Il proverbio recita che non c’è due senza tre, i biancorossi confermano che quelle non sono solo incoraggianti parole. Dopo le vittorie contro Veroli e contro Ostuni, questa quinta giornata di campionato ha regalato ai ragazzi di coach Corbani la terza soddisfazione consecutiva, stavolta ai danni di Scafati, una delle formazioni più in forma del torneo.

C’è voluta una prestazione super di tutto il gruppo piacentino per avere la meglio su una Givova approdata al PalaBanca con i favori del pronostico e con una voglia matta di rafforzare la propria posizione in classifica. E se la partita si fosse fermata dopo i primi dieci minuti di gara, probabilmente il quintetto di Griccioli sarebbe tornato in terra campana più soddisfatto che mai, dal momento che, per quell’arco di tempo, Scafati aveva messo in campo una prestazione eccezionale, spadroneggiando in lungo e in largo e rifilando un parziale di +15 ai padroni di casa. Una volta chiusi però questi “magici” dieci giri di lancette, la Givova ha dovuto fare i conti con una Morpho Basket ritrovata sia nel’orgoglio che nel gioco: punto dopo punto infatti i biancorossi hanno risalito la montagna fino al pareggio e al vantaggio. Da li in poi le due formazioni sono andate a braccetto, hanno chiuso in parità il terzo periodo e si sono preparate ad un ultimo quarto di fuoco. Alla fine la vittoria ha virato di nuovo verso la panchina locale, proprio com’era successo ad Ostuni, grazie alla compattezza del gruppo e all’abilità dimostrata nel saper sfruttare i momenti chiave del parziale, a differenza degli ospiti che invece si sono letteralmente mangiati, in più occasioni, i canestri dell’eventuale sorpasso.

Da sottolineare la prestazione di Andrea Casella, impiegato ripetutamente da Corbani ed autore di ben 9 punti (terzo miglior marcatore di squadra) e 4 rimbalzi. In casa Scafati il faro è stato Paul Marigney con 27p. e 26 di valutazione, ma i suoi sforzi non sono bastati per domare una Morpho Basket attualmente seconda in classifica, a quota 6 punti.

 

Terminato l’incontro ci pensa Fabio Corbani a spiegare l’andamento della sfida: “Nei primi minuti i ragazzi erano nervosi, lo notavo già dal riscaldamento, probabilmente pesava il fatto di dover tornare in campo fra due giorni. La nostra partenza a rilento è stata dovuta proprio alla tensione emotiva, ma contro una squadra ben attrezzata come quella affrontata stasera ci sta di andare sotto di 10-12 punti. Dopo quel periodo ho chiesto ai ragazzi di aumentare l’intensità e loro mi hanno ascoltato, Passera in primis, trovando cosi le soluzioni per rompere la difesa degli ospiti. Posso dire che rispetto ad un mese fa abbiamo fatto molti progressi, lavoriamo duro in palestra e i risultati si vedono sul campo la domenica. Penso ad un giocatore come Anderson che, match dopo match, sta migliorando sempre più in difesa, e lo si è visto stasera quando è riuscito a contenere le giocate dell’esperto Radulovic. Prima di andare rivolgo quasi una preghiera al pubblico: la squadra ha bisogno di essere sostenuta per tutta la gara, soprattutto quando le cose non vanno come dovrebbero. Stasera è stato eccezionale sul finale, io gli chiedo di esserlo sempre, deve essere il nostro sesto uomo e sono sicuro che, se ci farà sempre sentire il suo supporto, noi ci potremo togliere belle soddisfazioni insieme.”

