Ocean’s Eleven (Fate il vostro gioco) è un film del 2001 diretto da Steven Soderbergh, remake della pellicola Colpo grosso del 1960.
E il colpo grosso questa volta non lo ha fatto Ocean (Danny) il protagonista del film, ma sono stati i Knights che, a una settimana dagli oscar, mettono in campo una partita da statuetta per la miglior interpretazione e il miglior film, che vale l’undicesimo successo consecutivo.

La fine settimana era stata un po’ da thriller: Corno fermo per scarlattina (riprenderà solo mercoledì) da giovedì sera; Ferrari e Aimaretti fermi da venerdì con febbre alta. Sapendo che “i derby sono sempre i derby”, l’inizio del pomeriggio non era dei migliori vissuti al Palace, nonostante la bella merenda in compagnia che ha fatto arrivare quasi tutto il minibasket prima della gara.
Piva, “costretto” dagli eventi e dall’ottimo rientro, promuove Benzoni (risulterà ancora top scorer con 20
punti, 8 rimbalzi e 2 recuperi) di nuovo in quintetto con Leva, Sacco, Munini e Priuli. Anche Piazza ha qualche novità, con Gergati nei primi 5 (come solo 3 altre voltein questa stagione) e un quintetto abbastanza “basso” con Matteucci da 5 e Moraghi da 4.
L’avvio vede il primo canestro di Varese, ma subito una piccola accelerata biancorossa, che permette di notare i Knights sciolti in attacco ma abbastanza distratti in difesa. I Knights sono avanti costantemente di 5/7 punti, senza però dare l’impressione di una netta accelerata, usando la personalità ma non tanto la tecnica. La partita avanza senza sussulti fino a 3’12” dalla prima sirena, quando Piazza prova con un timeout a cambiare il ritmo gara.
Al rientro è Legnano però a proporre un pressing tutto campo che da, in realtà, modesti risultati, con la Royal che mantiene il vantaggio (22-17 al 10′).
Dopo la pausa corta si nota subito che la chiave della gara sono le percentuali al tiro (62% dal campo per Legnano contro il 35% di Varese, che ha 0/7 dall’arco). Piva prova ad inserire i febbricitanti, e ottiene buone risposte anche se, comprensibilmente, non con le solite cifre. Legnano vivacchia qualche minuto, ma in un amen la tripla di Sacco e poi quella di Benzoni si abbattono su Varese come il fulmine di un temporale estivo. Piazza chiama timeout, ma la frittata è fatta (40-23 al 15′).
La Robur tenta la carta della zona per qualche azione, ma trova il momento meno propizio, in cui Legnano segna ogni pallone che tocca. Leva (12 punti, 6 rimbalzi, 8 falli subiti e 4 assist), Bianchi (14 punti) e Munini (10 punti, 6 rimbalzi) segnano da 2 e da 3 punti e lo scarto inizia ad essere oceanico. Un doppio fallo (a Leva e Gergati) ammorbidisce toni, che avrebbero potuti diventare ruvidi, ma il tabellone non fa sconti (50-27 al 20′).

Nell’intervallo, l’annuale “service” della LB Charities Foundation che, per questa stagione, ha deciso di aiutare l’associazione O.N.L.U.S Children Center Mayungu, per una raccolta di indumenti per bambini meno fortunati dei nostri. Molto gradita anche la visita del sindaco Lorenzo Vitali che ha presenziato sia alla partita che alla donazione della LB Foundation

Le statistiche di metà tempo sono implacabili: Legnano 70% dal campo; Varese 30%
La partita sembra chiusa, ma un derby è sempre un derby. Varese parte con il piede giusto e in poche azioni sigla un 2-9 che, acuito da un fallo in attacco di Sacco (13 punti, 4 rimbalzi e 3 assist), induce Piva al timeout. La scossa della panchina aumenta il livello di attenzione di Legnano, ma anche Varese sembra più in palla e la partita diventa equilibrata, anche se la Royal ha una dote ancora di 12/14 punti.
I biancorossi ritrovano fluidità in attacco e, anche se meno brillanti di prima, arrivano al canestro con
continuità. Rovera (Martino 18 punti, 5 rimbalzi) è l’unico terminale pericoloso di Varese, con l’ex Lombardi a
segnare 9 punti nel quarto (finirà poi con 13 punti e 5 recuperi). L’assetto di Varese ha più risultato
offensivamente con Mariani (8 punti e 7 rimbalzi) e Matteucci, ma dietro è forse con Moraghi (7 punti e 4
rimbalzi) e Nobile (gravato presto però di falli), che Piazza ha i migliori risultati. La coperta corta non
permette a Varese di pianificare il riaggancio e Legnano allunga ancora prima della sirena (67-49 al 30′).

L’ultimo quarto inizia e finisce senza sussulti. Legnano si stabilisce fermamente sul +20 circa e quando mancano 5′ abbondanti da giocare Piva regala un po’ di gloria anche aCagner e Perron, che danno sempre il 100% in settimana e possono finalmente giocare qualche minuto con i “grandi”.

Una buona vittoria frutto di un gran primo tempo. Le paure che i malanni potessero condizionare la gara, sono state risolte in fretta, lasciando il dolce di una prova balistica sopra gli standard e di una sicurezza che caratterizza la prima della classe. Varese ha pagato la percentuale nulla da 3 (0/17, forse la prima volta in stagione che una squadra non segna nemmeno un tiro da 3) e un calo nel secondo quarto, che poi ha condizionato tutta la gara.
Ora le vittorie in fila sono 11 e il numero inizia ad essere (se non lo fosse già) piuttosto importante, anche perché la sconfitta di Lucca con Castelnovo nel recupero infrasettimanale, rinsalda la vetta dei Knights che ora possono preparare l’insidiosa trasferta di Mirandola (unica a violare il Palace in stagione e squadra che mise fine alla prima striscia vincente della Royal), prima di pensare alla Coppa Italia.

Massimiliano Giudici
Uff. Stampa – Legnano Basket Knights