Terzo ko consecutivo per la Morpho Basket che cede le armi contro la capolista Reggio Emilia, rimanendo cosi ferma al settimo posto in classifica (16 p.), in attesa che anche le altre formazioni giochino i loro incontri.
Al PalaBigi, tana inespugnabile della Trenkwalder, il risultato finale è amaro per i biancorossi di coach Corbani, ma c’è da sottolineare che la vittoria reggiana si è materializzata interamente negli ultimi dieci minuti di gioco, quando Robinson e compagni hanno piazzato un break di 20-11 che è risultato fatale per la Morpho. Prima di allora la squadra del Presidente Rispoli aveva terminato con la testa davanti i primi tre quarti, dimostrandosi più concreta degli avversari in varie fasi di gioco. Nei primi venti minuti, la differenza a favore di Piacenza è stata fatta dalla superiorità a rimbalzo (21 vs 14) e da una maggiore precisione al tiro da due (63% vs 41%), poi le percentuali sono calate, Reggio ha preso fiducia e, spinta da un pubblico trascinante, si è imposta nell’ultima frazione, dove le percentuali parlano chiaro: i ragazzi di Corbani hanno segnato solo 3 tiri su 16 (0/7 da due, 3/9 da tre),  quelli di Menetti 8/15 (6/8 da due, 2/7 da tre).

Fondamentale per il trionfo dei locali è stata la prova degli americani Robinson e Taylor (rispettivamente 21 e 20 p.), che si sono confermati sulla loro media punti stagionale, di Filloy (15p. 3/5 da tre), autore di canestri pesanti, e soprattutto di Ruini (11p. 3/4 da tre), il cui ingresso a partita in corso è risultato determinante per il cambio di marcia dei suoi.

In casa Morpho, prestazione al tiro da dimenticare per il cecchino Alan Voskuil, autore di un significativo 0/9 da tre e 2/7 da due. Strepitosa, al contrario, la performance di Alex Simoncelli, arrivato ai primi di Gennaio e già capace di prendersi sulle spalle il proprio team (17p., 5/5 da tre), ben supportato dal contributo dato sotto canestro dall’USA Anderson, anche lui autore di 17p. e ben 12 rimbalzi.

In sala stampa coach Fabio Corbani esamina nel dettaglio la sfida appena conclusa, una sfida che per lunghi tratti i suoi ragazzi avevano condotto autorevolmente: “E’ stata una grande partita di basket, è sempre bello giocare qui al PalaBigi ed è sempre bello anche essere davanti agli avversari per buona parte dell’incontro. Alla fine Reggio Emilia ha avuto il merito di superarci grazie a tiri decisivi che noi non abbiamo trovato: penso che stasera, per quanto visto sul parquet, entrambe le squadre si sarebbero meritate di tornare a casa con la vittoria in tasca. Personalmente sono soddisfatto per la nostra costante difesa, abbiamo fatto degli errori ma vi abbiamo posto rimedio immediatamente; purtroppo ci sono mancate le percentuali al tiro, tiri che, nonostante una difesa reggiana ben strutturata, erano costruiti con intelligenza. Stasera eravamo ancora privi di Passera, ma Simoncelli ha dimostrato di essersi inserito ottimamente in squadra, prendendo in mano la partita e guidando una formazione che, non dimentichiamolo, prima degli infortuni al suo Capitano viaggiava ad una velocità sostenuta grazie a meccanismi ben rodati. Un importante contributo dalla panchina ci è arrivato anche dal rientrante German Scarone, realizzatore di una tripla importantissima e in grado in ogni momento di dare un contributo sostanziale. E’ un grande professionista e non ha perso l’occasione per dimostrarlo. Ripeto nuovamente che il nostro obiettivo è salvarci: domenica prossima andremo a Veroli e, con tutto il rispetto per gli avversari, proveremo a portare a casa due punti preziosi.”

Dopo il coach piacentino viene il turno di quello di casa, Massimiliano Menetti, vistosamente entusiasta per la vittoria e il primato solitario in classifica “Abbiamo disputato una partita durissima, e questo soprattutto per meriti di Piacenza. Il nostro primo quarto è stato senza ritmo, facevamo cose che ci toglievano fiducia. Col passare dei minuti siamo riusciti a correre, a centrare buoni canestri e a mettere in campo un’ottima difesa nell’ultimo parziale che penso sia stata determinante. In questa partita ci siamo sporcati le mani, come previsto abbiamo dovuto riporre il fioretto e tirare fuori la sciabola, perché la Morpho ha sempre punito le nostre incertezze, ad esempio nel terzo periodo. Per vincere siamo stati costretti a rischiare, a giocare con maggiore sfrontatezza del solito e alla fine siamo stati premiati.”

