Il sogno di poter frenare la calata dei Barbari si infrange nel corso del terzo quarto. Ma non bisogna farne un dramma. Gli invasori laziali sono collaudati nel perforamento di difese altrui, quindi il “Sacco di Cagliari” non rientra nelle tragedie da commemorare con aria smarrita e dimessa. Come dichiarato dall’head coach Giacomo Clarkson (vedere intervista in basso) le sconfitte sono il sale dell’evoluzione tecnico – tattica di una squadra. Ed infatti i visi dei crociati non erano particolarmente incupiti e lo stesso straordinario pubblico di Terramaini ha solo distribuito dosi massicce di applausi e urla di sostegno perché i rosso argento hanno dato l’anima interpretando di volta in volta ruoli diversi e di conseguenza stancanti alla distanza. Rimane a digiuno l’attacco e questo aspetto non può passare totalmente inosservato: bisognerebbe consultare gli archivi ventennali della squadra per risalire alla penultima gara conclusasi a secco di realizzazioni. Il primo che si tuffa nell’oceano dell’umiltà è proprio l’allenatore degli avanti Kirk Mastromatteo che annuncia rivoluzioni immediate in vista dei prossimi incontri. Per il resto è stato il solito pomeriggio festoso con la musica, i commenti tecnici in tempo reale, i godibili siparietti animati dalle Red Flames Cheers. Funziona anche la crew arbitrale che per la prima volta nella storia esibisce un quintetto “Made in Sardinia”. A fine gara solito spuntino conviviale e festicciola di compleanno in onore di Federica Meloni, coach delle cheer leaders ma distolta dall’incarico per vestire i panni di Line Judge.

 

CAMPIONATO SERIE A2 LENAF

WEEK 2 – GIRONE SUD

MONSERRATO – Campo Sportivo Eliseo Corona – Terramaini – Via Cabras

18/03/2012 – Ore 14,30

CRUSADERS CAGLIARI 00

BARBARI ROMA NORD 14

1° tempo (00 – 00):

Marcatori: nel 2° tempo (00 – 14): Td Matteo Pace run con un punto addizionale su calcio di Alessandro Di Giorgio; Td Matteo Pace run con un punto addizionale su calcio di Alessandro Di Giorgio.

Sono le difese che imperiosamente fanno valere le proprie leggi. Nei primi due quarti nessuno riesce a sormontarle. I Cru ostentano sicurezza solo in quel reparto: da segnalare un recupero di Michele “Dennis” Uras, e le plastiche evoluzioni del capitano Stefanino Murgia sempre pronto ad azzannare le prede in odore di fuga. L’attacco è incredibilmente improduttivo. Le sue sortite sono talmente evanescenti che i drive si consumano in poco tempo con errori a volte da principianti. Dopo la pausa il controllo della gara da parte dei capitolini è schiacciante. Amministrano i drive con la sagacia che si addice ad un club plurititolato. E nel mentre la retroguardia locale paga gli sforzi straordinari perdendo inevitabilmente la lucidità mentale. La martellante pressione avversaria trova poi l’apertura vincente con la corsa interna di Matteo Pace che sblocca il punteggio ad occhiali. Di Giorgio perfeziona in seguito con un calcio. L’attacco isolano si limita a fare solo atto di presenza e per il team coordinato a bordo campo da Daniele Napoli si accrescono le possibilità di un esordio da leoni. Del tutto episodica l’impennata in solitaria di Davide Cappai che manda in visibilio i tifosi, ma un estremo difensore ospite lo placca sul più bello. Replica nuovamente Pace, abbinato a Di Giorgio. Sullo zero a quattordici pesano le assenze del runningback Gianluchino Fois e del cornerback Simone Romellini, ma senza i doppi ruoli forse la difesa avrebbe retto sino alla fine.

I COMMENTI DEL DOPO GARA

Emanuele Garzia (Presidente Crusaders): “Per tre quarti entrambe le squadre hanno retto benissimo. Secondo me la stanchezza ci ha fatto crollare. Abbiamo tre settimane a disposizione per digerire questa sconfitta. Ci può stare perché non si può sempre vincere. Da debacle come questa si costruiscono grandi vittorie, come abbiamo sempre fatto. Dobbiamo andare sempre a testa alta, sempre concentrati per la nostra strada. Il pomeriggio sportivo si è consumato benissimo sotto l’aspetto organizzativo. I ragazzi dell’under hanno allestito il campo, tutto è andato come doveva andare”.

