Esperienza pluriventennale made in USA da distribuire a grandi dosi agli affamati di football isolani. Tra pochi giorni arriva in Italia il nuovo allenatore dell’attacco dei Crusaders. Si chiama Kirk Mastromatteo, 41 anni, di cui 24 dedicati allo studio matto e disperatissimo della disciplina regina tra gli sport statunitensi assieme al baseball. Attualmente residente a Sarasota, città costiera della Florida, volerà in Sardegna per dare un grosso contributo all’head coach Giacomo Clarkson e al suo staff. Qualcuno ha salutato questa incredibile apparizione facendo un raffronto esemplificativo: “È come se un allenatore di serie B italiana andasse in California a seguire la squadra del liceo del figlio”. Kirk ha infatti allenato nella Division 1, il gradino al di sotto dei professionisti, prima nella Bethune-Cookman University di Daytona Beach (1997 – 2005) e poi nella Norfolk State University (2005 – 2010). In gioventù si è fatto le ossa nell’High School tra la Pennsilvanya l’Ohio e la Florida. Per conoscerlo meglio vedere l’intervista in basso.

 

E PER IL CLINIC SPAZIO AD UN ALTRO BIG AMERICANO

La data dell’esordio in campionato è fissata per l’undici marzo. In quell’occasione i crociati saranno di scena a Legnano contro i Frogs. Il livello di attenzione da parte degli addetti ai lavori aumenta di settimana in settimana. E per il coaching staff sarà indispensabile il clinic che si svolgerà a Cagliari tra il 20 e il 24 febbraio. A coordinarlo ci penserà Lou Buschi, un passato tra i Jets di New York e che nella fine degli anni ottanta ha allenato a Milano. Non è la prima volta che viene a Cagliari. Già in passato ha avuto modo di trasmettere il suo scibile a molti dei crociati veterani. Nella sua breve incursione nell’isola coordinerà in tutto cinque allenamenti.

IL GRANDE FREDDO GHIACCIA L’OVALE FRANCO – ITALIANO

Il maltempo vince sul football. Il previsto incontro amichevole di sabato 11 febbraio tra i Crusaders Cagliari e la Rappresentativa Corsa, composta da giocatori dei Panthers Bastia e dei Guerrieri di Ajaccio, è stato rinviato a data da destinarsi. L’eccezionale ondata di maltempo che ha investito tutta l’Italia e anche la Corsica ha impedito l’organizzazione serena della trasferta da parte della squadra cagliaritana. Effettivamente c’era la possibilità che il pullman non riuscisse ad affrontare l’altopiano di Campeda: la Strada Statale 131 in quel tratto era percorribile solo con catene, e quindi c’era il rischio di non arrivare per tempo al traghetto per Bonifacio e di conseguenza al campo di gioco di Solenzara. Inoltre la compagnia marittima Saremar non garantiva il servizio di collegamento tra Santa Teresa Gallura e Bonifacio: quindi si poteva correre il rischio di rimanere “bloccati” in terra corsa. Ma la partnership nel segno del football è solo rinviata. I contatti tra i Crusaders e il nascente movimento del football corso sono intensi e presto si troverà una data utile per lo svolgimento della partita in attesa che diventi un appuntamento fisso per il calendario dell’attività agonistica dei Crociati rossoargento.

(ha collaborato Battista Battino)

KIRK MASTROMATTEO SI FA CONOSCERE AL GRANDE PUBBLICO

I suoi avi sono di chiare origini italiane. Nel 1910 nonno Joseph Mastromatteo da Foggia e sua moglie Serafina Yannitti dalla vicina Monte Sant’Angelo emigrarono negli Stati Uniti. Kirk Mastromatteo non ha altro credo all’infuori del football americano. Una squadra del cuore l’ha avuta solo quand’era piccino: i Cincinnati Bengals. Ora si diverte nel tenere d’occhio i suoi ex giocatori protagonisti nella NFL, così come nel seguire attentamente le squadre allenate dai suoi colleghi con cui ha avuto a che fare. Da buon single che si rispetti ama viaggiare e scoprire sempre nuove cose. Ha un feeling particolare con il mare, le spiagge e la musica latina.

Hai fatto solo l’allenatore o hai anche giocato in vita tua?

Ho giocato in high school, non sono mai stato un buon giocatore, mi sono infortunato è ho incominciato ad allenare e studiare il gioco quando ero molto giovane.

Cosa ti ha spinto a scegliere proprio i Crusaders Cagliari?

E’ una grande opportunità poter continuare la mia carriera di allenatore e condividere uno sport bellissimo con un gruppo di giocatori appassionati. Con la speranza di condurli in futuro verso grandi risultati.

Sapevi qualcosa di loro prima di arrivare in Sardegna?

Non molto, solo quello che sono stato capace di trovare su internet, ma sono desideroso di conoscere la cultura italiana e di contribuire a costruire un grande team.

Più di tre lustri in cabina di regia: esiste l’attacco perfetto?

No, esistono grandi giocatori e grandi allenatori, e con entrambe le cose, tutto può succedere. Ma non esiste lo schema perfetto. Solo tanto allenamento per eccellere in qualunque schema tu scegli di adottare.

Quali sono le peculiarità del tuo metodo di lavoro?

Adoro lavorare fuori e dentro il campo. Guardare i filmati, la pianificazione degli allenamenti e delle partite. Sono una parte del gioco importante come la preparazione effettiva che si svolge sul campo di gioco. Sono molto attento ai dettagli. Nell’allenamento tu devi sapere come raggiungere ogni singolo giocatore e trovare il modo affinché la loro performance sia sempre al massimo.

E i risultati più importanti della carriera che ti sono rimasti nel cuore?

Come allenatore di college per molti anni, i rapporti interpersonali con i miei giocatori mi hanno spinto ad essere un coach migliore. Vedendo questi ragazzi apprendere il gioco del football e le relazioni di questo gioco con la vita ed i successi che ne derivano sono arrivate le maggiori soddisfazioni come allenatore.

Cosa ti aspetti di ottenere da questa esperienza italiana?

Una grande esperienza con persone fantastiche. Insegnare un grande gioco ad un gruppo di uomini che hanno passione e vigore per il gioco. Per godere la vita attraverso le vittorie!

Football americano e football europeo: ci sono differenze?

Ti risponderò fra qualche mese.

(ha collaborato Dario Mannoni)