La Procura della Federbasket ha concluso il suo lavoro sul “caso Wabara”, la giocatrice del BraccoGeas che il 6 aprile scorso nel Palasampietro di Casnate con Bernate è stata fatta segno di ripetuti insulti razzisti da parte di alcuni spettatori durante e al termine di gara 2 dei quarti dei playoff fra la Comense e la squadra rossonera.

La vicenda aveva avuto un’amplissima eco nazionale per la sua straordinarietà, dando luogo, fra l’altro, al deciso intervento della Federazione a sostegno di Abiola e contro il razzismo.

Il Procuratore ha intanto stabilito che “è risultato certamente avvenuto l’episodio dei ripetuti insulti razzisti (non cori) in danno” di Wabara “da alcuni tifosi della squadra Ginnastica Comense”. Pure acquisite la reazione “in modo poco urbano” della ragazza attraverso un “gesto assolutamente ingiustificabile”. Infine è stata sottolineata “la omissione da parte dei direttori di gara della segnalazione dell’accaduto”.

Per questo il Procuratore ha deciso di deferire alla Commissione Giudicante nazionale la Comense, gli arbitri e Wabara stessa. Il provvedimento a carico della Comense è motivato dal fatto che “nessuno dei presenti è intervenuto per escludere e/o limitare le intemperanze del pubblico, consistenti in ripetuti insulti razziali rivolte alla giocatrice di colore Abiola Wabara …., con ciò mettendo a repentaglio la sicurezza di tutti i presenti per le inevitabili reazioni ad atti certamente non consentiti”.

Per quanto riguarda Wabara, le si attribuisce la responsabilità di aver prima mostrato “offensivamente il dito medio ai presenti e poi al termine della gara” di essersi avvicinata “appositamente alle tribune ove si trovavano i tifosi più esagitati, deridendoli con applausi di scherno, con ciò mettendo a repentaglio la sicurezza di tutti i presenti, per le inevitabili reazioni ad atti certamente non consentiti”.

Infine gli arbitri Marco Pisoni e Marco Ce’ sono accusati di aver “omesso di indicare nel rapporto arbitrale i gravi episodi di insulti razziali ed intemperanze verbali…. , nonostante le indicazioni esplicite dell’allenatore” del BraccoGeas, Valter Montini.

Ecco il commento del presidente del BraccoGeas, Mario Mazzoleni: “Mi pare che la procura federale abbia ripreso i fatti evidenziando tutti gli aspetti che questa brutta vicenda ha messo in luce, come noi li abbiamo riferito fin dal primo momento. E mi sembra giusto ribadire che di fronte a simili episodi tutti dobbiamo evitare di girarci dall’altra parte e, in modo solidale, unirci nel condannarli facendo in modo che questa subcultura venga almeno espulsa dai nostri palazzetti”.

Ufficio Stamba BraccoGeas