In tempi passati, quando la prima squadra era ferma, venivano utilzzati nella seconda rappresentativa (nel rugby definita ‘cadetta’) atleti della formazione maggiore al rientro da infortuni o comunque elementi che avevano la necessità di giocare per ritrovare la miglior condizione. Ora, con le nuove regole, tale possibilità non esiste. La seconda squadra ha una sua rosa autonoma rispetto a quella dei ‘cugini’ più grandi. La formazione cadetta del Livorno Rugby, in C1, ha un organico ben delineato, che non può mischiarsi con quella della compagine maggiore. Al massimo, con la prima squadra ferma (la serie A1 osserva un nuovo turno di riposo in omaggio al quarto impegno dell’Italia nel ‘Sei Nazioni’), saranno più numerosi i supporters che seguiranno la compagine cadetta (l’ingresso sugli spalti del ‘Maneo’ è gratuito). Il Livorno cadetto, domenica 11 alle 14,30, nell’ambito della sedicesima giornata di C1 ospita il fanalino di coda Viareggio. Con un successo, i labronici, attualmente ottavi, potrebbero scalare la classifica. Questa la situazione nella parte bassa della graduatoria: Elba 23 p.; Vasari Arezzo cadetto 22; Livorno cadetto 19; Pistoia 12; Viareggio -2. Ripetendosi sugli alti livelli di gioco espressi nelle ultime quattro partite (inclusa la prova di Pistoia, dove non sono mancate alcune decisioni arbitrali che hanno penalizzato gli ospiti, battuti in volata 21-17), i biancoverdi possono imporsi. I versiliesi – che stanno scontando 8 punti di penalizzazione – hanno, finora, sul campo, ottenuto solo 6 punti in 14 giornate. Il Viareggio sarebbe risultato ultimo anche se non avesse iniziato la stagione con la pesante penalità. Insomma, il Livorno cadetto – che pure sta facendo i conti con una rosa numericamente povera di elementi – deve cercare la sua quinta affermazione stagionale, per confermare la crescita esponenziale di questo brillante girone di ritorno. 

Rugby di C3: Carli Salviano Livorno in casa domenica con il Garfagnana

LIVORNO. La Polisportiva Carli Salviano Livorno, sette giorni dopo aver sfiorato la grande impresa sul campo dell’imbattuta capolista Bellaria Pontedera (la prima della classe si è imposta 12-11, ma non sono poche le recriminazioni dei labronici, anche nei confronti di determinate decisioni arbitrali), torna sul campo amico. Alle ore 17 di domenica 11, sul sintetico del terreno ‘Maneo’ di via Settembrini, la squadra biancoamaranto allenata da Sergio Gracci ospita, nell’ambito della 16° giornata di C3, il Garfagnana. I livornesi, che occupano la terza piazza in classifica (39 punti all’attivo, al ‘netto’ della penalizzazione di 4 punti figlia della svista che nel primo turno, a Massa, è costata la sconfitta a tavolino), godono del favore del pronostico, ma attenzione alle sorprese. Il Garfagnana, all’andata, creò non pochi problemi agli avversari. I garfagnini sono quinti con 24 punti. Le due squadre devono ancora osservare il loro turno di riposo. I labronici, esprimendosi sugli alti livelli esibiti nelle ultime partite, possono tranquillamente imporsi. Sarà determinte l’approccio alla gara. Con una partenza ricca di sostanza, il Carli può incanalare la partita sui binari preferiti. Se, viceversa, l’impatto con la gara non è quello dei giorni migliori, l’incontro può diventare tutto in salita. Potrebbe risultare prezioso anche l’apporto del pubblico. L’ingresso sugli spalti del ‘Maneo’ è gratuito e l’orario delle 17, con queste giornate primaverili, non è certo scomodo per gli sportivi… La formazione biancoamaranto, dopo la gara con il Garfagnana, si riposerà per due settimane: il 18 è in programma il recupero della dodicesima giornata, quando il Carli avrebbe dovuto ospitare il Lunigiana, ritiratosi dal campionato all’inizio del girone di ritorno. Il 25 marzo ci sarà l’ultima trasferta dei livornesi, a Pistoia. Infine l’1 aprile, nell’ultima giornata di C3, i labronici ospiteranno il Valdisieve, seconda forza del campionato. Recuperare nove lunghezze di ritardo dalla stessa formazione di Pontassieve (che rispetto al Carli figura con una partita in meno) appare un’impresa al limite dell’impossibile. Chiudere il torneo in bellezza, scavando un solco profondo sulla quarta in classifica darebbe ugualmente lustro ad una stagione, la prima in assoluto della rappresentativa del Carli nel mondo seniores, nettamente più brillante rispetto alle previsioni della vigilia.