Mancano solo due gare alla conclusione della regular season e parte dei giochi sono già fatti. Immobiliare Neve Diavoli Vicenza, infatti, si è già conquistata un posto ai play off, ma si gioca in queste ultime due gare il terzo o quarto posto con Monleale con cui, dopo la trasferta ad Arezzo di questo sabato 17 marzo (inizio gara ore 21.00), avrà lo scontro diretto in casa la settimana successiva.
Occhi e attenzione naturalmente sono già rivolti al big match e alla fase finale della stagione, ma non bisogna assolutamente perdere concentrazione nella trasferta in Toscana, dal momento che i Lions si giocano contro Vicenza la possibilità di mettersi in salvo definitivamente, visto che nell’ultima gara osserveranno un turno di riposo. Proprio per conquistare la salvezza nelle ultime gare si sono uniti al gruppo i due fratelli Nahtigal che hanno giocato per tanti anni ad Arezzo dando sempre un grosso contributo alla squadra e portando gol e risultati. I Diavoli andranno comunque ad Arezzo pronti a dar battaglia e saranno in formazione completa per affrontare al meglio questo impegno, ostico nonostante il divario di punti in classifica, che potrà anche essere una prova della forza e dell’atteggiamento della squadra lontana dalle mura amiche.
“Non solo saremo tutti presenti, ma c’è anche una novità – spiega Angelo Roffo, allenatore dei vicentini – Infatti già da questa gara arriva dal ghiaccio Gruber che deve inserirsi e amalgamarsi con la squadra. Per noi è quindi una gara importante perché oltre agli allenamenti è solo giocando insieme che potremo trovare un buon affiatamento. Per quanto riguarda invece Felicetti (Luca Felicetti, l’altro “Diavolo” impegnato sul ghiaccio) dovremo aspettare ancora. Ad Arezzo quindi andremo per fare punti e testare strategie e soluzioni per i play off”.
– Ci può essere il rischio di giocare poco concentrati sulla gara, pensando già ai play off?
“Noi dobbiamo andare in campo al 100% del ritmo e delle nostre capacità, lavorando per il risultato, ma anche per poter essere pronti per i play off. Non abbiamo nulla contro Arezzo, ma dobbiamo pensare a noi e questa gara sarà importante proprio per questo. Noi rispettiamo tutti, ma andremo ad Arezzo per fare la nostra partita”.
– Naturalmente si pensa già anche al big match con Monleale, all’ultima gara di regular season.
“Giocheremo per vincere e per chiudere nel migliore dei modi la prima fase della stagione. Sarà una gran partita e vogliamo dare il massimo e giocare al meglio delle nostre possibilità”.
– Le formazioni che andranno ai play off sono già delineate, con le prime due, Trieste e Milano 24, sicure anche della posizione, mentre Vicenza e Monleale si giocheranno il terzo e quarto posto.
“Ho visto la sfida fra Milano 24 e Trieste in tv con la netta vittoria di Milano, ma non penso ricalchi gli effettivi valori delle due squadre. Trieste è scesa in pista scarica, con la certezza del primo posto, mentre Milano ha affrontato la gara con grande determinazione per conquistare la vittoria e quindi il fattore campo in previsione dei play off. Hanno affrontato la gara in modo diverso, ma non è questa la realtà. Le squadre vanno valutate su tutto il campionato e quindi Trieste resta una grande squadra. Milano ha dimostrato di essere un’ottima squadra, completa e lo sarà ancor di più con l’arrivo di Luca Rigoni. Ma anche Trieste si rinforzerà per i play off: arriveranno il portiere Camin, poi Ambrosi, Ciresa, Lutz e forse qualche altro, quindi si troveranno un’altra intera linea di gran livello. Sono entrambe molto forti”.
– Diventa quasi scontato chiedere chi i Diavoli preferirebbero incontrare.
“Abbiamo costruito una squadra per vincere e con l’arrivo di Gruber e Felicetti avremo tre linee forti, con giocatori di esperienza di club e in nazionale, con giocatori che hanno già disputato delle finali nelle migliori squadre italiane. Per vincere bisogna per forza incontrare i più forti e batterli, quindi l’importante non è quale squadra incontreremo, ma se saremo in grado di affrontarla nel migliore dei modi. L’importante è allenarsi e prepararsi bene, amalgamare la squadra, essere consapevoli delle nostre strategie di gioco ed avere delle alternative, giocare e pattinare tutti al meglio delle proprie possibilità per alzare il tasso tecnico e agonistico. Arrivare ai play off e non vincere non conterebbe. Difficilmente si ricorda chi è arrivato secondo, difficilmente si ricorda la finale del Padova dello scorso anno contro Trieste o di qualche anno fa contro Asiago, oppure la finale che abbiamo giocato noi nella stagione 2008/2009 contro Asiago, tutti ricordano chi ha vinto, quindi possiamo solo lavorare su di noi, sulla nostra squadra, sul nostro ritmo, sul pattinaggio, anche per chi arriva dal ghiaccio e si unisce ora alla squadra. Tutte e quattro le squadre che accedono ai play off sono forti. Per vincere dobbiamo essere in grado di battere qualsiasi avversario, rispettando tutti, ma senza pensare chi si potrà incontrare”.
– Quindi niente “calcoli” contro Monleale.
“Non ho mai fatto calcoli, tanto poi alla fine vince chi è in grado di battere tutti, non ha senso fare certi pensieri. Conta arrivare ad esprimere il massimo del potenziale della propria squadra, poi se questo non è sufficiente e gli altri faranno meglio, dovremo fare i complimenti. Tre anni fa si è detto che Trieste aveva perso l’ultima gara di regular season per non incontrare Asiago, che abbiamo incontrato noi, mentre Rela, allora coach dei triestini ha sempre smentito, e ci credo, dicendo che erano arrivati scarichi. Poi in finale ci sono andati, ma hanno perso”.
– Ma i Diavoli quest’anno si sono espressi al meglio?
“La squadra ha fatto il campionato che doveva fare, raggiungendo i play off con qualche giornata di anticipo e lasciandosi alle spalle squadre come Asiago e Padova o altre che pur con l’apporto di stranieri non hanno raggiunto obiettivi importanti. Ora che l’accesso ai play off è sicuro, dobbiamo lavorare tutti insieme per fare il salto di qualità e riuscire ad esprimere il massimo del nostro potenziale. Per provare a vincere non dobbiamo vedere cosa fanno le altre, ma dare il massimo, tutti insieme, ognuna delle tre linee, ben uniti verso un unico traguardo”.