La breve intervista che Simone Feroli ha realizzato a coach Stefano Mascetti; il tecnico della Softer Volley Forlì traccia un primo bilancio al termine del girone di andata.

Ora che avete affrontato tutte le squadre, qual é il livello del campionato?

Il livello è quello che ci aspettavamo, con squadre improntate per poter arrivare almeno ai playoff e con giocatori provenienti da categorie superiori, come la nostra. Il livello è decisamento buono, ripeto, ce lo aspettavamo e non ho trovato differenze da quello che pensavamo.

Dov’è migliorata la So.f.ter Volley Forlì?
Speravamo che alcuni giovani migliorassero, ma non così velocemente. Siamo contenti del fatto che alcuni di loro stanno emergendo in maniera importante. Altro punto in cui siamo cresciuti è l’amalgama, un fattore importante in tutti gli sport di squadra. La nostra compagine è nuovissima, con due giocatori d’esperienza e molti giovani che si conoscevano ma non avevano mai giocato insieme.

Dove può migliorare?
Abbiamo tanti giovani che devono crescere sotto l’aspetto caratteriale, che hanno bisogno di giocare per affrontare in maniera importante l’aspetto emotivo della partita.
Con quali obiettivi affronterete il girone di ritorno?
L’affronteremo con l’obiettivo di far crescere ancora di più i giovani, migliorare l’insieme e l’aspetto caratteriale. Senza dimenticare l’aspetto agonistico: anche per questo non ci dispiacerebbe disputare i play off. Però dovremo fare meglio fuori casa rispetto a quanto fatto fino ad ora. Inoltre, in casa affronteremo i primi della classe, se fai bene con loro ci sono buone possibilità.

Quale giocatore l’ha sorpresa maggiormente?
Premetto che non voglio fare il diplomatico. Detto ciò dovrei citare tanti giocatori per quello che hanno fatto fino ad ora come Kunda che ci sorprende sempre o la dedizione di Bovolenta. Ma anche i giovani che stanno crescendo, gli altri ragazzi che vogliono dare una mano alla squadra e quelli che lottano per conquistare una maglia da titolare. Non c’è un giocatore in particolare, ma tanti per diversi motivi.

Fate un pensierino alla promozione in serie B1?
Sinceramente no, alla promozione vera e propria no. Ai playoff, però, tutto è possibile. L’accesso diretto alla serie B1 è lontano tanti punti e ci sono compagini più attrezzate della nostra. Ma chi arriva ai playoff è perchè ha ‘fame’ e, ripeto, nei playoff può accadere di tutto.

Se l’aspettava così la sua avventura sulla panchina di Forlì?
Sono felicissimo di allenare la So.f.ter per tanti motivi; è l’avventura che mi aspettavo. L’unico rammarico è che vorrei sempre vincere e non essendoci riuscito sono un po’ arrabbiato.

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