Fuori in sessanta secondi. Oltre ad essere il titolo di un famoso film, può essere considerato anche il riassunto dell’ultima sfida fra Morpho Basket ed Enel Brindisi. Esattamente come in occasione del ritorno dei quarti di finale di Coppa Italia, Piacenza lotta, suda, si sporca le mani, culla il sogno del colpaccio e proprio sul più bello è invece costretta a lasciare ai rivali pugliesi la vittoria e i due punti campionato. Stavolta non è stato un canestro di Renfroe a condannare i biancorossi, bensì un non-canestro di Harrison, il quale, a due secondi dalla sirena, ha avuto la palla del pareggio fra le mani. Se si è dovuto aspettare l’ultimo tiro dell’ultimo secondo per sapere chi avrebbe festeggiato, è perché, per l’intero arco della gara, le due squadre si sono equivalse e nessuna è mai riuscita a prendere il largo, nonostante i tentativi siano stati numerosi. Ne è uscita cosi una sfida appassionante, giocata senza timori, dove si sono bilanciati errori a “magie cestistiche”, dove soprattutto non sono state tradite le attese della vigilia.

L’occasione di espugnare il PalaPentasuglie ai piacentini è sfuggita di mano per pochi dettagli, a più riprese Anderson (18p., 7 rimbalzi), Harrison (17p., 55% da due), Voskuil (14p., 60% da due) e la grinta di Ryan-Air Amoroso (8 p., 4 rimbalzi) hanno ispirato l’attacco biancorosso, dando ossigeno e punti alla squadra, purtroppo però avevano contro un gruppo altrettanto abituato a dare l’anima per la vittoria che, con esperienza e un pizzico in più di precisione, ha beffato nuovamente i ragazzi di Corbani nello sprint finale. Su tutte si è messa in luce la prestazione di Dejan Borovnjak, incubo di ogni difesa, trascinatore dall’alto dei suoi 16 punti e7 rimbalzi (per 17 di valutazione).

Domenica prossima nuova sfida che chiude il trittico di fuoco per la Morpho Basket: al PalaBanca approderà Barcellona, la corazzata “ferita”. Provarci è d’obbligo come sempre, è tempo di prepararsi all’ennesima finale!

A caldo, coach Fabio Corbani “rivive” cosi il match: “E’ stata una partita combattuta, intensa, di contatti, dove nessun team è mai riuscito a staccarsi dall’avversario, e decisa solo negli ultimi secondi. Sul nostro risultato hanno pesato un paio di rimbalzi difensivi non presi nel finale, con quelli avremmo potuto cambiare l’esito dell’incontro. Nonostante ciò, però, siamo arrivati ad avere il tiro del pareggio, pensavo proprio che Harrison l’avrebbe segnato, peccato non sia andata cosi perché il supplementare sarebbe stato davvero interessante”. La sconfitta, simile a quella contro Pistoia, è difficile da mandare giù, però l’allenatore biancorosso rivolge già le attenzioni alla sfida di Domenica prossima. “Il 25 vivremo un’altra bella partita, sarà una autentica battaglia, ma dalle ultime due uscite si è visto che ce la stiamo giocando alla pari con tutte e questo dato ci dà fiducia. Adesso chiedo nuovamente al nostro pubblico di venire numerosissimo al Palazzetto, i miei ragazzi si meritano una grande cornice di tifo: noi dobbiamo assolutamente conquistare punti, un PalaBanca stracolmo e trascinante potrà aiutarci a fare ciò!”.

LA PARTITA:

Il PalaPentassuglie è stracolmo di tifosi, ad infiammarli è subito l’italiano Formenti con la prima tripla della serata, poi lo score si ferma per qualche azione fino alla combinazione canestro più fallo di Anderson che vale la parità (3-3). Non tarda ad arriva il vantaggio biancorosso, lo firma Voskuil dai 6.75, lasciando presagire una serata in grande spolvero. Più passano i minuti più le due formazioni si prendono a braccetto, pochi punti di distanza e tantissimo agonismo, soprattutto sotto le plance dove Amoroso lotta come un leone contro le due torri brindisine Callahan e Borovnjak (14-14). Sempre nel pitturato è Anderson a fare male (16-18), gli risponde dall’altra parte del campo l’MVP italiano della Final Four di Coppa Italia Giuri e su tap in anche Borovnjak per il punteggio finale di 19-18.

