A volte sono i piccoli gesti a rendere grande uno Sport. Quello che è avvenuto nella fase di riscaldamento prima del match Fidia Padova – Casa Modena (5° Giornata di Serie A1 Sustenium di Pallavolo Maschile) di domenica 23 ottobre potrebbe sembrare strano, addirittura assurdo, se si considera l’avversario un “nemico”.

Invece sono stati in molti ad accorgersi e ad applaudire Luka Suljagic (centrale della Fidia Padova) e Luca Catellani (libero di Casa Modena).

IL VALORE DELLA SFIDA. Casa Modena arriva in Veneto per cercare di mantenere la vetta della classifica, mentre la Fidia Padova vuole ottenere punti per raggiungere l’obiettivo salvezza quanto prima. Insomma, pur essendo all’inizio della Regular Season, si tratta di un match “delicato”.

COSA E’ ACCADUTO. Sono circa le 17.15. Le telecamere di Rai Sport 1 non sono ancora collegate col PalaFabris, eppure ad un tratto tifosi e staff si accorgono che ci sono due giocatori che si allenano insieme nella classica “palla a coppia”. La cosa strana è che non sono della stessa squadra, bensì “avversari”. Catellani e Suljagic palleggiano, difendono, schiacciano, insomma si scaldano e si preparano alla partita. Tutto avviene tra i sorrisi dei due atleti e tra il vociferare del pubblico che guarda compiacente questo inconsueto riscaldamento.

LA FOTO. L’immagine che immortala questo momento è stata scattata da Alessandra Lazzarotto, la fotografa bianconera che ha colto questo istante dandoci l’opportunitò di mostrare questa bella immagine a tutti voi.

LE DICHIARAZIONI.
Luca Catellani (libero Casa Modena): «Eravamo in 13, cioè dispari, sia noi di Modena che loro di Padova. E’ stato Fabio Soli, il nostro assistente allenatore, a suggerirmi questa possibilità. Non conoscevo Suljagic, ci siamo presentati e stretti la mano ed abbiamo iniziato a fare palla a coppia. Con molta naturalezza e semplicità. Una situazione normale, anzi ci siamo scaldati molto bene e mi ha fatto piacere».
Luca Suljagic (centrale Fidia Padova): «Sia da una parte che dall’altra ci stavamo allenando a coppie e quando mi sono accorto che Catellani era da solo come me, ci è sembrato naturale eseguire insieme il riscaldamento. Siamo tutti uomini di sport, pur indossando maglie diverse siamo coscienti che tutti quanti noi lavoriamo per regalare uno spettacolo e per trasmettere dei valori al pubblico che ci segue. Da un certo punto di vista dispiace che un gesto come questo possa sembrare “strano”, perché spesso vediamo che in altre discipline non c’è la cultura del rispetto dell’avversario. Certo, quando l’arbitro fischia l’inizio del match, ognuno di noi vuol far vincere la propria squadra. Ma è importante rendersi conto che siamo persone e che il rispetto tra di noi viene prima di tutto».

LE PREMIAZIONI ANNULLATE PER RISPETTO A MARCO SIMONCELLI. Quella di domenica 23 ottobre non è stata una giornata di sport come le altre. La scomparsa di Marco Simoncelli, il ventiquattrenne motociclista di Moto Gp, ha scosso tutto l’ambiente sportivo di ogni disciplina. La Pallavolo Padova, davanti alle telecamere di Rai Sport, avrebbe voluto consegnare il premio “Costa-Anderlini” a coach Paolo Montagnani e il premio “Kirk Kilgour” al pubblico di Padova. La tremenda notizia della morte di Simoncelli ha ritenuto opportuno annullare la premiazione, in segno di rispetto nei confronti di Marco e di tutta la sua famiglia. Una scelta condivisa da tutti a cui è seguito un minuto di pesantissimo silenzio da parte delle due squadre, per far capire a chiunque che il valore della vita viene prima di tutto.

LO STRISCIONE DEI TIFOSI DI CASA MODENA. “Corri libero nel cielo… Ciao Sic!”. Con questo striscione gli Irriducibili Gialloblù, il gruppo del tifo organizzato di Casa Modena (oltre 100 ieri a Padova), ha voluto salutare Marco Simoncelli. Ma non solo. All’inizio del match il coro dei tifosi recitava: “Simoncelli uno di noi”. Un’idea condivisa da tutti e applaudita anche dal pubblico di Padova.

Filippo Marelli e Alberto Sanavia

Ufficio Stampa Casa Modena e Fidia Padova