La Coppa Italia si colora di rossoverde

Di Lorenzo: “Questa è una società eccezionale fatta da gente eccezionale”

Dopo due quarti di pallacanestro sontuosa e dopo che Torino si era pian piano avvicinata la partita arriva alle battute finali. Mancano 15 secondi, Parente alza la tripla dell’ulteriore riavvicinamento, la palla non entra, sulla sfera si avventa Raspino che con il rimbalzo mette fine alla contesa. Il cronometro è tanto dolce per i colori rossoverdi… 5, 4, 3, 2, 1 ..sirena!! E’ finita e la Paffoni Fulgor Basket, squadra dalle radici omegnesi cresciuta sino a rappresentare tutta la Provincia del Verbano Cusio Ossola ha vinto la Coppa Italia. La Zerouno Pms Torino è battuta 57-52 in un match davvero spettacolare. E’ il successo di una società forte ed organizzata, il successo di un allenatore di nome Giampaolo Di Lorenzo che con il suo staff ha dato una grande impronta e di 10 giocatori che hanno creato un gruppo forte, unito e capace di andare oltre le difficoltà. E’ il successo di Ugo Paffoni, patron che ha creduto nel progetto basket con investimenti importanti, è il successo del Ds Michele Burlotto, che ha costruito una squadra davvero completa e di un gruppo di collaboratori e volontari affiatato e unito. Un successo da dedicare ai tifosi giunti in una sorta di esodo al PalaBorsani di Castellanza ed a tutti gli sponsor che sostengono le attività sportive e non solo della Paffoni Fulgor Basket.

La partita è iniziata a spron battuto; nei primi due quarti i rossoverdi sono semplicemente spettacolari. Picazio e compagni chiudono le maglie in difesa e sono semplicemente devastanti in attacco. Al primo intervallo lungo la partita sembra virtualmente decisa. Un vantaggio oltre i 20 punti dei rossoverdi, con Masciadri tornato in campo dopo il problema che lo ha tenuto fermo. Torino però è squadra forte, esperta, fatta di giocatori che sa come disputare certi incontri. Ed allora ecco che pian piano la squadra di Pippo Faina (che vanta successi anche in trofei internazionali) si avvicina. I tifosi della Paffoni, con in curva anche quel Luca Radaelli protagonista della promozione in B1 nel 2006, soffrono. Torino arriva anche a – 8 ma ci hanno pensato Picazio e Bertolazzi ad esorcizzare la paura, a scacciare indietro i fantasmi. Il successo è tutto rossoverde e l’invasione pacifica del campo dei 600 tifosi fulgorini è il segno che qualcosa di grande è successo. Un successo limpido, nitido, con la ciliegina sulla torta che si è materializzata nel premio di MVP a Daniele Casadei. E dopo la partita la festa, bella, semplice, spontanea come sempre sono state le celebrazioni rossoverdi nel classico covo omegnese. Una festa per chi tredici anni fa, seguiva la Fulgor al PalaBagnella in serie D, per chi ha vissuto le cinque promozioni consecutive, di chi c’era a Castelletto il 4 giugno 2006, il giorno della promozione in B1, di chi ha lottato perché la Fulgor non morisse, di chi ha sostenuto lo storico azionariato popolare e gli storici quasi 34.000 Euro di quattro anni fa. Ma è un successo anche di chi ha abbracciato questi colori da poco. La Coppa Italia è di tutti. Ed allora alzala popolo rossoverde. Alzala e godi!

IL TABELLINO DELLA FINALE

Paffoni Fulgor Basket – Zerouno PMS Torino 57-52

Paffoni Fulgor Basket: Bertolazzi 5, Casadei 16, Saccaggi 8, Prelazzi 12, Raspino 6, Picazio 5, Tourè, Paci, Masciadri 5, Scomparin. All. Giampaolo Di Lorenzo.

Zerouno PMS Torino: Parente 2, Conti 12, Portannese 7, Tassinari 8, Fontecchio 2, Defant 15, Giadini 3, Giusto 3, Masper ne, Fiore ne. All. Filippo Faina.

LE DICHIARAZIONI:

Giampaolo Di Lorenzo è emozionato al microfono di Sportitalia: “Nel passato avevo perso due finali da allenatore pur vincendo la coppa da giocatore – spiega il coach rossoverde – e non vedevo l’ora di giocare un’altra finale per sfatare questo tabù. Sono tanto felice di aver contribuito a un momento di così grande gioia per la Fulgor: ormai lo posso dire tranquillamente: questa è una società eccezionale, composta da gente altrettanto eccezionale che da anni fa basket con passione ed entusiasmo. In partita siamo partiti alla grande ed è ovvio che nel secondo tempo Torino sarebbe venuta pian piano fuori: un po’ perché è una squadra importante con cui in campionato sono sempre uscite grandi sfide, un po’ perché noi abbiamo finito la nostra semifinale alle undici e mezza di sera ed eravamo anche stanchi. Masciadri? Rientrava dopo tre settimane di assenza e sono contento abbia potuto contribuire alla conquista del trofeo”.

PAFFONI FULGOR BASKET

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