I Thunder’s Five sbancano Malnate e lo fanno con il piglio autoritario di chi è campione d’Italia dal 2008, avvezzo a disporre dei propri avversari con quella sicurezza che è propria solo dei grandi, nello sport come nella vita. I Patrini, condizionati dall’aurea di grandezza dell’avversario non sono entrati mai in partita, nel primo come nel secondo match, quasi trasformati da lupi in agnelli sacrificali dopo la convincente prestazione del debutto. Capita così che battitori convincenti nella gara con i Lampi inanellino “strike out”, che la difesa sia colpita da frequenti amnesie e che le cose più semplici assumano i contorni dell’impresa impossibile. Poco male, ci verrebbe da dire, che la giornata storta sia capitata in concomitanza con un turno nel quale il gap tecnico sul diamante era davvero troppo evidente, con la Milano tricolore a sfoggiare un attacco scintillante, caratterizzato in primo luogo dalla potenza e dalla tecnica devastanti di Ghulam Sarwar, ma in generale da un collettivo rodato che ha girato dal primo all’ultimo inning come i perfetti meccanismi di un orologio svizzero. La differenza numerica, nel punteggio dei due incontri andati in scena al Gurian Field, è dunque il reale specchio della distanza che ancora separa gli esordienti Patrini da una compagine che rappresenta il gotha del baseball per ciechi. Ai varesini resta in bocca, ancora una volta, il sapore amaro di non aver reso come le disponibilità tecniche e atletiche dei singoli atleti e della squadra avrebbero forse consentito. L’occasione del riscatto arriverà il 14 aprile, nella lunga trasferta di Cagliari, fermo restando che per cogliere risultati positivi servirà un’altra mentalità e un altro spirito.

Patrini Malnate BXC – Thunder’s Five Milano 0-15

Thunder’s Five Milano – Patrini BXC 12-1

Ufficio Stampa PATRINI