L’avventura di Michela Cerruti in Nuova Zelanda, dove è impegnata per la prima volta alla guida di una monoposto nella Toyota Racing Series, è iniziata in modo positivo in un weekend, quello di Teretonga, contrassegnato dal maltempo e da numerose interruzioni.

Nei trenta minuti di prove ufficiali di sabato scorso, disputati sotto una pioggia molto intensa, l’intraprendente pilota milanese ha potuto completare solamente un giro veloce prima di rimanere vittima di un leggera uscita di pista, senza comunque urtare le protezioni. La sabbia bagnata della via di fuga le ha precluso però ogni possibilità di rientro, relegandola al diciottesimo posto sulla griglia di partenza della prima corsa.

In gara uno Michela con intelligenza ha prestato attenzione a non commettere errori e a non rimanere coinvolta in contatti con avversari. Il decimo posto finale e i primi 33 punti hanno rappresentato un ottimo punto di partenza, oltre a premiare una tattica perfetta per chi come lei era al debutto al volante di una monoposto.

La seconda e la terza gara hanno proposto invece una interminabile serie di bandiere gialle, rosse e di entrate in pista della safety car sotto una pioggia tornata a cadere incessante sul circuito dopo la tregua concessa durante la prima corsa. Tra un’interruzione e l’altra sono arrivati un ulteriore decimo posto e una tredicesima posizione finale, che permettono a Michela di chiudere il primo dei cinque appuntamenti in programma in decima posizione in classifica sui venti piloti iscritti, prima di tornare nuovamente in pista da giovedì a Timaru per il secondo evento proposto dalla serie.

Michela Cerruti:
“In qualifica pioveva davvero molto e di sicuro non era la miglior situazione per un esordiente, ma credo che senza l’uscita di pista non avrei comunque migliorato più di due o tre posizioni. In gara è stato un po’ tutto nuovo, ad iniziare dalla partenza da fermo su cui devo ancora lavorare parecchio; sono in ogni caso contenta di aver conquistato i primi punticini e di essere entrata subito nella top-ten.
Le altre due gare con le mille interruzioni invece mi sono servite principalmente per prendere confidenza con il bagnato, anzi… con il bagnatissimo. Battute a parte la telemetria è incoraggiante e non evidenzia grossi errori di guida, per cui sono fiduciosa di poter puntare a togliermi qualche soddisfazione non appena avrà acquisito un po’ più di confidenza con la macchina.
Ora ci spostiamo a Timaru, una pista caratterizzata da curve molto lunghe di media velocità, che in genere non amo più di tanto. Il tempo e le temperature promettono di essere però decisamente più clementi rispetto a Teretonga e spero di poter puntare a qualche altro buon risultato”.