LIVORNO. Sta per finire il lungo riposo di tre settimane osservato dal campionato di A1, in omaggio agli ultimi due impegni dell’Italia nel ‘Sei Nazioni’. Domenica 25, nel quadro della sesta di ritorno, il Livorno Rugby renderà visita, alle 15,30, al Firenze, quarto in classifica ed ancora in corsa per l’accesso ai play-off promozione. Poi il primo aprile i biancoverdi ospiteranno il Cus Verona degli ex Fabrizio Del Bubba a Nicola Martinucci. Dopo la sfida con gli scaligeri, altre tre settimane di sosta, per giocare alla ripresa, tutte d’un fiato, le restanti sei fatiche (quattro gare di regular season, e due di play-out). I biancoverdi appaiono carichi al punto giusto, anche se oggettivamente al ‘Padovani’, domenica pomeriggio, sarà durissima raccogliere un risultato positivo. Indipendentemente dalla rivalità regionale fra Livorno e Firenze che si è acuita, soprattutto negli ultimi anni (anche alla luce delle mire sempre più ambiziose del Prato, di gran lunga la maggior rappresentativa della Toscana), il pronostico del derby è chiuso a doppia mandata. Livorno proverà a render dura la vita ai biancorossi gigliati, a lottare su ogni pallone, ma in questo momento – e la situazione in classifica ne è impietosa testimone -, la differenza di valori fra le due squadre è piuttosto netta. I biancoverdi, al loro quarto anno consecutivo di A1 (un filotto non da poco, considerate le ridotte possibilità economiche della società) stanno lavorando in ottica futura. I problemi in questa annata (finora un solo successo e 15 sconfitte, con l’ultima piazza occupata fin dalla prima giornata) erano messi abbondantemente in preventivo. In prima squadra sono stati inseriti numerosi elementi alle prime armi nel ruvido mondo di A1. Le partite giocate contro antagonisti di spessore servono molto di più di mille allenamenti o di morbide gare con modesti avversari delle basse categorie. Da questo punto di vista, la striscia di sconfitte non spaventa. Tutti quanti, nell’ambiente, sono consapevole che i frutti saranno raccolti nei prossimi anni, con un nucleo di giocatori dilettanti tutti livornesi, capaci di sacrificarsi solo per il proprio grande attaccamento ai colori sociali. La costante crescita delle squadre under 20 e under 16, che stanno ottenendo ottimi risultati nei rispettivi campionati, rappresenta un conto in banca in vista del domani e del dopo domani. A Firenze il Livorno Rugby sarà privo del lungodegente Alberto Neri. Da valutare le condizioni del mediano e vice capitano Andrea Brancoli, alle prese con un malanno alla spalla non del tutto smaltito. 

Ufficio Stampa
Fabio GIORGI