È uscito ancora una volta tra gli applausi del pubblico il Cus Cagliari, e non poteva essere altrimenti per quello che ha dato sul parquet, quando ormai la partita pareva definitivamente compromessa. Sì perché la Comense, giunta al PalaCus con la rabbia della sconfitta dell’andata, era arrivata fino al +25, approfittando di qualche errore di troppo delle avversarie e dimostrandosi infallibile al tiro nei primi due quarti. Al rientro dagli spogliatoi l’inerzia è poi cambiata, il Cus si è reso protagonista di una rimonta nella quale a far la differenza è stata la difesa. Le cagliaritane mettevano dentro quattro punti in più (32 contro 28), ma a colpire è soprattutto il fatto di aver ridotto le nero stellate, che nei primi due quarti avevano a referto 51 punti, a totalizzarne solo 15 nella ripresa.

Per metà del primo quarto grande equilibrio, con il Cus che si portava sul 5-0, e anche quando andava sotto ribatteva colpo su colpo con una Lukacovicova scatenata. Sul 16-19 le ospiti iniziavano però a martellare, volavano sul +10 (18-28) con Gatti e punivano sul pasticcio nella rimessa delle padrone di casa con un’azione conclusa da Maffenini.

Nel secondo quarto il pallino restava nelle mani delle ragazze di Barbiero, che incrementavano pian piano il divario con un mini break di 6-0 che le portava sul 22-38, costringendo Xaxa al time out. La ripresa del gioco dava ancora ragione alla Comense, che raggiungeva il massimo vantaggio con Maiorano (24-49), e chiudeva sul +23 con Harmon a rispondere ai quattro punti di Arioli.

Negli spogliatoi la strigliata di Xaxa è di quelle che rimbombano nei corridoi, e il Cus rientrava più determinato. Era Brunetti ad inaugurare il terzo periodo con canestro e libero supplementare, quindi l’asse Plumley-Lukacovicova ben supportato da Arioli riportava la loro squadra sul -7 (47-54), con una difesa arcigna che concedeva solo tre punti ai liberi alle avversarie.

L’entusiasmo ritrovato negli spalti dava la spinta per proseguire la rimonta, Wabara trovava per prima la retina, quindi i nove punti del duo Arioli-Lukacovicova regalavano un incredibile pareggio sul 58-58, a -5’40’’ dal termine. Il Cus falliva però un paio di occasioni per il sorpasso, Hicks rimetteva per tre volte sul +4 la Comense, quindi il canestro di Smith del 60-66 con 22 secondi a cronometro era l’ipotetico sigillo comasco al match. Sulla rimessa dalla zona d’attacco Plumley riceveva per la tripla, ma sparava da troppo lontano, e le ospiti potevano gestire palla fino alla sirena.

Cus Cagliari: Bergante 0, Lukacovicova 17, Giorgi ne, Fabianova 0, Plumley 7, Darrett 6, Oppo 0, Arioli 18, Brunetti 5, Wabara 7 (T2: 18/43, T3: 4/16, TL: 12/15, – PP: 16, PR: 14).
Pool Comense: Harmon 15, Hicks 12, Spreafico 2, Gatti 5, Maiorano 7, Benko 4, Smith 14, Maffenini 2, Smaldone ne, Ajanovic 5 (T2: 24/40, T3: 2/13, TL: 12/16, – PP: 13, PR: 17).
Parziali: 18-30; 28-51; 47-54.

Cagliari, 30 gennaio 2012   
Andrea Lancellotti
Ufficio Stampa C.U.S. Cagliari Basket