Morpho Basket, LegaDue ma non solo. Mentre i ragazzi di Coach Corbani girano in lungo e in largo il Bel Paese onorando i colori biancorossi, nella grande famiglia UCP c’è un’altra forza che scalpita ambiziosa di tagliare preziosi traguardi: il settore giovanile. Si guarda da dove si è partiti, ci si concentra sul presente e si programma il futuro. Con questa filosofia fissa in mente, la Società si è messa in gioco per creare un vivaio fertile, vivace, dove sia bambini che ragazzi possano crescere ispirati dai valori che lo sport e la pallacanestro possono insegnare. “Ormai andiamo verso il finale di stagione, e il bilancio del settore giovanile è assolutamente positivo, abbiamo aumentato sia il numero dei tesserati che degli allenatori e i risultati stanno arrivando. Siamo sulla giusta strada”. A parlare è Paolo Coccoli, ex capitano ormai nella storia di Piacenza per le due promozioni consecutive, che ora guida con entusiasmo la “cantera” UCP. “In questi anni abbiamo dovuto pagare lo scotto derivante dal confronto con gli altri sport della Città come il calcio o la pallavolo, ma ora, grazie alle gesta della prima squadra, anche il basket sta entrando nel cuore dei ragazzi che corrono in palestra per emulare i loro nuovi idoli”.

Una prima squadra che in pochi anni è cresciuta esponenzialmente fino ad arrivare al professionismo, e che ora attende di avere fra le sue fila qualche giovane biancorosso in pianta stabile. “L’impresa compiuta dalla Morpho Basket in questi ultimi anni rimarrà nella storia, il settore giovanile invece prevede uno sviluppo con altre tempistiche, è un progetto a lungo termine che richiede una programmazione da un lato concreta e dall’altro visionaria. Quest’anno ci siamo tolti belle soddisfazioni nei campionati disputati, penso ad esempio all’Under 19 che, giornata dopo giornata, ha avuto sempre più pubblico al suo seguito. Inoltre, avere cinque under che si allenano e vanno alternativamente in panchina col team di Corbani è un dato che ci rende orgogliosi di quanto stiamo facendo”. E proprio l’arrivo dell’allenatore milanese, guru della “materia”, ha permesso a tutto il settore di ricevere stimolanti imput per il salto di qualità. “Con Fabio c’è un costante filo diretto”, continua Coccoli, “ci confrontiamo spesso nelle riunioni tecniche, specialmente per quanto riguarda le categorie Under 17 e 19, cioè quelle anagraficamente più interessate al discorso prima squadra. La sua esperienza e i suoi consigli ci sono e ci saranno utilissimi per migliorare il nostro lavoro”.

Il vivaio UCP è in continua crescita, ma già può vantare numeri importanti, a dimostrazione che ormai la “febbre” cestistica si è espansa a macchia d’olio in Città e Provincia. “Ad oggi contiamo oltre 300 ragazzi, di cui 150 appartenenti alla categoria Minibasket e gli altri all’Under 13-14-15-17-19. Vogliamo essere un punto di riferimento per l’intero movimento, e, a tal proposito, la collaborazione con le altre Società locali diventa fondamentale. In questi mesi siamo stati presenti anche nelle scuole elementari e medie della Città: grazie al lavoro dei nostri istruttori e alla presenza dei giocatori della Morpho Basket, tanti ragazzi hanno “assaggiato” la pallacanestro, rimanendone estasiati. Tre anni fa abbiamo iniziato a lavorare sulla quantità, adesso stiamo passando alla qualità: puntiamo a fare crescere giocatori pronti a reggere le categorie Seniores, dalla LegaDue per i migliori alla serie C o D per gli altri”.

I modelli indiscussi rimangano Siena, Milano, Bologna, Treviso, però sognare di essere un giorno al loro livello non costa nulla anzi, è il primo passo per riuscirci. Perché, si sa, un sogno non è mai solo un sogno.

Ufficio Stampa MORPHO BASKET

Davide Rancati