Se già era motivo di soddisfazione il fatto di avere ben quattro atlete oro granata in Nazionale Under 16, ancor di più lo è dopo la conquista da parte della nazionale azzurra di categoria della medaglia di bronzo agli Europei disputatisi a Cagliari. Le atlete dell’Umana Reyer che hanno compiuto l’impresa sono Sofia Marangoni, Giulia Vanin, Annalisa Vitari e Antonia Peresson.

 

 

Quest’ultime due provenienti rispettivamente da S.Croce Verona e Sistema Rosa Pordenone ma già nell’orbita Reyer grazie alle collaborazioni con le rispettive società d’origine.  Con loro anche il tecnico Marco Battisti, già nello staff tecnico reyerino, che ha avuto il ruolo di vice allenatore della Nazionale Under 16. “Le nostre ragazze hanno dimostrato un gran cuore – dice il tecnico –  cogliendo un ottimo risultato che ha permesso alla nostra nazionale di conquistare inoltre la qualificazione ai Campionati Mondiali, in programma l’anno prossimo in Olanda.  Il livello della competizione è stato molto alto e nove partite giocate in undici giorni sono state impegnative per loro sia dal punto di vista tecnico che fisico. Le nostre atlete sono risultate tra le più pronte dal punto di vista fisico grazie al grande lavoro svolto con Reyer. Dal punto di vista tecnico poi Sofia Marangoni, che ha avuto il ruolo di capitana, ha giocato più di tutte ed ha dimostrato di essere matura per il play, Giulia Vanin è ormai il centro punto fermo di questa selezione nazionale,  Antonia Peresson ha disputato un Europeo in gran crescendo e Annalisa Vitari ha dimostrato di essere la più futuribile come cambio delle lunghe. Per loro è stata una grande esperienza perché hanno avuto modo di confrontarsi con altre nazionali tra le quali anche formazioni come Spagna e Belgio della quale fanno parte atlete che giocano già stabilmente nelle loro serie A.  Il clima di Cagliari poi è stato ideale, grazie anche ad un grandissimo pubblico. Personalmente trovo che sia stata un’esperienza molto stimolante sia dal punto di vista tecnico che umano perché ci si va a confrontare e conoscere con tutte le realtà più importanti. “Mangiare pane e basket” per 45 giorni, tra preparazione e Campionato Europeo, è stato un vero piacere”.