La corsa australiana Jayco Herald Sun, disputatasi a metà ottobre, ha consegnato agli archivi i primi 36 mesi di attività del progetto Katusha. Un triennio di crescita progressiva, nel corso del quale – grazie ad uno staff tecnico e dirigenziale di primissimo piano – abbiamo raggiunto traguardi importanti.
La squadra Pro Tour, risultati tecnici alla mano, si è stabilmente insediata nell’elite del ciclismo mondiale, portando avanti parallelamente la sua politica di sviluppo del ciclismo russo, sia professionistico che giovanile.

Sul piano agonistico, il Team Katusha ha rispettato in pieno le attese, conquistando 67 podi (tra questi ricordiamo i 22 successi), vincendo corse World Tour in ben tre continenti: Europa, Asia e Oceania. Numeri prestigiosi, consolidati dal quarto posto finale nella Classifica Individuale UCI di Joaquim Rodriguez.
Nella prima parte dell’anno, protagonisti sono stati – in particolare – i corridori russi, con le affermazioni di Pavel Brutt alla “Classica Sarda” e al “Tour de Romandie” e di Denis Galimzyanov, splendido trionfatore alla “Driedaagse de Panne”, mentre Rodriguez, vincitore di tappa alla “Vuelta al Pais Vasco”, è stato protagonista in due classiche belghe – “Amstel Gold Race” e “Fleche Wallonne” – battuto soltanto da Philippe Gilbert (vincitore della Classifica Individuale UCI 2011). Lo stesso Purito è stato grande protagonista nelle frazioni di montagna del Giro d’Italia, dove ha sfiorato il successo di tappa, battuto soltanto da Alberto Contador. Per Rodriguez un finale in crescendo, come documentano i due successi al “Criterium du Dauphine'”.
Dopo le affermazioni nei vari Campionati Nazionali, specialmente in quelli russi, e la storica partecipazione al Tour de France, che ha visto – per la prima volta nella storia – ai blocchi di partenza una formazione composta da soli atleti russi, il finale di stagione, come da tradizione, ha regalato grandi emozioni. In primo luogo, alla Vuelta a Espana, gli uomini di Dmitriy Konychev e Claudio Cozzi hanno vinto tre tappe, correndo sempre all’attacco. Soltanto i guai fisici hanno impedito a Rodriguez di conquistare la maglia verde, persa all’ultima tappa. In seconda battuta, durante la corsa iberica, Galimzyanov è riuscito a vincere la “Paris-Bruxelles”, sconfiggendo in volata tutti i rivali.
Dopo questi successi, da sottolineare la storica affermazione di Denis Galimzyanov in volata nella prima edizione del Tour of Beijing, la vittoria di Pozzato al GP Beghelli, il trionfo di Moreno al Giro del Piemonte e la conquista di una frazione della corsa australiana “Jayco Herald Sun” da parte di Silin. Per chiudere in bellezza, Rodriguez ha conquistato il terzo posto nella classica monumento “Giro di Lombardia”.
All’indomani di quest’ultima competizione, la squadra si è ritrovata a Peschiera del Garda per un ritiro di tre giorni che ha ufficialmente sancito l’inizio della stagione 2012, annata che vede Hans Holczer insediarsi come nuovo general manager del Team Katusha. E’ stata l’occasione per tracciare un bilancio della stagione appena conclusa e per cominciare a conoscere i nuovi arrivati, incluso il nuovo Responsabile dei Direttori Sportivi Christian Henn, il nuovo Direttore Sportivo Valerio Piva, il nuovo Responsabile dello Sviluppo Tecnologico Michael Rich e il nuovo “professionista” dello sport Sebastian Weber. Tre giorni di lavoro intenso, in cui testare il nuovo materiale – incluse prove di selle, scarpe e solette personalizzate per ogni corridore – e prepararsi alla nuova stagione. Tutti gli atleti sono stati sottoposti a test fisici e psicologici altamente tecnologici, di modo da scegliere l’allenamento e l’alimentazione adatta ad ogni corridore in q uesto periodo di riposo. Ma, soprattutto, è stata l’occasione per conoscere i nuovi arrivati e fare gruppo. In questo senso, emblematico l’ultimo giorno di ritiro, in cui uno staff di psicologi dello sport ha sottoposto tutti – atleti, tecnici, dirigenti, meccanici, ecc… – senza distinzione di ruoli e nazionalità, a una serie di giochi basati su spirito di collaborazione e strategia. Tra risate e divertimento, è stata così posta la prima pietra per la creazione non solo di una squadra, ma di un grande gruppo: un gruppo che, partendo dal Lago di Garda, si dirige rapidamente verso un luminoso futuro. Un futuro che, nelle ambizioni del Team, non deve solo portare successi nelle più prestigiose competizioni, ma anche alla rinascita della gloriosa tradizione ciclistica russa.

 

HEAD PRESS OFFICER 
Andrea Agostini