Parla Arnaldo Deserti.

Capitano cosa è successo a Catania:-“Il solito Bogliasco di quest’anno. Siamo entrati in acqua molli, qui è un’isola felice, non ci rendiamo conto di quello che rischiamo di perdere perché nonostante tutte le difficoltà che esistono in questo momento, e non solo nella pallanuoto, la società riesce sempre a mantenere i suoi impegni, noi no. Siamo rilassati e invece di continuare a conquistare i nostri dirigenti ce la mettiamo tutta per fargli passare la passione”.

Situazione classifica:-“Siamo in piena zona salvezza e dobbiamo uscirne fuori”.

Che tipo di squadra è il Bogliasco di questa stagione:-“Non siamo nati per trovarci in questa situazione e quando lotti per non retrocedere è tutto più difficile. Forse ci siamo adagiati sugli obiettivi di inizio stagione: nessuno si aspettava che dopo 14 partite avessi solo 13 punti, è un po’ poco. Sulla carta esistono altre formazioni più deboli ma hanno dimostrato di voler vincere. Ad esempio il Nervi, i suoi nove punti non sono veritieri, ha pareggiato tre scontri diretti, ha perso alcune partite con un solo gol di scarto, sono temibili. A questo si aggiunge la nostra sconfitta, pesante, in Sicilia che però non deve condizionare la partita di mercoledì”.

Infatti, ed il prossimo avversario è proprio il Nervi:-“Qualsiasi squadra affrontiamo dobbiamo uscirne noi. Non è Nervi, Recco, Mladost oppure altre, il problema siamo noi. E’ inutile studiare gli avversari, dobbiamo analizzare noi stessi e purtroppo abbiamo poco tempo. Più che andare a cercare le cause di una brutta stagione, perché questa lo è, dobbiamo capire perché. Non è solo fatalità, qualcuno ha delle responsabilità, io per primo. Adesso è fondamentale unirsi, non cercare colpe negli altri, nei compagni di squadra. Poi, però, finita questa prima parte di stagione, ognuno di noi si deve fare un esame di coscienza. Non è possibile che una squadra come la nostra sia in questa situazione. Da febbraio non dovremo più ripetere lo stesso campionato. L’assenza di Washburn non ha condizionato la squadra, non voglio che si senta responsabile, anche se siamo a corto di difensori e lui è importantissimo. Dobbiamo essere uniti e compatti per vincere e questo ci manca”.

Tra Catania e Nervi la cena sociale di Natale, un momento per stare insieme, poco prima l’incontro con il presidente:-“Mi aspettavo una strigliata invece Claudio Gavazzi ha cercato di spronarci con dolcezza, ed io stavo male, mi sento in debito e non stiamo contraccambiando i sacrifici che i dirigenti stanno facendo”.

Tu sei capitano del Bogliasco e Campione del Mondo come si prepara una partita come questa:-“Vale tre punti come quella di Catania ma va da sé che per noi sono importanti. Sono molto arrabbiato e sinceramente non credevo che ci potessimo trovare in questa situazione. Fino a prima di sabato ero convinto che gli unici punti persi erano quelli contro il Camogli, invece”.

E per te non finisce lì, Natale a casa poi la convocazione in Nazionale:-“ Si saremo a Padova dal 26 al 30 dicembre in common training contro la Croazia. Ecco il Bogliasco può influire sulla Nazionale nel senso che se le cose andassero diversamente mi presenterei con un altro biglietto da visita. Dovrò azzerare tutto e concentrarmi sul mio obiettivo personale, far parte del gruppo che giocherà gli Europei , e vincerli, riscattando quella finale persa proprio contro la Croazia. Poi riprenderò con il Bogliasco sperando di trovarci a giocare i playoff perché non voglio pensare che siamo una squadra che si accontenta del nono o decimo posto”.

Sei un capitano che parla:-“Sono uno che sbotta e quest’anno non è ancora successo, non sembrava fosse il caso. Dobbiamo cambiare tutti in qualcosa, risolverla al nostro interno, dobbiamo essere arrapati e non lo siamo, l’errore più grave sarebbe dividersi invece dobbiamo andare a vincere, tutti insieme”.

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Ufficio stampa Rari Nantes Bogliasco