Si è disputata la diciassettesima frazione della Vuelta a Espana: 212 km, la più lunga della competizione iberica, con arrivo a Pena Cabarga, traguardo che ha visto trionfare la scorsa stagione Joaquim Rodriguez.  ‘Purito’ non è riuscito a ripetersi, complice la caduta di ieri che ne ha condizionato la prestazione: il leader del Team Katusha ha comunque tagliato il traguardo al 23° posto, con 2’14” di ritardo dal vincitore di giornata Christopher Froome (Sky). Dani Moreno, invece, ha chiuso in undicesima piazza, a soli 35” dalla prima posizione: il corridore madrileno è ora nono in classifica generale, a 5’20” dal leader Juan Josè Cobo (Geox), oggi secondo.


“Sono veramente molto contento – ha affermato Rodriguez – ieri ho temuto di dovermi ritirare, invece oggi sono riuscito a raggiungere il traguardo di una tappa difficile come questa. Dopo il dolore di ieri, ritrovare buone sensazioni è stato un sollievo per me. Grande merito va ai miei compagni di squadra: non so se siamo la compagine più forte di questa Vuelta, ma sicuramente siamo quella con le idee più chiare, diamo il 100% in ogni frazione, quindi non posso che essere orgoglioso di far parte di questo team. Purtroppo, la caduta di ieri si è fatta sentire: anche a causa di ciò durante il tracciato ho tenuto una postura sbagliata, e ora provo un pò di dolore sulla parte destra del corpo. Speriamo non sia niente di grave”.
“Oggi ho avuto buone sensazioni – ha spiegato Moreno, ora il migliore del Team Katusha in classifica generale – solo sul finale ho avuto qualche problema: le gambe hanno risposto bene, ma il battito cardiaco era accelerato per via del grande sforzo, così ho dovuto rallentare. So che, con ‘Purito’ fuori dai giochi a causa dell’incidente di ieri, ora devo assumermi qualche responsabilità in più: ma sono tranquillo, l’importante è dare il massimo come ho fatto finora. Penso di poter recuperare qualche posizione: la tappa con arrivo a Bilbao, ad esempio, è adatta alle mie caratteristiche, e lì sicuramente attaccherò”.

 

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Andrea Agostini