrezzo Turquoise. Ricerca ed innovazione sono per noi la parola d’ordine. Turquoise investe in questo progetto molte delle sue risorse per ottenere racchette sempre più apprezzate dall’atleta. Per il 2013 abbiamo in serbo dei progetti che, ne siamo certi, rivoluzioneranno la giocabilità della nostra racchetta e renderanno ancora più piacevole e performante questo sport.”

In conclusione: “Dunque, siamo particolarmente orgogliosi della nuova collezione 2012 che presenta novità importanti sia come grafiche, sia come scelta di materiali e design che, siamo certi, saranno apprezzate dagli amatori di questo sport, ma anche dai professionisti.”

Ufficio Stampa
Eugenio COVA