Kirk Mastromatteo (Offence coordinator Crusaders): “ La difesa ha giocato benissimo per tre quarti, mentre l’attacco si è espresso in maniera orribile e non ha aiutato per niente la difesa. Il risultato finale potrebbe indicare un andamento diverso della gara, in realtà l’attacco è stato inconsistente, ha giocato molto male, il risultato non indica realmente com’è stata la partita. Tra i Frogs che abbiamo affrontato domenica scorsa e i Barbari c’è una differenza abissale. I romani hanno vinto parecchio in questo campionato, Frogs sono stati nettamente più deboli e ci hanno fatto giocare. Dalle prossime sedute dovremo lavorare sulle singole posizioni d’attacco, anche io devo migliorarmi e studiare qualcosa di nuovo per ogni ruolo. Devo migliorare nelle decisioni, nelle scelte, credo che cambierò parecchie cose”.

Davide Cappai (Runningback Crusaders): “Potevamo fare meglio, l’assenza di un runner di potenza come Gianluca Fois si è fatta sentire, rispetto a uno come me decisamente più smilzo. Purtroppo non siamo riusciti a far rifiatare la difesa, in attacco siamo stati un po’ deficitari forse per tensioni e ansie. L’aver fatto l’affondo più pericoloso della mia squadra mi consola solo in parte, avrei preferito saltare anche l’ultimo avversario e andare in meta. In difesa sono stati molto bravi, un po’ meno l’attacco. In futuro dovremo usare sempre più la testa ed il corpo, dobbiamo cercare di essere più duri. A prescindere da tutto penso che stiamo andando molto meglio di quanto pensassimo nel pre – campionato”.

Walter Serra (Guardia Crusaders): “Ci siamo misurati con ottimi avversari però noi dobbiamo crescere, allenarci e migliorare. Nel primo tempo li abbiamo tenuti bene con la nostra difesa. L’attacco non ha girato benissimo, ci sono moltissimi giovani che hanno ricoperto ruoli chiave e che hanno alle spalle pochissima esperienza. Mi sembra normale che all’inizio non tutte le cose filino lisce. Poi abbiamo patito un calo, proprio come nella partita di domenica scorsa. Contro una squadra ben solida e organizzata stile Barbari bisogna essere ben preparati. Dobbiamo essere consci della nostra inesperienza e lavorare su quello”.

Alessandro Ortu (Outside linebacker Crusaders) : “La gara è stata particolarmente dura, abbiamo cercato di dare il meglio di noi però atleticamente erano più forti i Barbari. Hanno giocato con lo stesso ritmo tutta la partita. L’inizio è stato buono, poi al terzo quarto ci siamo fermati perché provati per i primi due tempi. Tutto sommato è stata una buona partita, ci hanno dato una lezione. Oggi ho imparato che bisogna allenarsi e bene, bisogna dare il meglio di sé in campo e che devi contare su un team e non solo su te stesso”.

Daniele Napoli (Presidente Barbari Roma Nord).La gara è andata come ci aspettavamo. Sapevamo che era difficilissima, vuoi perché era la nostra prima stagionale, vuoi perché avevamo di fronte una squadra che si era preparata molto bene e che aveva cominciato il campionato alla grande in trasferta contro i Frogs. Sapevamo di avere dei problemi, paradossalmente ne abbiamo avuto meno in difesa dove avevamo più assenze. Ne è venuta fuori una bellissima battaglia come sempre succede quando veniamo ad affrontare i Crusaders.

Cosa è cambiato tra il primo e il secondo tempo?

Abbiamo valutato le situazioni da migliorare in attacco. Stavamo provando delle cose che non venivano, poi abbiamo apportato i correttivi giusti per poter poi amministrare il pallone, andare a segnare e consolidare il vantaggio. Il lavoro si è dunque concentrato sugli errori dei primi due quarti.

Che girone sarà il sud ?

Tostissimo perché ci sono delle matricole di assoluto livello come i Crusaders. I Grizzlies sono forti e in crescita, i Briganti sono andati a vincere a Pesaro. Per non contare i match interdivisionali dove affronteremo squadre di un certo livello. Sarà molto duro”.

GIACOMO CLARKSON: “LE ASSENZA DEI COMPAGNI DEVONO ESSERE UNO STIMOLO”

Voce cavernosa e irriconoscibile, naso ancora titubante nel recepire le sollecitazioni esterne. Gli effetti dell’influenza non sono completamente svaniti, ma l’head coach Giacomo Clarkson fugge il letto come la peste e già da sabato partecipa ai meeting preliminari. Segno che nel coaching staff c’è grande armonia e voglia di andare avanti uniti. Si comincia dall’analisi di un risultato negativo ma non troppo: “I Barbari sono stati più forti di noi. Nel primo tempo abbiamo tenuto bene, nel secondo loro hanno fatto degli aggiustamenti; d’altra parte dovendo giocare quasi tutti in doppio ruolo, si fa sentire la stanchezza. E come è successo contro i Frogs siamo calati nel terzo quarto, solo che in quell’occasione avevamo un buon margine di vantaggio da gestire. Le partite chiuse come quella di oggi vengono decise in questo modo”.

