Il vice opposto bianconero, ex della partita, parla delle difficoltà del confronto esterno di domenica e torna sulla bella prestazione personale contro Corigliano: “Contento della fiducia di Kovac” –

PERUGIA – Si avvicina l’ultima del girone di andata nella serie A2 Sustenium e di conseguenza si avvicina per la Sir Safety Perugia la trasferta di Reggio Emilia che simboleggia il giro di boa della stagione. Stagione finora senza dubbio positiva per il team del presidente Sirci che staziona al terzo posto in classifica e che è già matematicamente qualificato per le final eight di coppa Italia. L’ultimo turno, ed i risultati che ne verranno fuori, darà il tabellone delle “fantastiche otto” e stabilirà l’avversario nei quarti dei Block Devils. La squadra, al lavoro come sempre nella quiete del Pala Evangelisti, sa che un successo garantirebbe quanto meno di conservare la terza posizione, con conseguente quarto di finale in casa, ma soprattutto è consapevole che un’affermazione in terra emiliana consentirebbe di proseguire nella striscia positiva che dura da nove giornate e darebbe ulteriore linfa alla classifica anche in ottica futura.

Kovac, saggio conoscitore della dinamiche della pallavolo, sta tenendo sulla corda i ragazzi per evitare rischiosi ed inutili cali di tensione e concentrazione. Tutta la rosa è conscia al tempo stesso che in un torneo così equilibrato pause di rendimento non sono ammesse ed in palestra si applica sempre al massimo cercando di far propri i dettami tecnico-tattici dello staff. A proposito di rosa bianconera, un dato evidente che balza agli occhi finora nel cammino della Sir è il largo utilizzo e le sempre ottime prestazioni delle cosiddette “seconde linee”. Kovac non ha mai mancato di rimarcare l’importanza dei ragazzi che giocano meno, ma che si impegnano con grande partecipazione in ogni singolo allenamento e che, quando chiamati in causa in partita, rispondono sempre presente. Durante la stagione è capitato con Zamagni, con Belcecchi, con Lattanzi, senza dimenticare la proficua staffetta spesso utilizzata in cabina di regia tra Daldello e Bucaioni. Domenica scorsa, nella difficile e fondamentale vittoria contro Corigliano, è stata la volta di Alessandro Bartoli. Subentrato all’inizio del terzo set al posto di Tamburo, il ventiduenne di scuola Modena ha saputo dare una svolta con attacchi vincenti e precisi. Alla vigilia della sfida con Reggio Emilia, squadra oltretutto nella quale Bartoli militava lo scorso anno, è però giusto partire da quanto successo domenica scorsa. “Devo dire che sono stato molto contento della fiducia che mi ha dimostrato il tecnico Kovac, anche perché credo sinceramente che Vincenzo (Tamburo, ndr) non stesse giocando affatto male. È andata bene, ho disputato un buon incontro ed ho dimostrato, come era successo in altre circostanze ad altri miei compagni, che anche chi sta in panchina può dare un contributo importante. Questo è un aspetto fondamentale per una squadra come la nostra che punta in alto, avere cioè una panchina di livello, capace, in un torneo lungo e stancante come la serie A2, di poter far rifiatare i titolari e di cercare di farlo nel migliore dei modi. Noi che giochiamo poco, diamo però sempre il massimo in palestra e la qualità delle sedute tecniche si ripercuote poi in partita”. Il risultato più evidente è una stagione, finora, senza dubbio positiva. “Per adesso – continua Bartoli – stiamo centrando gli obiettivi prefissati ad inizio anno, però non è possibile nemmeno per un secondo abbassare la guardia. Le distanze tra le squadre sono minime e bastano due partite per perdere molte posizioni, perciò bisogna continuare a spingere forte e stare sempre concentrati”. E qui diventa di stretta attualità la sfida di domenica pomeriggio in quel di Reggio Emilia, attualmente sestetto penultimo in classifica. Come detto, lo scorso anno Alessandro schiacciava proprio da quelle parti e, pure se di quella rosa sono rimasti in pochi, sa che non sarà per nulla una partita semplice e dal pronostico scontato. “Reggio Emilia è partita male, accusando tanti infortuni ed avendo poi tanti cambi di giocatori in ruoli chiave. Adesso però, anche se hanno raccolto pochi punti, hanno trovato un equilibrio ed un percorso tecnico e nelle ultime partite hanno giocato una buona pallavolo, anche grazie all’innesto di Barbareschi (a parti invertite, altro fresco ex, ndr). Dovremo stare molto attenti, perché giocano in casa, non hanno niente da perdere e cercheranno in tutti i modi di fare punti e muovere la classifica. Sono certo però che ci faremo trovare pronti”.

UFFICIO STAMPA SIR SAFETY UMBRIA VOLLEY PERUGIA