Damiani spiega il programma di allenamento per la finale

Milano, 12 Aprile 2012 – Con la finale per team delle World Series of Boxing alle porte e tre settimane di intense preparazione da pianificare, i Dolce & Gabbana Milano Thunder sono rientrati dalle vacanze pasquali ed hanno iniziato il ritiro per la sfida del 2 maggio contro la Dynamo Mosca che varrà il titolo di campione e si disputerà nella suggestiva sede dell’ ExCel Center di Londra, dove sarà ospitato anche il torneo olimpico di boxe.

Il CT Francesco Damiani racconta in che modo ha suddiviso il lavoro, insieme a Sergiy Korcynskyy, in questi 21 giorni che condurranno al momento conclusivo della manifestazione.
“Dopo la gara di ritorno della semifinale a Baku, la nostra priorità era concedere un periodo di riposo a tutti i pugili per ricaricare le pile in vista dell’ultimo appuntamento stagionale, e per dare loro la possibilità di passare le festività con le loro famiglie.

Così il nostro training camp è iniziato lunedì 9 aprile e durerà tre settimane. Stiamo lavorando con un gruppo di 12 pugili, tra i quali sceglieremo i cinque che saliranno sul ring nella finale.

Durante le prime due settimane di allenamento, il lunedì, il mercoledì ed il venerdì, lavoreremo sugli aspetti tecnici. Oltre al classico lavoro al sacco, utilizzeremo diversi altri tipi di esercizi, come ad esempio:

–       Quello che noi chiamiamo “Boxing game”, nel quale due pugili appartenenti alla stessa categoria di peso, sono sul ring e mimano i movimenti ed i colpi di un vero match, senza però toccarsi veramente

–       “Shadow boxing”, che prevede la presenza di un solo pugile sul ring che immagina di avere di fronte il proprio avversario e colpisce nel vuoto, muovendosi come in combattimento

–       Lavoro individuale con il coach, nel quale ci si concentra sulla precisione dei colpi e su particolari sequenze e combinazioni

–       “Conditional fighting”, con due pugili sul ring che combattono utilizzando solo determinati colpi o sequenze di colpi, stabiliti dal coach. Ad esempio l’allenatore può scegliere di far usare solo la destra o solo delle combinazioni di montanti.

–       “Free fighting, il classico sparring effettuato però tra due pugili entrambi appartenenti al nostro team, con l’uso di caschetto ed altre protezioni

Durante gli altri giorni delle prime due settimane, al mattino lavoreremo sulla preparazione atletica e sulla resistenza, attraverso sport di gruppo ed esercizi che i ragazzi svolgono tutti insieme  e che sono basati su attività aerobiche. Nel pomeriggio invece di solito lavoriamo individualmente, in piscina o con sedute di corsa, concentrandoci sulle esigenze specifiche di ciascun pugile.”

Damiani spiega anche come sarà strutturata l’ultima settimana di training, che si svolgerà a Milano: “gli ultimi 7-10 giorni prima della finale sono ovviamente i più importanti. Dobbiamo allenarci molto sul ring, con simulazioni di incontri, ma senza sovraccaricare i ragazzi. Abbiamo programmato due sedute di sparring, della stessa durata di un match di WSB (5 rounds per 3 minuti), contro pugili che non fanno parte del nostro team, in grado di allenare la risposta dei nostri ragazzi alle sollecitazioni e alle sorprese che avvengono durante un incontro. Nelle altre sedute, lavoreremo invece individualmente con l’allenatore per colmare eventuali lacune e migliorare i punti critici di ogni pugile.

Sono sicuro che i cinque ragazzi che combatteranno saranno nella miglior forma fisica e psicologica possibile.”

Sabrina Ippoliti
Dolce & Gabbana Milano Thunder