LA PARTITA: Con Passera out, tocca ancora a Simoncelli partire nello starting five e  prendere in mano le redini della squadra. Inizio di match sul filo della parità, almeno fino all’alley-oop di Amoroso che porta i biancorossi a + 7 (4-11). Reggio è squadra dalla classe raffinatissima, e non perde tempo per dimostralo: in un amen riacciuffa i piacentini e li sorpassa, esaltata delle giocate del duo americano Robinson – Taylor. Riesce di nuovo il carattere dei ragazzi di coach Corbani, arrivano due triple consecutive firmate Voskuil – Simoncelli e la Morpho torna a condurre di sei lunghezze. Il finale di parziale è ancora colorato di biancorosso, vanno in lunetta Anderson e l’ex Infante (che però fa 0/2), ma la vera magia la compie il giovane De Nicolao, bravo a bloccare Taylor nella propria metà campo. Il quarto si chiude con la formazione del Presidente Rispoli meritatamente avanti di 10 (13-23).

Primi due minuti di parziale con Luca Infante “one man show”: la sua aggressività si fa sentire sotto canestro e con lei arrivano punti preziosi; ma dall’altra parte del campo i locali infiammano il pubblico del PalaBigi e con esso la partita (29-29). Adesso l’intensità gira a mille, la Morpho dà un nuovo colpo di reni con Simoncelli (prestazione super fino ad ora) e i suoi lunghi, scavando un nuovo gap di otto punti. La difesa piacentina si lascia scappare un paio di volte il fuoriclasse Taylor e lui punisce immediatamente dai 6.75 (36-39); stessa cosa fa il suo connazionale Robinson, spietato ai liberi (4/4) e nel ridurre lo svantaggio dei suoi al -2 di fino primo tempo.

Sorride a Piacenza il rientro dalla pausa lunga: Simoncelli ispira da tre, poi viene fischiato antisportivo a Taylor  e giungono altri punti (43-49). Gioco pulito, spettacolare ed efficiente: cosi i ragazzi di Corbani conducono il match, tutti danno il massimo e lo si vede dalla velocità messa sul parquet (46-53), una intensità che i locali subiscono implacabilmente. A due minuti dal termine va a segno anche Scarone, rientrato dopo qualche giornata di stop e subito incisivo nel gioco a due con Infante (52-57). Il tiro quasi impossibile è ancora suo, il canestro lo respinge cosi le squadre si accingono ad iniziare l’ultimo parziale con uno scarto di soli due punti (57-59).

Ci provano tutti a segnare, l’unico che ci riesce è ancora l’italo-argentino di Piacenza con una gran tripla piedi a terra (57-62), ma dopo quel canestro arrivano solo punti reggiani (61-62). In men che non si dica si accende lo spettacolo: Simoncelli realizza la sua quinta tripla (100%), gli risponde Ruini da quasi metà campo e la Trenkwalder torna, dopo quasi tra parziali, a guidare l’incontro (68-66). Il momento è d’oro per i padroni di casa: la tripla di Filloy vale il + 5 ma, oltre al risultato, è l’entusiasmo in campo ad essere cambiato. Siamo ormai a fine gara, a 20” dal termine del match il PalaBigi si alza in piedi ed applaude una vittoria ottenuta tutta nel finale, grazie alla riscossa guidata da un ottimo Robinson e un risolutivo Ruini.

TRENKWALDER REGGIO EMILIA – MORPHO BASKET PIACENZA: 77-70 (13-23, 27-19, 17-17, 20-11)

REGGIO EMILIA: Robinson 21, Viglianisi, Taylor 20, Veccia, Frassineti, Pini 3, Filloy 15, Slanina 5, Cervi, Germani, Chiacig 2, Ruini 11. All. Menetti

PIACENZA: Casella 3, Infante 9, Harrison 6, Perego 2, De Nicolao, Simoncelli 17, Varrone, Mori, Voskuil 5, Anderson 17, Scarone 5, Amoroso 6. All. Corbani

Ufficio Stampa MORPHO BASKET
Davide Rancati