Serata di gloria per la Morpho Basket che espugna il Pala Olimpia e muove la propria classifica portandosi a quota 16 punti (quinto posto). Come successo già a Brescia, i biancorossi compiono il colpaccio e sconfiggono la Tezenis in casa sua, una “tana” pressoché inviolabile, facendo cosi cadere un’importante sicurezza per i veronesi.

Erano reduci dalla sconfitta di Giovedì sera contro S.Antimo, ma il ricordo di quei quaranta minuti è stato presto cancellato: i ragazzi di coach Corbani hanno subito preso le misure ai locali (che sono stati avanti solo nei primi cinque minuti di poche lunghezze) e, grazie ad un’alta intensità di gioco tenuta viva per l’intero arco della gara, si sono aggiudicati un trionfo che già si pregustava alla fine del terzo quarto quando lo score diceva +22 per Piacenza.

Ancora priva del suo play-capitano Passera, la Morpho si è affidata sia alle giocate da manuale di C.C.Harrison, Professore capace di creare di tutto, dagli assist (4) ai punti (19), sia a quelle di Alan Voskuil, cecchino implacabile (24 p. miglior marcatore) abile nel mandare in crisi il suo difensore Mario West, (cioè uno che fino all’anno scorso giocava in NBA), sia soprattutto all’energia sprigionata dal ragazzo scuola Villanova Dwayne Anderson, costante spina nel fianco per la difesa avversaria (15p., 6/9 da due, 13 rimbalzi, 28 di val.). Oltre a queste tre superstars, tutta la squadra ha dimostrato spirito di sacrifico e grande voglia di riscatto: Simoncelli è andato migliorando minuto dopo minuto (12p.), Casella ha fatto la differenza a rimbalzo (9 in pochi minuti), De Nicolao ha tenuto bene il campo quando è stato buttato nella mischia, e infine i lunghi Infante, Perego ed Amoroso hanno dato la giusta sostanza sotto le plance.

In casa Scaligera solo West (22p.) e Porta (20p.) hanno provato a tenere viva la sfida, ma le loro acrobazie non sono state sufficienti a colmare un distacco da Piacenza che ad ogni parziale era sempre più netto (7p. a fine primo quarto, 17p. a fine secondo, 22p. a fine terzo e 21 a fine quarto). Una vittoria, quella della Morpho, sottolineata anche dalla valutazione totale di squadra: 99 contro il 64 dei padroni di casa, fermi a solo 14 dopo i primi venti minuti di gioco (contro i 48 di Piacenza).

Un’altra serata da ricordare per Coach Fabio Corbani. Il Pala Olimpia è un Palazzetto magico: dall’esordio in A1 al trionfo autorevole appena conquistato.. “Devo innanzitutto ringraziare il G.M. Marco Sambugaro per la velocità con la quale ha chiuso la trattativa Simoncelli. Per noi, vista la situazione di emergenza, è un giocatore fondamentale. Abbiamo disputato un’ottima prestazione, simile a quelle di Dicembre contro Imola o Brescia; anche dopo aver inciampato contro S.Antimo la squadra ha lavorato bene e sono felice di aver visto stasera il sorriso dei miei giocatori, ci tenevano a disputare una grande partita e ci sono riusciti. La chiave è stata l’intensità, e il supporto più determinante in tal senso è venuto da Anderson: per noi lui è indispensabile, è la nostra prima punta e quando lui trasmette questa energia ne risente tutta la squadra!”.

Di tutt’altro umore coach Alberto Martelossi: “Non ho molto da dire, siamo stati deficitarii in tutto. Piacenza ha meritato la vittoria, ha espugnato quasi tutti i Palazzetti d’Italia e adesso è toccato anche al nostro. In questo campionato se non sei al 100% fai fatica a portare a casa i due punti, stasera abbiamo subito a rimbalzo ed eravamo sempre un secondo in ritardo sia in fase offensiva che difensiva. In sintesi la Morpho ci ha messo sotto in maniera netta.”