Successo meritato?

I Barbari non hanno vinto per degli episodi, ma giocando dei drive consistenti. Abbiamo commesso degli errori evitabili però loro sono stati più forti. Non dico che avremmo potuto vincere la partita, perché non mi interessa fare ragionamenti ipotetici. Certe azioni avremmo dovuto giocarle diversamente.

La morale del giorno qual’è?

Questa partita possiamo vederla in tanti modi. Possiamo disperarci per aver perso, atteggiamento per me sbagliato. Oppure possiamo usarla per imparare. Le sconfitte insegnano e sono molto più utili delle vittorie che spesso sono ingannevoli. Solo nelle sconfitte si vedono gli attributi dei giocatori. Ma se non riusciamo a capire le ragioni della sconfitta e perseveriamo in alcuni errori vuol dire che siamo proprio stupidi. La gara di oggi è molto più importante del successo con i Frogs. Altro concetto fondamentale è che se vuoi migliorare, ti devi allenare stabilmente con costanza.

Che tipo di discorsetto farai stasera prima dell’allenamento?

I ragazzi devono capire che il football è uno sport preciso dove chi è più debole tendenzialmente perde. Per essere superiori ad un’altra squadra bisogna meritare. Non nasci più forte perché sei più alto o hai gli occhi chiari. Ma perché ti alleni di più. I ragazzi di Roma erano più allenati di noi. Sono andati meglio e il risultato si vede.

Soluzioni per un pronto riscatto?

Dobbiamo allenarci meglio; il football è uno sport di squadra. Se non dispongo della squadra in tutti gli allenamenti, il risultato in campo poi si vede. Così facendo vinci contro le squadre più deboli di te e perdi contro le squadre forti come te. Per poter pensare di battere le squadre forti come te devi allenarti bene e insieme ai compagni.

Non ti piace tirare in ballo gli assenti..

Mancava un runner, e un cornerback. Ma la forza di una squadra si misura anche nella capacità di sopperire agli infortuni e a questo tipo di problemi. Il football d’altro canto è uno sport di collisione e ci sta che la gente si infortuni. Se ogni infortunio dovesse tradursi in una sconfitta sarebbe un disastro. L’assenza di Gianluchino dovrebbe essere uno stimolo per chi lo sostituisce. Lo so anch’io che chi ha giocato al posto di Simone non è, come cornerback, al suo livello ma questo non vuol dire. Gli infortuni non devono mai essere una giustificazione.

Ci vorrebbe maggiore attaccamento alla squadra?

Ci sono alcuni ragazzi che non hanno capito come funzionano le cose. Uno può giocare a football americano prefiggendosi degli scopi. Se lo fa per incrementare le amicizie allora si allena come gli pare, raggiunge lo scopo e perde due partite. Se invece si vuol competere, si deve presenziare a più allenamenti possibili. Non siamo professionisti, ci alleniamo tre volte alla settimana, due ore alla volta. Possibile che la gente non riesca ad organizzarsi due ore il lunedì, due ore il mercoledì e due ore il venerdì?. Può non farlo, però non giocherà, per quanto mi riguarda, perché si mette a repentaglio la propria sicurezza e quella dei compagni di squadra.

È un discorso di qualità..

Ciò che conta non è il numero di giocatori che sta sulla sideline. Noi potevamo avere anche cinquanta atleti a disposizione, ma se di questi se ne possono impiegare realisticamente solo venti, tu sulla sideline nei hai venti, non cinquanta.

Forse è ancora prematuro dare un giudizio sul girone..

Noi abbiamo i match interdivisionali molto difficili. Guelfi, Red Jackets e Mastini sono squadre molto forti. I Barbari si sono dimostrati validi proprio come temevo. Non so nulla sui Briganti, Legio XIII e Grizzlies. Vedremo di capire qualcosa dagli incontri o di avere qualche notizia. Ad inizio di stagione non mi esalto mai né per le vittorie e tanto meno per gli insuccessi.

Vedo che tra il coaching staff c’è molto feeling..

Abbiamo un ottimo rapporto perché fondato sul confronto. Piuttosto che restare a rimuginare ognuno per i fatti suoi, ci confrontiamo su quelli che sono i problemi cercando di risolverli. Il rapporto è ottimo, mi trovo molto bene, anche noi stiamo imparando.