Il momento di crisi economica tocca anche il mondo dello sport. Una possibile riforma dei campionati e liberalizzazione sull’utilizzo di under e straniere passando per il potenziamento del movimento giovanile. Questi alcuni tra i tanti temi trattati nel confronto televisivo realizzato dall’emittente ostunese TRCB (Tele Radio Città Bianca) nella giornata di lunedì. Di fronte gli esponenti della Federazione Italiana Pallavolo e della Lega Pallavolo Serie A femminile, così come chiesto in un documento redatto nell’assemblea dei club di serie A femminile lo scorso 21 Novembre. Si tratta di dialogo, non di conflitto ha dichiarato il presidente del CR Fipav Puglia Giuseppe Manfredi, un confronto tra due diversi punti di vista riaprendo un tavolo di lavoro tra Federazione e Lega. Stagioni compresse, doping amministrativo e taglio alle regole che impongono ristrettezze con l’utilizzo di straniere e under, questi i punti su cui si è soffermato il presidente della Lega Pallavolo Serie A femminile on. Mauro Fabris. La voce delle società è stata quella del presidente della Cedat 85 San Vito, società militante nel campionato di serie A2 femminile, che ha chiesto a gran voce la riapertura del dialogo per salvaguardare l’importante patrimonio delle squadre di serie A. Presente anche il presidente del CP Fipav Brindisi Mario Palmisano Romano che ha sottolineato la volontà di ripartire dalla base per risolvere i problemi del vertice. Sguardo della Federazione rivolto spesso alle oltre 4000 società che fanno parte del movimento dalla serie B in giù, ha evidenziato il consigliere federale Claudio Scanferlato, perchè la serie A è già ben strutturata con un buon movimento di vertice. Un confronto fondamentale per la cura dell’importante patrimonio pallavolistico italiano con l’auspicio che prosegua sui tavoli “politici” oltre che davanti alle telecamere cercando di trovare la soluzione al difficile momento.

Le dichiarazioni:

Giuseppe Manfredi (pres. CR Fipav Puglia): In questo momento bisogna confrontare due diversi punti di vista, parliamo di dialogo, non di conflitto. La crisi economica è importante, ma ora bisogna procedere a delle riforme strutturali. E’ importante cominciare a confrontarsi su importanti temi come i campionati e l’attività. Abbiamo chiuso l’anno con 4800 società, con un particolare aumento al maschile in Puglia. Ci sono tanti progetti, ogni progetto va inserito nel momento storico in cui ci si trova. Bisogna riformare i campionati ma anche l’intera organizzazione Fipav.
Il fatto che le società di B non si iscrivano ai campionati è perchè non hanno sicuramente avuto una formazione. In questa regione abbiamo visto morire diverse società, per colpa di problematiche di natura finanziaria. Forse all’interno delle società bisogna iniziare a darsi una disciplina diversa verso i procuratori, verso chi non ha le risorse per partire soprattutto nella tutela delle atlete.
Stiamo prendendo dei mondiali femminili in Italia, mi auguro che nonostante il momento difficile ce ne siano le possibilità.
Nella riforma dei campionati proposta, si dovrebbe parlare di 3 livelli, A,B interregionale. Chi deve fare il campionato nazionale deve essere preparato, l’interregionale prevederebbe l’accorpamento tra regioni e attività. La proposta è però ferma tra le carte.
E’ necessario rilanciare l’attività giovanile e fare tutti un passo indietro non solo per quanto riguarda il numero di squadre ma sull’organizzazione dei campionati con una contrazione dei gironi, ma soprattutto fare un progetto serio sui settori giovanili a tutti i livelli.

on. Mauro Fabris (pres. Lega Serie A femminile): La vittoria della World Cup per la seconda volta di seguito, ha messo in evidenza una serie di difficoltà che stanno toccando anche il mondo dello sport e che rischiano di rovinare un patrimonio come quello della serie A femminile.

Siamo riusciti a far aprire questo confronto con fatica. Come Lega abbiamo ottenuto l’importante riconoscimento di pesanti sanzioni per doping amministrativo per le società che non rispettano gli impegni economici presi. affinchè le società non facciano il passo più lungo della gamba. Se il vertice (la serie A) non è credibile è difficile portare avanti anche il resto.
L’A1 e A2 è un movimento di vertice con il suo traino di immagine, se questo non è credibile, è difficile che lo sia anche ciò che c’è sotto. Chiediamo alla federazione di darsi dei tempi decisionali molto più stretti, chiedendo di ridurre tutte le restrizioni relative all’utilizzo di under e straniere.

Claudio Scanferlato (Consigliere federale): Dobbiamo cercare di salvaguardare anche tutto il movimento di base. Ci siamo imposti di riunire una commissione per riformare i campionati, perchè tutto il movimento sta subendo un regresso, nonostante l’aumento di società e tesserati. La federazione vuole lavorare con la lega cercando un dialogo, riteniamo che il movimento di vertice sia fondamentale, non c’è uno scollamento. All’interno del consiglio federale, ha spesso più interesse il movimento di serie B (diamo più conto alle più di 4000 società partecipanti a campionati inferiori) piuttosto che la serie A con alle spalle già una buona struttura. Quest’anno abbiamo avuto 46 defezioni tra B1 e B2 facendo salire società non preparate a partecipare a campionati, ecco perchè è stato aperto questo importante dialogo. Partire dal capire quali sono le problematiche delle società di base. Ripartire dalla base per risolvere i problemi del vertice.

Mario Palmisano Romano (pres. CP Fipav Brindisi): Siamo stati una delle prime regioni ad avanzare una proposta di riforma dei campionati. Il problema parte dalla base, dalle piccole società. Non possiamo perdere altro tempo rischiando di perdere quei pochi imprenditori che investono ad oggi nel mondo della pallavolo. Si potrebbe pensare in fase di stesura dei gironi, di non ricorrere a ripescaggi escludendo squadre che già ad oggi sono in difficoltà, riducendo piuttosto il numero di squadre.

Fabrizio D’Alessandro
Responsabile Area Comunicazione Fipav Puglia