Se l’è giocata fino in fondo Daniel Moreno la 13ª tappa della Vuelta di Spagna, ma sul traguardo di Ponferrada, dopo 158 chilometri di saliscendi, si è dovuto arrendere ad Abasini (HTC Highroad) e Capecchi (Liquigas), conquistando comunque un prestigioso terzo posto.


Giornata senza acuti, invece, per il capitano del Team Katusha Joaquim Rodriguez, che ha chiuso al 32° posto, ad 1’33 dal vincitore, tagliando il traguardo nel gruppo degli uomini di classifica. E così, malgrado le premesse di una tappa che avrebbe anche potuto generare selezione, nella graduatoria generale le posizioni di vertice sono quasi rimaste immutate, con Moreno salito in nona piazza e primo graduatoria combinata, mentre “Purito”, 18°, ha mantenuto la maglia verde e il ritardo dal leader Wiggins (Sky) a 2’56”.
“E’ stata una tappa difficile da interpretare – ha spiegato Rodriguez al termine della frazione – in salita non c’è stata alcuna collaborazione fra gli uomini di classifica e questo è un buon segnale perchè significa che, probabilmente, domani ognuno correrà per sè, senza strategie. Penso che, nei prossimi due giorni, la classifica subirà dei cambiamenti importanti e, ovviamente, mi auguro di guadagnare tante posizioni. Oggi, forse, mi sono fatto un po’ sorprendere dai continui attacchi e dalla fuga, ma sono contento per il terzo posto di Daniel Moreno, che si è giocato questa tappa nel modo migliore”.
Felicità, condita da un pizzico di rammarico, per lo stesso Moreno, secondo cui “oggi non si poteva fare di più. Sul rettilineo finale ho dato tutto quello che potevo, ma oggi due corridori sono andati più forte di me e quindi il verdetto va accettato. In ogni caso, l’obiettivo della Katusha, in questa Vuelta, è un altro: far vincere Rodriguez e, da domani, lavorerò solo per questo”.

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Andrea Agostini