Dopo la gara di Roseto e le dichiarazioni di fine gara di coach Di Pasquale,

la società campobassana chiarisce la propria posizione.

 

 

Alla vigilia del match contro la Mec Energy Roseto ci si attendeva dai biancoverdi una prova di carattere ben diversa da quella andata in scena al PalaMaggetti per l’ottava giornata di andata.

Nella prima delle due trasferte consecutive (la prossima li vedrà viaggianti verso il PalaDolmen di Bisceglie) i portacolori della squadra del capoluogo erano chiamati ad una prova d’orgoglio dai contorni terapeutici e dimostrativi dell’effettivo valore della squadra che non merita il magro bottino ad oggi accumulato.

Per giunta Roseto si presentava come un roster di tutto rispetto e assolutamente alla pari almeno sul piano delle aspettative.

Invece, dopo il primo periodo di gioco, terminato con il punteggio di 11-9 per i padroni di casa e indicativo di un confortante equilibrio, in campo si è vista solo la squadra biancoblu rosetana che, senza troppe difficoltà agguantava il risultato già a metà gara infliggendo un parziale mortificante : 40-17 grazie anche ad Petrucci in formato super che fatturava un perentorio 4/5 dall’arco.

Nei successivi periodi la reazione dei campobassani era appena percettibile e inadeguata per recuperare il gap subito che, addirittura nella terza frazione saliva ad un massimo di – 28 (58-30) raggiungendo limiti mortificanti. Il risultato finale (75-56) riflette in maniera cristallina l’andamento di un match assolutamente da dimenticare.

A fine gara, poi, arrivava un’altra doccia fredda: le dichiarazioni rilasciate in sala stampa da coach Di Pasquale.

Il trainer, pur disapprovando in toto l’atteggiamento rinunciatario della squadra, addebitava la causa del mezzo disastro compiuto, alle notizie emerse in settimana relative alle difficoltà economiche che potrebbero portare all’esclusione anticipata dal campionato di DNB per l’impossibilità di onorare le ‘gabelle’ federali (leggi premi NAS) e che per tale circostanza, gli atleti nel corso della partita avrebbero pensato piuttosto a salvaguardare la loro integrità fisica che adoperarsi al meglio delle proprie forze e onorare l’impegno sottoscritto ad inizio campionato.

 

Parole e dichiarazioni che alla società campobassana non sono passate inosservate ed in virtù delle  quali intende far chiarezza.

Come è noto, le società di pallacanestro che svolgono campionati nazionali sono chiamate ad affrontare una “spesa” importante e sostanziosa proprio nel periodo di novembre per onorare la cosiddetta “rata premi Nas” che per molte società rappresenta un vero e proprio “salasso” e per la quale, attraverso la Lega Nazionale Pallacanestro si è chiesto una dilazione o comunque una soluzione diversa da quella attuale per evitare un inevitabile tracollo. Contingenza per la quale non vi è alcun motivo di vergognarsi perché lo sport si nutre delle provvidenze garantite dalle aziende a titolo di sponsorizzazioni che in questo particolare e grave periodo di crisi nazionale vengono erogate con il contagocce, in Molise come in tutto il resto d’Italia.

Per questo motivo, la Mens Sana Campobasso, la settimana scorsa, ha rivolto un accorato appello al tessuto economico-politico al fine di reperire fondi per assolvere a quanto richiesto dalla federazione e proseguire nel campionato di DNB.

La difficoltà manifestata è solo relativa al pagamento della rata, mentre tutti gli altri adempimenti economici nei confronti di atleti, tesserati, fornitori e quant’altro, rientrano nel computo delle voci di bilancio per le quali oltre ad esservi capienza necessaria vi è anche un impegno morale a farvi fronte.

Dalle parole del dg Umberto Anzini emerge tutto il rammarico per quanto visto e letto durante e dopo il match di Roseto ” A nome della società Mens Sana Campobasso voglio precisare che  siamo in regola con tutti i pagamenti nei confronti dei nostri tesserati e che la prossima scadenza che li riguarda è fissata, come ogni mese, per il prossimo 10 novembre. Ad oggi quindi non vi sono né ritardi , né altre particolari difficoltà che possano compromettere la normale attività sportiva. Qualsiasi problema abbiamo incontrato durante il nostro cammino (vedi problema chiusura palazzetto) è rientrato immediatamente grazie alla tenacia, al buon senso e alla responsabilità di tutti: dirigenti, amministratori e funzionari.

Credo che sia arrivato il momento che ognuno si assuma le proprie responsabilità senza cercare disperatamente alibi o giustificazioni varie. La nostra società chiede a chi veste la casacca biancoverde il massimo impegno mettendo nel bilancio anche sconfitte, ma che arrivino nel pieno del rispetto dell’etica sportiva. Quella di Roseto è stata fin troppo arrendevole e contraria allo spirito di sacrificio e di amore verso lo sport che anima tutti quelli che operano all’interno della Mens Sana Campobasso. Chiariremo appena possibile con tutta la squadra questo atteggiamento con la ferma intenzione di mettere ognuno di fronte alle proprie responsabilità”.

Una sorta di ‘redde rationem’ che come è consuetudine in casa menssanina avverrà fra le mura degli spogliatoi con la speranza, nel frattempo, che il grido di aiuto sollevato possa portare un sostegno economico in grado di consentire la prosecuzione del campionato che per Campobasso ed il Molise può essere considerato un vanto.

Campobasso 7 novembre 2011

Ufficio Stampa

ASD MENS SANA CAMPOBASSO