SESTO SAN GIOVANNI, 3 settembre 2011

Quella che si è conclusa a inizio luglio, con le finali nazionali Under 15, è stata un’annata a dir poco strepitosa per il vivaio del BraccoGeas: sono infatti entrati nella già ricca bacheca rossonera ben 3 titoli Nazionali (U15, U17 e U13 “Join the Game”), i quali hanno rappresentato il riconoscimento prestigioso per gli sforzi di una società che crede fermamente nei valori non solo sportivi del proprio impegno e che sempre

ha posto come priorità programmatica lo sviluppo di un settore giovanile importante. Vittorie sì, ma anche crescita individuale come persone. Il BraccoGeas è ora di gran lunga il club più titolato d’Italia della serie A a

livello giovanile con 13 scudetti in bacheca: il prossimo obiettivo è di raggiungere il record assoluto, che è a quota 14, dove c’è Vicenza, club dominante nei decenni scorsi, ora ricomparso in serie B. La società del

presidente Mazzoleni è anche al momento il più importante “fornitore” delle squadre azzurre, dall’Under 14 alla nazionale A.

E a chiudere il cerchio sono proprio arrivati i lusinghieri risultati delle giovani geassine convocate nelle rispettive nazionali: la grande impresa è stata compiuta dalla Under 16 italiana allenata da coach Renato Nani, che ha conquistato il bronzo all’Europeo di Cagliari; fra le protagoniste (e che protagoniste) tre giocatrici del vivaio rossonero. Le quindicenni Cecilia Zandalasini e Martina Kacerik avevano portato a casa anche la vittoria nel Trofeo delle Regioni e gli scudetti Under 15 e 17. La sedicenne Elisa Penna, reduce dalla stagione spesa nel College Italia, era con le compagne rossonere tricolori U17. Per tutte una stagione record.

“Il merito di una vittoria è sempre, in primis, delle giocatrici – commenta Cinzia Zanotti, allenatrice dell’Under 15 Campione d’Italia e coordinatrice del settore giovanile Geas – ma noi allenatori e tutto il mondo BraccoGeas dobbiamo andar fieri dei successi delle nostre ragazze perché è anche frutto del lavoro comune. Parlando delle tre ragazze che hanno giocato l’Europeo, e non dimenticando Cassani, esclusa sul filo di lana dopo il preraduno, non ho mai avuto dubbi sul fatto che anche in Nazionale avrebbero fatto benissimo. Nonostante la giovanissima età hanno già una buona esperienza, maturata col club, oltre a doti e a un’applicazione davvero non comuni. Cecilia Zandalasini, inserita nel quintetto ideale dell’Europeo (e in quelli di ogni competizione giocata in questa annata), ha talento da vendere ma nell’ultimo anno è migliorata tantissimo sotto l’aspetto mentale. Martina Kacerik sta imparando a giocare da playmaker, ruolo che ricopre da solo un anno, nonostante una buona attitudine da guardia: lo sta facendo con impegno, cui unisce risorse mentali e caratteriali davvero solide. Elisa Penna ha giocato nell’ultimo anno a College Italia, esperienza che l’ha fatta crescere soprattutto fisicamente, anche se la poca attitudine al campo in un certo senso l’ha penalizzata. La Nazionale per loro è un’esperienza bellissima, un’avventura speciale: i risultati in maglia azzurra sono frutto del lavoro che tutte le ragazze fanno durante l’anno con le loro società. Noi ci applichiamo al meglio per cercare di far crescere le nostre giocatrici e diamo il massimo per loro”.

Non vanno dimenticate le altre rossonere impegnate in maglia azzurra: Picco, Colli e Beretta sono state le uniche 3 giocatrici lombarde che hanno affrontato con l’Under 15 il Trofeo dell’Amicizia, con l’Italia che è riuscita a classificarsi al 3° posto. “La convocazione di queste tre ragazze – prosegue Cinzia Zanotti – è un orgoglio per loro ma anche per la nostra società: negli ultimi anni sono cresciute molto, hanno lavorato benissimo con noi, con i risultati che vediamo. I nostri metodi di allenamento, la nostra organizzazione e la capacità delle ragazze di legare molto fra loro ci facilitano il lavoro, anche se ovviamente gestire un settore giovanile importante come il nostro non è facile. Per le tre ragazze dell’U15 partecipare al Trofeo dell’Amicizia è stato un grande salto di qualità: ora devono continuare a impegnarsi, come hanno fatto fino ad ora per proseguire nel bel cammino che hanno intrapreso”.

Positiva anche l’esperienza di Benedetta Bonomi, altra geassina impegnata con la rappresentativa Under 14: la ragazza ha infatti partecipato a un torneo di questa nazionale sperimentale, per la quale è stata convocata una sola atleta per ogni regione. “Bonomi – conclude Canotti – è una sorpresa, perché gioca da soli 2 anni e mezzo a pallacanestro e ha fatto grandissimi passi avanti: ha lavorato tanto, il futuro è dalla sua ma già questo è un bellissimo risultato”.

Jacopo Cattaneo

Ufficio Stampa BraccoGeas