I Seamen vengono sconfitti dai Panthers (13-42) e al Vigorelli s’accende la festa blue navy. Ci sia concesso il contro senso, ma come avranno potuto appurare i numerosi tifosi assiepati sulle tribune dello storico impianto di via Arona la passione e l’entusiasmo che hanno accompagnato le premiazioni di fine stagione sono serviti a riconciliare i presenti con i valori più sani e nobili dello sport.
Tre successi, ottenuti contro Doves, Giants e Rhinos e tante belle prestazioni, non ultimo il primo tempo sfoggiato contro i campioni d’Italia e concluso su un 13 a 20 che avrebbe potuto avere altri connotati se l’ultimo drive dei marinai non si fosse spento a un passo dall’end zone avversaria, parlano di una stagione più che positiva per una società che si affacciava dopo soli due anni di lavoro alla massima serie. La sfida ai ducali è durata due quarti, tirati, giocati quasi alla pari con i touchdown di Kell (1.000 yarde superate proprio sabato sera) e d’Anderwkavich cui rispondono Spears, a tratti incontenibile, Bissell e Lyles che intercetta il QB milanese per la meta del momentaneo 7 a 20. Nella seconda parte della gara, complice un calo fisico dei ragazzi allenati da CJ Robertson, gli emiliani salgono in cattedra allungando con i chirurgici lanci di Monardi che spedisce in end zone per due volte l’ottimo Bissell. L’onore dell’ultima segnatura spetta al runner italiano Malpeli Avalli, davvero un bel prospetto al pari di molti giovani parmensi. Tra le fila blue navy spazio a Nardin, positiva la sua prova in cabina di regia e per molti rookies che fanno, in massima parte, un’ottima figura a cominciare dal kicker Vezzoli, autore del suo primo punto in A1 che mette in mostra un’ottima gamba in diverse circostanze. Nel post game spazio alle premiazioni che coinvolgono sia il team “IFL” che quello “Arena” giunto agli ottavi di finale della propria categoria. Un premio speciale viene consegnato ai tre giocatori made in USA, davvero positivi sia in campo che fuori. Poi c’e’ solo spazio per la festa e per il team femminile, protagonista d’una sfida di touch football e per una commozione profonda, sincera che attraversa i protagonisti d’una stagione che vuole essere solo il preludio per un futuro a tinte blue navy.