Robassomero (TO), 19 settembre 2011 – Suzuki è campione d’Italia per la terza volta. 2007, 2008 e 2011 sono gli anni che formano il trittico di scudetti Tricolori che dà smalto all’immagine sportiva del Marchio. A confermare anche in campo sportivo la qualità dei fuoristrada della Casa di Hamamatsu, una filosofia costruttiva fatta di robustezza, semplicità e spiccate attitudini sportive che si traducono nel gradimento dei guidatori di tutto il mondo e negli eccellenti risultati conseguiti nelle competizioni.

E’ grazie alle prestazioni del Grand Vitara 3.6 V6 ottimamente pilotato da Lorenzo Codecà e Bruno Fedullo e preparato da Emmetre Racing, che Suzuki si conferma al vertice del fuoristradismo nazionale vincendo il Campionato Italiano Cross Country 2011, aggiudicandosi il titolo assoluto per Costruttori, il titolo assoluto Piloti e di Gruppo T1. Un successo di squadra che ulteriormente sta per aver compimento anche nel secondo posto assoluto in campionato, la vittoria in Gruppo T2, veicoli non preparati e gareggianti in versione di serie così come escono dalle catene di montaggio della produzione, da parte di Claudio Petrucci e Paolo Manfredini, ormai prossimi a cogliere a bordo del Grand Vitara 1.9 DDiS. Nell’attesa che anche questo importante risultato sia conseguito, il pilota romano ed il navigatore bresciano, assieme al Poillucci Team, possono già festeggiare la vittoria nella dodicesima edizione del Challenge Suzuki.

Una vera messe di titoli si sta traducendo l’impegno di Suzuki nello sport. Se è vero infatti che le quattro affermazioni stagionali dei Grand Vitara, tre portano la firma di Codecà e Fedullo ed una quella dei siciliani Giorgio Fichera e Antonio Narzisi alla Baja Terra Del Sole, con il Grand Vitara 2.7 V6, di assoluta rilevanza è stata la condotta di gara di Codecà e Fedullo al Baja Colline Metallifere, corso e vinto nell’ultimo fine settimana. La gara è stata per buona parte del suo svolgimento una sfida ad altissimo livello e ritmo forsennato tra Andrea Lolli, Grand Vitara 1.9 DDiS, Giovanni Manfrinato, campione uscente con il Renault Megane Proto, e lo stesso Codecà. I ventinove secondi che al termine della prima durissima tappa dividevano il campione milanese dal padovano, non rispecchiavano interamente quanto era stata alta la tensione sportiva dettata dai minimi divari in termini di prestazioni assolute. Partiva in testa e guidava forte Lolli, seguito da Codecà che forava, terzo era Manfrinato dopo un errore di percorso. Quindi era Manfrinato che si lanciava a testa bassa nel tentativo di ricuperare, ma sia Lolli che Codecà rispondevano tenendo i distacchi sull’ordine dei secondi. Lolli poi si ritirava per lo sfilamento di un ingranaggio del cambio e Manfrinato passava in testa, controllato da Codecà che non prendeva rischi in virtù di un risultato comunque positivo che lo proiettava al titolo. Nella seconda giornata il veneto forzava ulteriormente e capottava rovinosamente nel tentativo di staccare Codecà. Le tensioni per il pilota Suzuki però non scemavano, a tenere vivo il confronto ci pensava Petrucci che, intravedendo la possibilità di avvicinare la prima posizione del milanese, si rifaceva sotto. La gara Toscana terminava con un crescendo prestazionale di Codecà che ristabiliva le distanze e vinceva la gara, oltre al titolo.

Petrucci era secondo assoluto e primo del T2, e della quarta prova del Suzuki Challenge. Il romano regolava a sua volta sul traguardo i monterotondo Marittimo il compagno di squadra Massimo Mancusi, navigato da Gianluca Sbaraglia, sul secondo Grand Vitara schierato dal team Poillucci, che aveva accusato l’errore pesantemente una divagazione di percorso nella prima tappa, al quale poneva parzialmente rimedio rimontando e superando Armando Accadia. Il pugliese residente a Milano, al volante del Grand vitara 1.9 DDiS nei colori della Solferino Rally risultava veloce nella prima parte della gara, a ridosso dei primi, per poi perdere il ritmo nella parte centrale della gara classificandosi quarto assoluto e terzo del Challenge.

Era invece una gara avversata da problemi quella di Mirko e Mike Emanuele: commettevano un errore di navigazione nella prima prova, rompevano un braccetto della sospensione del grand Vitara della Erre Motors e si piazzavano quinti assoluti e quarti del monomarca Suzuki

Classifica dopo sei settori selettivi: 1. Codecà-Fedullo (Suzuki Grand Vitara 3.6 V6 T1) in 2h17’57”; 2. Petrucci-Manfredini (Suzuki Grand Vitara 1.9 DDiS T2) a 3’13”; 3. Mancusi-Sbaraglia (Suzuki Grand Vitara 1.9 DDiS T2) a 8’13”; 4. Accadia-Darchi (Suzuki Grand Vitara 1.9 DDiS T2) a 9’17”; 5. Emanuele-Emanuele (Suzuki Grand Vitara 1.9 DDiS T2) a 20’10”.

Classifiche CI Cross Country. Assoluta Conduttori: 1 Codecà punti 912; 2. Petrucci 76,5; 3. Fichera 51; 4. Mancusi 46; 5. Ricci 36. Marche: 1. Suzuki 189; 2. Nissan 31; 3. Mitsubishi 27. Gruppo T1: 1. Codecà 105,5; 2. Fichera 43; 3. Ricci 39; 4. De Angelis 22,5; 5. Luchini 19. Gruppo T2: 1 Petrucci 105,5; 2. Mancusi 51; 3. Emanuele 40; 4. Accadia 32,5; 5. D’alessio 27.

Classifica di gara Suzuki Challenge: 1. Petrucci – Manfredini in 2h21’10”; 2. Mancusi – Sbaraglia a 5′; 3. Accadia – Darchi a 6’04; 4. Emanuele Mirko – Emanuele Mike a 16’57 tutti su Suzuki Grand vitara 1.9 DDiS

Classifica Suzuki Challenge: 1. Petrucci 105,5; 2. Emanuele Mirko 55; 3. Mancusi 54; 4. Accadia 46; 5. Lolli 34; 6. Gelosa 28,5; 8. D’Alessio 27; 9. Facile 22; 10. Bertuzzi 12; 11. Bordonaro 8; 12. Camarda 6.


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