NON BASTA UNO STREPITOSO PRIMO TEMPO PER IMPENSIERIRE I CAMPIONI D’ITALIA

 

Qualcuno non credeva ai suoi occhi. Un primo tempo combattuto, con continui rovesci di fronte, con due squadre che si affrontavano a viso aperto.

No, non sembrava proprio l’ultima arrivata, la squadra Biancoceleste, contro la corazzata Campione d’Italia.

Forse, durante l’intervallo, qualcuno dei Toscani si è spaventato, ma fatto sta, che purtroppo nel secondo tempo la squadra  non è stata in grado di ripetersi.

Ma andiamo per ordine.

 

 

 

La partita inizia subito con un grande ritmo, con le due squadre che costruiscono e difendono. Subito gli americani della squadra Giuliana, e il motorino Zerdin, mettono alla frusta il goalie empolese Buschi, che però riesce a metterci sempre una pezza.

Non è del tutto tranquillo nemmeno il portiere triestino Peruzzi, per le folate degli attaccanti Biancocelesti.

Al min. 4,10 è il Campione Canadese Hammond a sbloccare il risultato, liberatosi dalle marcature con una delle sue magie contro la quale l’incolpevole Buschi non può fare niente (1 a 0 Edera Trieste).

Al min. 8,03, l’ottimo Branzanti è costretto al fallo per bloccare una fuga di Laricchia, e siede in panca puniti per 2 minuti. Gli empolesi in inferiorità numerica, però difendono molto bene, e uno strepitoso Buschi, si esibisce in numerose parate sui missili tirati dalla linea Power Play Giuliana.

Al min. 12.31, il Trieste fa un po’ di confusione nei cambi, e Hammond viene punito per uomo in più in campo.

La linea Power Play Biancoceleste, si dimostra efficace, con Saettoni che sigla il meritato pareggio (1 a 1, min.13.11).

La partita continua con un ritmo intenso, con Buschi che continua a coprire gli errori dei suoi compagni con parate stupende, ma  Peruzzi non resta inoperoso, e ha modo anch’egli di mostrare le sue qualità.

Il nuovo vantaggio Triestino arriva al  min.15,57, con l’ottimo difensore Andrea Montanari, ma l’Empoli non è mai domo, e esattamente un minuto dopo, con una bella azione combinata con Rovai, Pazzaglia e Errico, Milcìk ristabilisce la parità ( min.16,57, 2 a 2).

Sembra di vedere il miglior Empoli dell’ultimo Campionato, con tre linee equilibrate, che si alternano in campo in rapida successione, rendendo la vita difficile ai Campioni d’Italia.

Al minuto 17,27, l’americano Laricchia porta nuovamente in vantaggio i Giuliani, ma questi ultimi, sprecano un altro Power Play, per una penalità inflitta al toscano Saettoni, grazie ad un’ottima linea Penalty Killing Empolese, coadiuvata da un Buschi superlativo.

I Biancocelesti, sul finire del primo tempo, si affacciano spesso davanti alla porta difesa da Peruzzi, salvato anche una volta dal palo, ma il risultato non cambia.

Il secondo tempo, inizia sulla falsariga del primo, ma dopo poco più di un minuto di gioco, prende penalità Milcìk per fallo di stecca (min. 26.30), e nonostante un’altra ottima difesa Biancoceleste, dopo 4 secondi dal rientro del giocatore punito, Zerdin beffa Buschi per il doppio vantaggio Triestino ( 4 a2, min. 28,36).

Al min.29,44, doppia espulsione, per scorrettezze reciproche tra Montanari e Milcìk (niente di rilevante, solo gioco un po’ troppo fisico), squadre al completo, ma Kos beffa ancora Buschi lasciato colpevolmente solo dai suoi compagni, e si iniziano a notare i primi cedimenti dei Toscani, soprattutto a livello di concentrazione, e precisione.

I campioni d’Italia non ci mettono molto a capire il momento di difficoltà dei Flying Donkeys, e affondano, andando a segno nel giro di poco più di 5 minuti con Hammond, Simsic, Krivic, due volte De Wonderweid, e Degano (parziale 11 a 2).

Al min. 40,53 terza penalità per Milcìk (2+10), ma la linea Penalty Killing ancora una volta resiste, stavolta con Armeni davanti alla gabbia, e questo ci deve far riflettere:

Con una fase difensiva Biancoceleste così forte, forse un secondo tempo più conservativo avrebbe potuto limitare un po’ il punteggio finale pesante di 13 a 3, arrivato grazie al gol che accorcia le distanze di Branzanti , e ai successivi gol di Hammond, e Frizzera.

Ma non dimentichiamo che i Biancocelesti devono ancora fare molta esperienza, nella massima categoria, e queste partite contro le “grandi” (fra 7 giorni Padova, e poi Asiago), sono fondamentali per imparare a tenere alta la tensione fino alla fine.

“Partiamo da questo primo tempo, per capire come si deve giocare in A1, queste non sono le squadre che dobbiamo battere, ma sono quelle che ci faranno imparare a tenere alta la concentrazione nel corso di tutta una partita.”, dice Coach Carboncini, certamente molto dispiaciuto per l’ampio divario nel risultato finale, ma anche orgoglioso per un primo tempo giocato alla pari coi Campioni d’Italia.

 

Ufficio Stampa