PARTITA: Con Passera ancora out tocca a Simoncelli pilotare i suoi fin da inizio gara. Affianco a lui Corbani manda in campo pure Casella, Amoroso e il duo americano Harrison – Anderson per quello che è uno starting five mai visto fino ad oggi. Partono a razzo i padroni i casa, la promessa azzurra Renzi sigla immediatamente sotto canestro poi lo segue Mario West. Non ci mette troppo però per ingranare la Morpho Basket, a segno con Amoroso e Anderson: la parità è di nuovo ripristinata. Al quinto minuto non sono i punti a preoccupare Corbani ma i falli del suo play Simoncelli, già a quota due (ravvicinati). I tifosi biancorossi, giunti in tantissimi anche stavolta, si fanno sentire quando Anderson si “mangia” il difensore e vola a schiacciare prendendosi pure il fallo: è il primo vantaggio per la squadra del Presidente Rispoli, rapidissima nell’incrementarlo sempre con lo “spettacolare” americano numero 22. C’è tempo pure per la prima tripla della serata in casa Morpho, a piazzarla è il centro Luca Infante, e la cosa non meraviglia perché il ragazzo ha nelle sue mani questa soluzione (10-14). Questo è il momento migliore per gli ospiti: la difesa chiude ogni spazio, Anderson è scatenato in attacco ma anche in difesa, ruba palla e nel contropiede serve Voskuil per la tripla del +7 che chiude i primi dieci minuti di gioco.

Rimane in campo il giovanissimo De Nicolao, entrato sul finale del primo quarto, e insieme a Voskuil dividerà il ruolo di playmaker. Come prima, parte meglio Verona, mangia qualche punto ai biancorossi e soprattutto li carica di falli (con sei minuti ancora da giocare Piacenza è già in bonus). Dall’altra parte del campo ci pensa Voskuil a riequilibrare un po’ le cose, insistendo a canestro e subendo falli che regalano preziosi tiri liberi (16-24). Quando mancano 2.15 min. da giocare, il pubblico piacentino e non solo si mette le mani nei capelli per sottolineare l’alley-oop targato Anderson (che passa)-Harrison (che schiaccia). Un gesto cestistico a dir poco “alieno”. E quello è il momento della svolta: sempre Harrison piazza due triple consecutive, Amoroso non spreca nulla e in un attimo i “corazzati” della Morpho schizzano 21-38, un + 17 creato con la difesa, lo spettacolo e la concretezza.

Basket champagne nei primi istanti dopo il rientro dalla pausa lunga: Harrison riprende da dove aveva lasciato ingaggiando una sfida a tu per tu con l’altro Usa West, ma non è il solo perché anche Voskuil fa la medesima cosa. La quasi-tripla dall’angolo che mette in faccia al numero 5 di Verona è l’ennesima perla della sua stagione (28-47). La differenza in campo la fa la difesa Morpho, con Simoncelli che oscura il gioco del suo “uomo” e i lunghi che mettono le mani ovunque (vedi la stoppatona di Amoroso su Di Giuliomaria). Se prima i minuti finali del secondo parziale erano tutti del Professor Harrison, quelli del terzo parziale sono dello “golden sniper” Alan Voskuil, impressionante al tiro (West va in crisi più di una volta) e nel servire alcuni assists al bacio (il no-look sotto le plance per Ryan-Air Amoroso se lo ricorderanno in molti qui al Pala Olimpia).

La sostanza piacentina continua a farla da padrone, Verona fatica a stare al passo con l’intensità espressa dagli avversari e cosi il divario fra i due teams si fa sempre più ampio (47-71). Ha ancora grinta da vendere però la Scaligera e, spinta da un tifo mai calante, trova un break di 8-0 che la riporta a -16 quando mancano 4 min alla sirena. Basta una magia di Harrison per permettere ai suoi di riprendere il controllo della gara, una gara che viene animata dalla penetrazioni di Simoncelli e di un West mai domo (63-83). La sfida volge al termine, c’è spazio però ancora per la tripla del neo- entrato Perego (65-88). Quando il tempo si esaurisce i tifosi biancorossi sono già a bordo campo per festeggiare con i loro idoli. Scene di passione purissima che non si scorderanno mai!

TEZENIS VERONA – MORPHO BASKET PIACENZA: 67-88 (10-17, 11-21, 22-27, 24-23)

VERONA: West 22, Tacconi, Waleskowski 9, Porta 20, Di Giuliomaria 6, Boscagin 2, Colli, De la Cruz, Banti, Mariani, Vukcevic 3, Renzi 5. All. Martelossi

PIACENZA: Casella 2, Infante 3, Harrison 19, Perego 7, De Nicolao, Simoncelli 12, Voskuil 24, Anderson 15, Scarone, Amoroso 6, Mori. All. Corbani

Ufficio Stampa MORPHO BASKET

Davide Rancati