Il giovanissimo play campobassano (classe 1994)si confida dopo l’esordio nello starting five di domenica scorsa,in vista del turno casalingo che vedrà la Italcom impegnata contro il Giugliano. La Italcom Mens Sana Campobasso ha virato con decisione e si dirige, senza voltarsi indietro, verso l’obiettivo della promozione dei giovani prospetti locali.

 

A questi ragazzi, orgoglio del vivaio campobassano, è stata data l’opportunità di misurarsi nel girone di ritorno di un campionato importante come quello di DNB, confidando anche nell’esperienza dei senior che hanno deciso di continuare l’avventura in biancoverde.
Fra i giovani prospetti che coach Di Pasquale ha iniziato a lanciare sul parquet c’è Mattia Panichella. Cresciuto sotto le ali protettive di Umberto Anzini, Mattia ha seguito tutta la trafila del minibasket e dei primi campionati giovanili dimostrandosi talmente diligente ed appassionato a questo sport da essere aggregato alla prima squadra fin dal primo anno della direzione in panca di Leonetti, a 14 anni appena compiuti.
In questi anni si è allenato con costanza seguendo gli insegnamenti ed i consigli dei tantissimi giocatori esperti e titolati che si sono avvicendati in canotta biancoverde, spendendo poi quanto appreso nei campionati under dove ha pressochè spadroneggiato nel ruolo di regista.
Per il giovane play (classe 1994) l’ultima trasferta di Corato ha segnato un momento molto importante per la sua carriera da cestista, avendo ricevuto il battesimo del parquet dal primo minuto. Una fiducia che ha ricambiato con tanto impegno lasciando ben sperare per il futuro della squadra e dei tanti giovani che continuano ad allenarsi vedendo in lui un modello da emulare.
Abbiamo scambiato con Panichella alcune battute sull’ultima trasferta e sul prossimo impegno di domenica che vedrà la Italcom sul campo di Vazzieri impegnata contro il Tecfi Giugliano nel tentativo di ritornare alla vittoria.
–    Mattia a Corato sei entrato per la prima volta nello starting five e sul campo ci sei rimasto 27 minuti, facendo tanta esperienza. Niente male per un ragazzo nato nel 1994 che si allena con la prima squadra da 4 anni. Parlaci delle sensazioni che hai provato prima che Tagliabue saltasse per la palla a due.
Ovviamente prima della palla a due l’emozione era davvero tanta.. Il fatto di esser già stato in campo abbastanza nelle partite precedenti pensavo che mi potesse aiutare ma devo dire che nel momento in cui il coach Di Pasquale mi ha chiamato per il quintetto il cuore è iniziato a battere molto forte.. Ho cercato comunque di ripetere a me stesso di mantenere la calma e che non sarebbe stato nient’altro che giocare a pallacanestro come sempre.. Infatti nel momento in cui la palla è entrata in campo l’emozione si è dissolta completamente e , a parte qualche palla persa di troppo, è andata bene..

Sempre domenica hai messo dentro una bomba a 42’ secondi dalla fine riaprendo la partita. Con Cornejo in salute probabilmente avremmo portato a casa i due punti. Nell’ultimo mese per voi giovani del settore giovanile sono arrivate molte opportunità. Come vedi il futuro di questa squadra.
Giocando in una realtà piccola come Campobasso, per il futuro, credo che la prima squadra debba puntare il tutto per tutto sui giovani e quindi sullo sviluppo del settore giovanile.. Quest’anno noi dell’Under 19, anche se per necessità, credo che abbiamo avuto un opportunità fantastica e mi permetto di dire che a mio parere non stiamo mal figurando nel momento in cui siamo in campo..Anzi.. Per il futuro più immediato spero che tutti insieme riusciremo in una impresa difficile ma affascinante cioè quella di garantire questa categoria anche per il prossimo anno. Sarebbe bellissimo e molto importante per noi giovani  e per tutto il movimento della regione giocare ancora nel campionato di DNB.

Hai avuto la possibilità di allenarti e di vivere lo spogliatoio con giocatori che hanno calcato parquet di serie A. Ci hai messo passione e costanza ma credo che molto abbia contribuito anche la serenità dell’ambiente biancoverde. E’così?
Per me è davvero un onore essermi allenato, aver giocato, ma soprattutto aver conosciuto e aver vissuto lo spogliatoio con nomi molto importanti. I primi che mi vengono in mente sono sicuramente Saccardo e Labella ma sono tanti i giocatori o meglio le Persone che ricordo e ricorderò con gioia e da cui ho imparato molto.. Per questo ringrazio innanzitutto Umberto Anzini, la società e il coach Alessandro Di Pasquale che mi ha allenato negli ultimi due anni, dandomi sempre la spinta giusta anche nei momenti di difficoltà.

Domenica si ritorna al Vazzieri. Arriva il Giugliano fanalino di coda che con Corato è la squadra che ha affrontato da settembre questo campionato di serie B con tutti giovani campani, giocando tutte le partite a fronte alta, senza timori reverenziali. Per noi è importantissimo tornare alla vittoria prima della trasferta contro la capolista Agrigento. Come vedi questo match.
Il match di domenica è molto importante. Il fatto di giocare contro “il fanalino di coda” non ci deve far pensare che sarà una partita facile. Loro verranno qui per giocarsi il tutto per tutto visto che anche noi ora siamo diventati una squadra tutto sommato molto ‘giovane’.  Quindi credo che sarà una vera e propria battaglia.. Ovviamente da VINCERE.

Sei un giovane campobassano che divide tutto il suo tempo fra i libri e il basket e rappresenti un esempio da imitare. Fai un invito ai tuoi coetanei e alle loro famiglie perché domenica vengano a sostenere te e la Mens Sana Campobasso
Penso sia una cosa molto bella vedere in campo ragazzi di Campobasso in un campionato di serie B che dopo 20 anni si riaffaccia in città. L’aver giocato in campi molto caldi come Roseto, Reggio Calabria e la stessa Corato mi ha fatto capire che per un giocatore sentire su di se tutto l’entusiasmo del pubblico è davvero come avere un sesto compagno in campo. Dà una spinta e una emozione incredibile. Quindi invito TUTTI; bambini, ragazzi, adulti ed anziani, domenica al Palavazzieri per sostenere dei giocatori e dei ragazzi che ci stanno mettendo davvero IL MASSIMO!

Campobasso 19 gennaio 2012
Ufficio Stampa
Maurizio Casaletto
MENS SANA CAMPOBASSO