“C’è rammarico ma abbiamo perso in casa di una squadra dal campo ancora inviolato; la mia squadra ha fatto vedere comunque dei margini di miglioramento abbondanti”

 

Se l’aspettava di trovarsi di fronte una squadra che avrebbe concesso poche chances, ma un po’ di delusione per Mattia Ferrari, dopo la sconfitta per 73-63 con Ferentino rimane: “Innanzitutto complimenti a Ferentino, perchè una squadra che vince ha sempre dei meriti – esordisce il tecnico – ed ha giocato una partita importante come questa squadra sa fare. Personalmente – prosegue – sono insoddisfatto di quello che hanno fatto vedere i miei giocatori perché purtroppo hanno dimostrato di non essere ancora pronti a livello mentale nell’affrontare una partita del genere. Soprattutto nel modo di stare in campo”.

 

 

Il coach, però, ammette comunque di aver intravisto nella sua squadra margini di miglioramento: “Il fatto di aver perso di poco più di 10 punti, con Ferentino che, in casa propria, ha chiamato un time out a pochi istanti dal termine perché ci vedeva vivi, mi fa pensare che la mia squadra abbia dei margini di miglioramento abbondanti, soprattutto vista la giovanissima età. Inoltre – continua Ferrari – siamo giunti a questo confronto con Micevic con la febbre e Romano che non si era allenato per tutta la settimana ed ha giocato con un’ infiltrazione per un problema alla schiena dovuto alla partita con Anagni. Da parte nostra, al di la della sconfitta avvenuta comunque su un campo inviolato, il fatto che ci sia del rammarico aiuta a guardare al futuro con positività e che abbiamo tutte le carte in regola per lottare fino in fondo e mantenere la categoria”

Ecco secondo Ferrari le pecche più vistose fatte registrare in campo: “Siamo stati a tratti veramente imbarazzanti dentro l’area con i nostri lunghi che hanno subito molto l’iniziativa avversaria. Ho l’impressione che, purtroppo i miei giocatori in certi frangenti facciano fatica ad assimilare dei meccanismi difensivi, soprattutto perché quando hai di fronte Guarino e Carrizo sai che possono far sempre qualcosa di importante in un qualsiasi tuo momento di difficoltà. Infatti quando eravamo sul -7 abbiamo permesso a Guarino di fare due canestri in due azioni personali difendendo come se fosse un giocatore normale, ecco, in determinati frangenti devi essere bravo a trovare una giusta reazione”. Questo ciò che cheide e si aspetta il coach dai suoi nell’immediato futuro: “Chiedo un salto di qualità a tutti sia a coloro che hanno giocato spesso titolari sia coloro che partono dalla panchina”.

 

Ufficio stampa Benacquista Assicurazioni Latina Basket

foto Fmc Benacquista