
Intervista a Daniele Casadei
E’ sicuramente uno dei rossoverdi maggiormente in forma in questo periodo di campionato. Daniele Casadei dalla terra di Romagna. ‘L’uomo della Piada’ oppure ‘Il Re della Volta’ per tutti i tifosi della Paffoni Fulgor Basket. Casadei dopo una partita di enorme impatto a Napoli, dopo altrettanta importante prestazione nell’ infrasettimanale di Codogno contro Casalpusterlengo, si è ripetuto nella battaglia (sportiva si intende) dello scorso sabato contro Trento al PalaBattisti. Per lui 26 punti, 67% al tiro (10 su 15 totali), 8 rimbalzi con un 32 di valutazione; numeri importanti.
E’ proprio lui il protagonista dell’intervista di questa settimana. Esordio parlando della partita vinta contro la Bitumcalor: “La partita con Trento ce la siamo portata a casa – ridacchia sornione – dopo un inizio diciamo ‘morbido’ . Probabilmente eravamo provati dalle due partite precedenti giocate in maniera intensa. Forse abbiamo iniziato poco concentrati anche se c’è da dire che loro hanno trovato un primo quarto strepitoso con i vari Pazzi, Forray e Santarossa che segnavano come ossessi. Noi però siamo stati bravi a rimanere sereni e concentrati, a non essere frenetici ed a rosicchiare piano piano i loro punti di vantaggio sino al quarto finale dove ci siamo presi la partita”. Si dice che se una squadra non è davvero una squadra certe partite, con l’avversario che prende il largo, non le rimonta più: “Loro sono una squadra molto forte – prosegue Casadei – ma di certo noi abbiamo avuto un carattere enorme. Siamo un gruppo che non si da mai per vinto. Il nostro merito è stato quello di non farci prendere dallo scoramento di essere andati sotto pesantemente e dalla foga di riadrizzare tutto subito. Abbiamo avuto pazienza, carattere nel ripartire coi nostri giochi ed abbiamo sempre ragionato. Noi sappiamo che se giochiamo il nostro basket sono pochi gli avversari che ci possono resistere”. Casadei è in un periodo di forma strepitoso: “Beh sono i tabellini che dicono questo e la cosa mi fa piacere – ridacchia – è vero sono in un buon momento io adesso. Dipende da molte cose, per esempio nelle tre partite il gioco degli avversari ha premiato me, altre volte ha sorriso ai miei compagni. Sapete cosa dico? Che quel che conta è che vinciamo tutti insieme”. E il nuovo grido della squadra iniziale? Un vero e proprio ululato: “Bellissimo – e qui ride ancor più di gusto – ogni anno serve un urlo che ci carichi; quest’anno non sapevamo che fare ed allora abbiamo provato con l’ululato. Siamo scaramantici, quando l’abbiamo fatto la prima volta abbiamo vinto ..e allora…… “
PAFFONI FULGOR BASKET
Ufficio Stampa e Comunicazione
GIANLUCA TRENTINI