Di giorno in giorno sale l’attesa per il big match di domenica tra l’Umana Reyer e l’EA7 Emporio Armani Milano. Anche se siamo solo martedì l’attenzione sembra già essere tutta rivolta alla partitissima in programma al Palaverde. Una partita che sta già facendo registrare un grandissimo interesse da parte degli appassionati che si preparano a gremire il palasport di Villorba anche oltre i numeri da record già fatti registrare.

Vi attende il big match contro l’EA7 Emporio Armani Milano. Come la vedi? “Milano è una grandissima squadra, con grandi individualità ed un grande coach” dice Tim Bowers che anche nella vittoria dell’Umana contro Casale Monferrato è stato uno dei più positivi “Stiamo parlando di una formazione il cui secondo quintetto sarebbe titolare in qualsiasi altra squadra. Questo però non ci dovrà spaventare e come sempre dovremo cercare di fare le cose a nostro modo mettendoci tanta energia. Non so dire se la pressione sarà più su di noi o su di loro. Credo che anche questo faccia parte del basket e che per questo vada gestita, fa parte del gioco. Come sempre la prepareremo con grande scrupolo per non lasciare nulla di intentato”.

 

Si attende anche una cornice di pubblico straordinaria. Come potranno aiutarvi i supporters orogranata? “Il nostro pubblico ci aiuta sempre, soprattutto quando ci incita nei frangenti in cui le cose non girano al meglio. L’entusiasmo è ciò che ci può dare maggiormente una mano”.

La cosa migliore della vittoria con Casale Monferrato? “La miglior cosa è sempre la vittoria – l’opinione di Bowers –  Quando vinci tutto va bene e si torna anche a correggere gli errori commessi con un diverso entusiasmo. Il fatto di aver chiuso la gara con sei giocatori in doppia cifra è la  conferma, ancora una volta, che in questa squadra qualsiasi giocatore può fare qualcosa di importante o decidere una partita.  Credo sia questo il nostro principale punto di forza”.

Quattordici punti, nove rimbalzi, sei assist e 28 di valutazione. Soddisfatto della tua prestazione? “Come ho detto già altre volte io non guardo alle mie statistiche individuali ma a fare ciò che è più importante e ciò che serve per far vincere la squadra”.

Entri dalla panchina e dimostri una gran capacità di saper entrare subito in partita. Se il tuo soprannome storico è “Iceberg” c’è però più di qualcuno che vorrebbe cambiartelo in “Microwave” per la capacità di entrare ed essere subito “caldo”… “Obiettivamente non è una cosa semplice quella di partire dalla panchina ed inserirsi nella partita – confessa Bowers – ma l’esperienza mi aiuta in questo e devo dire che anche il fatto di osservare dal di fuori come inizia una partita è utile per capire cosa serve in campo e come si può dare una mano”.