 

LA PARTITA:

 

Partenza a rallentatore per le formazioni in campo, dopo due minuti e mezzo l’unico canestro segnato è quello di Thomas dalla linea della carità. Ci vuole la tripla di Voskuil per fare finalmente esplodere il PalaBanca (3-3), ma gli ospiti sembrano più organizzati e schizzano avanti di 6 con il tiro di Ghiacci lasciato solo i mezzo all’area. E’ proprio dal pitturato che Scafati fa più male,  soprattutto perché Thomas fa valere il suo imponente fisico e Ghiacci gioca da protagonista. Quando calano le due ali, sale in cattedra Marigney (8-18), e i numerosi falli sotto canestro non aiutano i biancorossi, in difficoltà in tutte le fasi di gioco. Al momento in campo sembra ci sia solo una squadra. Corbani si affida alla panchina per i minuti finali, ma il risultato continua a sorridere alla Givova che chiude 13-28 il primi parziale.

 

Cambia il quarto ma non il ritornello in campo: i ragazzi di Griccioli insistono a canestro, prendono altri 4 punti poi arriva la schiacciatona di Amoroso a dire che Piacenza è viva e vuole lottare fino alla fine (19-32). E che Piacenza sia tornata in pista lo si vede dalla tripla di Voskuil (22-32), seguita subito dalla realizzazione di Infante, frutto di un’intensità nettamente superiore ai primi dieci minuti di gara. Adesso anche Scafati inizia a fare falli che le costano caro, la Morpho invece torna a macinare il suo gioco e la partita prende tutta un altro volto. La svolta del parziale arriva a 50” dal termine, quando Griccioli si prende un tecnico e la Morpho tocca a -2. Gli ultimi istanti non riservano sorprese, Scafati chiude a +2, ma la rimonta piacentina può dirsi riuscita.

 

Il rientro dalla pausa lunga consacra il paraggio piacentino: 40-40. Non ha nessuna intenzione di fermarsi la Morpho Basket che centra il primo vantaggio della serata con la tripla di Voskuil (43-40), poi il duo Amoroso-Anderson fa il resto: 47-42 e time out Scafati, in mezza crisi.  Non si ferma la furia dei beniamini di casa, agganciano il massimo gap a proprio favore (+7) e regalano azioni spettacolari al pubblico presente. Fatica la squadra di Griccioli a trovare il canestro, affidandosi soprattutto a Marigney, ma da solo non basta. Aumenta ancora la temperatura sul campo quando volano scintille fra Sorrentino e la panchina di Piacenza: è la prova che qui nessuno ci sta a perdere. Il parziale si chiude esattamente come era iniziato, cioè in assoluta parità perché lo strappo della Givova va a buon segno, riprendendo completamente i biancorossi.

 

La zampata di Scarone apre gli ultimi dieci minuti di gara, e Piacenza parte ancora una volta meglio, mettendo fra lei e gli ospiti 5 punti di margine (67-65). Si lotta su ogni palla, Anderson strabilia, Marigney non è da meno ed infatti Scafati si riporta avanti (69-70). E’ solo momentaneo il vantaggio perché subito il Professor Harrison realizza tre punti d’oro  e Ghiacci lascia il campo per cinque falli; tutto sorride ai biancorossi, che volano 75-70. Gli istanti finali di gara sono infuocati, Piacenza si porta 78-75, sfruttando gli errori ai liberi della Givova che consuma le occasioni a proprio favore. I quattro secondi finali durano un’eternità, Anderson mette entrambi i liberi: per Piacenza è tempo di festeggiare un altro esaltante e pesantissimo successo (80-75)!

 

 

 

MORPHO BASKET PIACENZA – GIVOVA SCAFATI: 80-75 (13-28, 25-12, 20-18, 22-17)

 

PIACENZA: Casella 9, Infante 2, Harrison 7, Passera 4, Perego 2, De Nicolao, Varrone, Scarionati, Voskuil 20, Anderson 24, Scarone 5, Amoroso 7. All. Corbani

 

SCAFATI: Levin 7, Radulovic 7, Casini 4, Gueye, Guadagnola, Matrone, Pauciulo, Thomas 7, Rosignoli 5, Ghiacci 8, Marigney 27, Sorrentino 10. All. Griccioli

 

 

 

Uffici Stampa MORPHO BASKET

Davide Rancati