Tanti tentativi, poche realizzazioni: inizia cosi il secondo quarto, almeno fino alla tripla dei padroni di casa che li spinge a +5. Il punteggio stenta a prendere il volo, a differenza dei falli che invece la fanno da padrone; per i biancorossi la vera spina nel fianco è sempre più il lungo serbo, mentre ci pensa il Professor Harrison a fare male alla retroguardia locale con le sue penetrazioni che hanno sempre qualcosa di “magico” (32-29). Brindisi prova ad allungare schierando la difesa press tutto campo, riesce a raggiungere il massimo vantaggio del +6 (37-31), nonostante non dia l’impressione di poter staccare con decisione gli avversari. A 35” dalla fine il punteggio è ancora li, con la Morpho sotto di due e la palla del pareggio fra le mani, che tuttavia non viene sfruttata. La conseguenza è che le squadre tornano negli spogliatoi sul punteggio di 37-35.

Start di terzo parziale spumeggiante, in particolar modo per Piacenza trascinata dall’energia di Anderson e dalle precisione di Voskuil (41-40). Arrivano puntuali anche i primi punti di Capitan Passera, punti che ispirano i suoi, adesso avanti di 4 lunghezze (43-47). Non si può adagiare però Piacenza in questo “flipper-match”: l’Enel si rialza e si rilancia nel punteggio (53-49), insiste da tre ma sbaglia parecchio, i ragazzi di Corbani intanto provano a diminuire il gap (53-50), riuscendoci con un mezzo capolavoro targato Voskuil-Anderson che regala il -1 ai biancorossi (53-52).

Si riprende da dove si era finito, cioè da altre due perle dell’americano ex Villanova (57-56), a quota 18 punti. E’ l’occasione per tornare a giocare punto a punto, avanti Brindisi poi Piacenza poi di nuovo Brindisi (63-61). L’Enel arriva anche a + 4, Harrison dimezza lo svantaggio, la palla inizia a pesare e lo si vede dai numerosi errori in cui incappano entrambi i teams. All’ultimo giro di lancette, Piacenza si presenta con un importante -1, l’azione del possibile vantaggio fra Infante e Voskuil non va a segno e ne approfitta la New Basket per spingersi avanti di tre lunghezze (67-64), punteggio che costringe Corbani al time-out. Inizia la roulette dei falli e dei tiri liberi, Hunter fa 1/2, Harrison gli risponde con 2/2 (68-66), poi è il turno di Borovnjak che ne segna solo uno. A tre secondi dalla fine, Capitan Passera si presenta sulla linea della carità per decidere il match, sbaglia il primo tiro e pure il secondo, ma il tutto è studiato perché strappa il rimbalzo e serve Harrison per la tripla del pareggio. Purtroppo per la Morpho, quella bomba non ha nessuna intenzione di entrare, condannando cosi i biancorossi alla seconda sconfitta consecutiva sul filo del rasoio (69-66).

ENEL BRINDISI – MORPHO BASKET PIACENZA: 69-66 (19-18, 37-35, 53-52, 69-66)

BRINDISI: Giuri 6, Maestrello 3, Borovnjak 16, Hunter 15, Callahan 13, Formenti 5, Renfroe 7, Wojciechowski 2, Zerini 2, Vorzillo 0. All. Bucchi

PIACENZA: Voskuil 14, Infante 4, Anderson 18, Harrison 17, Passera 3, Casella, Simoncelli, Perego 2, De Nicolao, Amoroso 8, Dalla Valle, Varrone. All. Corbani

Ufficio Stampa MORPHO BASKET

Davide Rancati