Luigi Stecconi, per tutti Gigi, non ha certo bisogno di presentazioni. Il progetto Ucp è indissolubilmente legato alla sua persona, cosi come la pallacanestro piacentina in generale. Non sono passati troppi anni da quando fondò la Società, insieme a Giovanni Maestri ed Augusto Bottioni, sognando di vederla, un giorno, sui palcoscenici più famosi d’Italia. Adesso quel momento è arrivato e lo sta vivendo in prima persona da Vicepresidente e Direttore Sportivo. Con un occhio rivolto, come sempre, a nuovi ed esaltanti traguardi!

 

Partiamo dalla sfida contro la Giorgio Tesi Pistoia, che partita hai visto e come ti sembrati i ragazzi della Morpho Basket? “L’immagine che ho ancora in mente è quella dei nostri tifosi che al termine dell’incontro hanno salutato la squadra come se avesse vinto. C’è l’amaro in bocca per non essere riusciti nell’impresa di vincere, però è stata una domenica di basket di altissimo livello, sia in campo che sugli spalti, grazie ad un pubblico più che entusiasta.”

 

A freddo, è maggiore il rammarico per i due punti persi o la soddisfazione per essere riusciti a tenere testa ad un top team come Pistoia? “ Trionfare in casa loro sarebbe stato eccezionale ma, nonostante la sconfitta, siamo orgogliosi di quanto messo in campo. Qualcuno di Pistoia  diceva che siamo stati la formazione migliore vista fino ad oggi al PalaFermi: dopo otto giornate posso affermare che stiamo andando certamente oltre le aspettative. Siamo ben consci delle difficoltà di questo campionato ma fino ad ora abbiamo avuto un ottimo impatto, soprattutto dal punto di vista caratteriale: sappiamo che possiamo giocarcela con tutti!”

 

Bilancio più che positivo, quindi, di questa primissima parte di stagione? “Siamo arrivati ad un canestro dal primo posto in classifica, abbiamo passato il primo turno di Coppa Italia contro la corazzata Barcellona e andremo a sfidare Brindisi dopo averla già battuta. Cosa si può volere più di cosi?”

 

Cosa ti ha colpito maggiormente di quanto visto da Agosto ad oggi? “Due cose in particolar modo: prima di tutto il gruppo che si è formato, l’affiatamento fra i ragazzi, l’ottimo inserimento degli americani. In secondo luogo, invece, il talento sopraffino di Alan Voskuil. Sembra scontato dirlo ora, però vi assicuro che già dal ritiro di Bormio questo ragazzo ci aveva impressionato, e avevamo intuito che sarebbe stato un giocatore importante in questa LegaDue-Eurobet.”

 

Hai parlato della compattezza del gruppo, secondo te è questa la vera forza della Morpho Basket? “Certamente si! All’inizio non sapevamo bene quale ruolo avremmo potuto recitare perché siamo una matricola. Con il passare delle giornate abbiamo preso consapevolezza del nostro valore, ora sappiamo che possiamo essere protagonisti in questo campionato.”

 

Tu Gigi vivi la pallacanestro piacentina da anni ed anni, ti sei misurato con mille categorie e mille realtà. Come ci si sente ad essere arrivati nel professionismo, che aria si respira in LegaDue-Eurobet? “Le giornate sono cosi tanto impegnative che non si ha tempo per pensare al passato però, se ci si ferma un attimo e si guarda indietro, vengono i brividi. A volte mi capita di andare a vedere la Serie D, e penso che solo pochi anni fa anche noi eravamo a quel livello, mentre ora giochiamo alla pari con squadre di LegaDue-Eurobet in Palazzetti da quattromila persone, un bel passo in avanti no?! E’ un traguardo preziosissimo per la nostra città, che finalmente può saziare la sua fame di basket. Ci tengo a dire che senza l’intervento del Presidente Rispoli non avremmo potuto essere dove siamo ora; lui, da importante imprenditore qual è, ha abbracciato il progetto Ucp e lo ha condotto ai livelli più alti nel panorama nazionale. In passato, noi siamo stati bravi a vincere campionati e a portare varie stelle in biancorosso, tipo Sambugaro, Boni, Sconocchini, pur senza avere cospicue risorse economiche, a dimostrazione che a Piacenza c’è qualcosa di importante, da anni.”      

 

Dove deve ancora crescere la Società per affermarsi a livello italiano? “Per noi questo è tutto un mondo nuovo, stiamo cercando di migliorarci il più velocemente possibile grazie all’esperienza che ogni giorno proviamo sul campo. I nostri sforzi devono essere concentrati sui dettagli, sono quelli che poi danno la percezione se una società è ben strutturata o meno. Ciò che ci muove da anni è la passione, senza di quella non esisterebbe nulla del progetto Ucp Morpho: l’entusiasmo per ciò che facciamo ci ha permesso in più occasioni, non da ultima quest’estate, di superare difficoltà ed impegni inenarrabili. Fra gli addetti ai lavori Piacenza sta acquistando giorno dopo giorno credibilità, questa cosa ci aiuterà anche in prospettiva futura.”

 

In estate c’è stato il grande balzo in LegaDue-Eurobet e l’obiettivo è stato chiaro fin da subito: la salvezza in categoria. C’è qualche altro traguardo che la Società ha intenzione di centrare a breve o a lungo termine? “Col Presidente Rispoli abbiamo più e più volte detto che ci piacerebbe vedere il PalaBanca esaurito di pubblico. Ci stiamo adoperando per trascinare sempre più gente e “calore” nella nostra tana, soprattutto perché il basket che si può apprezzare è davvero di altissimo livello. La squadra è stata affidata apposta ad un allenatore capace di far divertire gli spettatori per il modo in cui imposta il gioco, inoltre gli americani sono il valore aggiunto della Società, e anche questa è una prima volta in Città. Insomma, sono presenti tutti gli ingredienti per godersi un grande spettacolo!”

 

Personalmente ti dispiace aver abbandonato il vecchio e storico Palanguissola per il PalaBanca? “A livello di calore la nostra vecchia casa era insuperabile, con il tifo che abbiamo oggi ogni partita sarebbe diventata un’autentica bolgia. Il PalaBanca è più dispersivo, però l’impianto è bello e può vantare un parquet di primissima qualità. Sta a noi adesso farlo diventare una “bombonera”, è l’ennesima sfida da vincere.”

 

Gigi, chiudiamo con una battuta sui prossimi difficili  incontri che attendono i biancorossi. In ordine ci saranno Brindisi, Barcellona e poi di nuovo Brindisi per il ritorno di Coppa Italia: che cosa dovrà fare la Morpho Basket per uscire a testa alta da questo tour de force? “Sulla carta sono tre sfide al di fuori della nostra portata perché entrambi i team sono candidati per la promozione finale in Serie A. L’Enel e la Sigma hanno organici importanti e pochi punti deboli, però la realtà dice che siamo già stati in grado di batterli almeno una volta. Noi, come fatto fino ad oggi, ci proveremo ancora, giocando la nostra partita con grinta, cuore e sacrificio. Non so come andranno a finire queste sfide, ma certamente lo spettacolo sarà assicurato!”.

 

 

Ufficio Stampa MORPHO BASKET

Davide Rancati