Pallacanestro Trapani-Canicattì 69-47 (17-13; 34-25; 45-33)
Pallacanestro Trapani: Meschino 6 (2/8), Livera 10 (3/9), Costantino 19 (3/3, 2/8), Degregori 12 (5/8, 0/1), Mollura 6 (3/8, 0/1), Felice (0/1), Imsandt 16 (6/10, 0/7), Costadura ne, Svoboda ne, Di Gioia ne. All. Priulla.
Canicattì: Messina 9 (2/4), Cena 16 (5/13, 1/5), Mauti 3 (0/2, 1/3), Amato 2, Carcano 2 (1/3), Beltran 8 (4/6, 0/2), Campos 5 (1/2, 1/3), Bisignano, Sortino 2 (1/7, 0/1). All. Zugno.
Arbitri: Andrea Bernassola di Palestrina e Valerio De Mattia di Trevignano Romano.
Note: Spettatori 1.200 circa. Tiri liberi Trapani 19/29, Canicattì 10/14. Tiri da due punti 22/47, Canicattì 14/37. Tiri da tre punti Trapani 2/17, Canicattì 3/14. Usciti per 5 falli: Cena, Mauti e Beltran (Canicattì). Il presidente della Pallacanestro Trapani Pietro Basciano, prima della gara, ha consegnato alla famiglia di Nino Via una targa. Nino Via è stato un giovane trapanese, ucciso nel corso di una rapina il 5 gennaio 2007, mentre tentava di aiutare un collega minacciato dai malviventi.
TRAPANI. Difficile raccontare un pomeriggio del genere senza far ricorso alla scontata metafora della partita “alla camomilla”. La metafora calcistica, invece, suggerisce il racconto di una squadra tutta chiusa in difesa dentro l’area, Canicattì, e dell’altra, Trapani, a cercare soluzioni via via sempre più complesse. Tre assenze pesantissime (Virgilio, Svoboda e Di Gioia), un giocatore a mezzo servizio per una distorsione alla caviglia (Meschino), una mira largamente imprecisa da tre punti contro la zona e l’ atteggiamento degli ospiti volto a rendere tutto molto lento, producono un incedere pantagruelico dei quaranta minuti, con i primi due quarti quasi gomito a gomito e solo nel terzo periodo il vantaggio in doppia cifra dei granata (41-30 al 28’). La personalità di Peppe Costantino e qualche funambolismo di Gus Imsandt impediscono che la gara prenda un abbrivio spiacevole anche nello stesso terzo parziale, quando Trapani ci mette cinque minuti a trovare la via del canestro. Canicattì è troppo debole in attacco e il finale diventa poi tutto in discesa, con lo spazio per una schiacciata spettacolare a rimorchio di Manuele Meschino, su pallone tirato volontariamente a sbattere sulla tabella da Imsandt. Sedici vittorie, zero sconfitte. Tanto basta per un’altra domenica serena per i colori granata.

Ufficio Stampa