Il palpitante trionfo nel derby di Domenica scorsa ha spezzato la serie negativa iniziata contro Pistoia e riacceso i sogni playoff della Morpho Basket. Insieme al vicepresidente biancorosso Luigi Stecconi, andiamo a scoprire certezze ed ambizioni di una Società che sta sempre più entrando nel cuore dei tifosi.

Partiamo dalla sfida di Domenica scorsa contro l’Aget Imola: una vittoria che consegna alla Morpho due punti d’oro e una salvezza quasi matematica. Possiamo dire che il primo obiettivo stagionale sia stato raggiunto..

“E’ stato un successo soffertissimo dove anche la Fortuna finalmente ci è venuta in aiuto. Come ha detto Fabio Corbani, Imola avrebbe meritato la vittoria ma noi non l’abbiamo demeritata. Il risultato finale si è deciso negli ultimi secondi, l’Aget aveva condotto ma noi le siamo sempre rimasti attaccati: è stato davvero un bel match, risolto dagli episodi. Per noi poi ha un valore unico perché i due punti ci permettono di essere praticamente salvi, un traguardo che ci inorgoglisce e ci carica per il futuro. Come si dice, l’appetito viene mangiando.”

Piacenza ha imparato a soffrire e a vincere soffrendo: che pensieri ti sono corsi nella testa quando Trent Whiting ha realizzato il canestro del più due a quattro secondi dalla sirena finale?

“Ho pensato che per l’ennesima volta ci stava sfuggendo di mano l’incontro, che la maledizione delle ultime uscite contro Pistoia, Brindisi e Barcellona si stava ripetendo. Lo dico sinceramente, perdere cosi, dopo aver fatto di tutto per riaprire la sfida, sarebbe stata una cosa difficile da digerire”.

E quando, invece, hai capito che la Morpho avrebbe potuto portare a casa la partita?

“Il supplementare è stato intenso, sempre in equilibrio, però noi, dalla nostra, avevamo Voskuil in ritmo, e quando lui è cosi è difficile da fermare. La tripla di capitan Passera ha poi confermato le mie sensazioni positive, li ho pensato che saremmo tornati a casa con il successo in tasca”.

Il match a Faenza può essere considerato quello della svolta?

“E’stata una vittoria importantissima per tutto l’ambiente, in primis per il Presidente Rispoli. Ci ha ripagato dei tanti sacrifici fatti in queste settimane, adesso cercheremo di capitalizzare l’entusiasmo e la carica per la volata playoff”.

Come più volte quest’anno, anche contro l’Aget sono stati determinanti il gruppo e la personalità dei giocatori.

“Come Società abbiamo fatto una scelta ben precisa per questa stagione, ovvero andare avanti con lo stesso gruppo di atleti della scorsa estate, a parte l’inserimento di Alex Simoncelli dovuto all’emergenza infortuni. I ragazzi insieme stanno benissimo, lo si vede in ogni occasione, dagli allenamenti alle partite, c’è feeling, c’è serenità e questo è il segreto che ci ha portato a disputare un meraviglioso girone di andata e che ci permetterà di concludere al meglio la stagione”.

E a proposito di personalità, Domenica scorsa si è messa in luce nuovamente quella di Alan Voskuil, unico partecipante della Morpho all’All Star Game.

“E’ il primo rappresentante di Piacenza ad una manifestazione cosi importante, questa cosa ci riempie di soddisfazione. La convocazione è assolutamente meritata, Alan è uno che segna, che trascina e che entusiasma i compagni e il pubblico. Pensate che fu il primo giocatore ad essere visionato e “scoutizzato” in estate, poi lasciammo la sua questione sul tavolo per qualche settimana e, quando mancava solo l’ultimo tassello del roster, decidemmo di scommettere su di lui. Ad oggi, la “scommessa” può dirsi vinta, lui è sempre importante, il suo approccio alle partite e agli allenamenti risulta esemplare”.

La realtà Morpho Basket include anche il settore giovanile. Gigi, cosa puoi dirci della crescita che ha avuto in questi mesi?

“Voglio rispondere citando in primo luogo la nostra Under 19 che sta disputando un ottimo campionato e che recentemente è stata inserita nella lista delle partecipanti al Torneo Internazionale di Lissone. Ci saranno 12 fra le squadre più forti d’Europa, essere li con loro è un onore, un motivo di orgoglio, e un ulteriore passo in avanti compiuto dalla Società. In questi anni ci siamo concentrati soprattutto sulla prima squadra, è stata una scelta mirata perché dovevamo creare passione intorno al basket e per fare ciò era necessario investire su nomi importanti che avrebbero catalizzato l’interesse della gente e della Città. Adesso è giunto il momento di dedicarsi con ancora più attenzioni al settore giovanile, dobbiamo migliorare il reclutamento e la qualità del movimento”.

Per la corsa ai playoff servirà tutto l’apporto del pubblico piacentino. Quale appello ti senti di fare alla Città?

“Il nostro obiettivo è coinvolgerla il più possibile, Piacenza è una realtà che risponde in modo eccellente quando ci sono avvenimenti di primo livello, l’esempio della Rebecchi Nordmeccanica Volley, cui faccio i più vivi complimenti, è lampante. Se riuscissimo ad andare oltre la regular season, vedere il PalaBanca pieno sarebbe la più bella vittoria”.

Quale valore avrebbe per la Morpho e per la Piacenza del basket conquistare l’accesso ai playoff?

“Sarebbe un evento storico, ma a quel punto non ci accontenteremmo. Se vi prenderemo parte, allora lotteremo fino in fondo. Fabio Corbani è tenace e vincente, lo ha già dimostrato nelle giovanili, nelle sue esperienze in LegaDue e nel creare la squadra che allena ora: sono certo che potremo dare battaglia a tutti. Da oggi alla fine della regular season ci sono quattro giornate, le vivremo come fossero delle finali e poi vedremo a che punto saremo. Sono certo che lotteremo su ogni pallone per essere tra le prime nove del campionato!”

Ufficio Stampa MORPHO BASKET

Davide Rancati