Quattro anni di attività e oltre 25.000 kit Reyer Baby distribuiti. Sono queste alcune delle cifre più significative dell’iniziativa denominata “Reyer Baby”, progetto della S.S.D. Reyer Venezia Mestre Spa avviato nella primavera del 2007 e i cui quattro anni sono stati celebrati ieri sera con una cena di premiazione presso il Pes.co di Tessera alla quale hanno preso parte un’ottantina di persone tra personale medico di tutti gli ospedali coinvolti, prima squadra maschile dell’Umana Reyer, dirigenza, staff e autorità locali.
Un’iniziativa pensata e voluta dalla società sportiva orogranata, che prevede la consegna gratuita a tutti i neonati presso le strutture ospedaliere del territorio metropolitano del cofanetto “Benvenuto al mondo”, contenente una maglietta da neonato della Reyer, una lettera di descrizione dell’iniziativa tradotta in inglese, francese, rumeno, cinese e arabo, e un coupon da compilare con i dati del neonato che dà la possibilità di ritirare presso il Reyer Store di Via Palazzo a Mestre un gadget Reyer e una tessera Baby Supporter, che consente l’ingresso gratuito alle partite per il bambino valida fino al compimento del 12° anno di età. Un modo per far sì che bambini e famiglie del territorio metropolitano possano sentirsi accomunate da quel simbolo sportivo che è la Reyer. Una iniziativa che fino ad ora ha portato 25.000 t-shirt Reyer nelle case di 25.000 famiglie e che in giro per l’Italia già è stata presa a modello da altre realtà che, seguendo l’esempio della Reyer, stanno cercando di riproporla.
Un progetto reso possibile grazie alla preziosa collaborazione dei reparti di Ostetricia – Ginecologia degli ospedali del territorio che ieri sono stato omaggiati con una maglia da gioco della Reyer con il nome di ciascun ospedale ed il numero 4 per celebrare i quattro anni del progetto. L’iniziativa è partita grazie al coinvolgimento e alla collaborazione degli ospedali SS. Giovanni e Paolo di Venezia, Umberto I° di Mestre (ora ospedale all’Angelo), Villa Salus di Mestre, Civile di Dolo, Ospedale di Mirano, Ospedale di Chioggia, e dal novembre 2008 è stata estesa anche agli ospedali di San Donà di Piave, Camposampiero e Oderzo, varcando quindi i confini provinciali per arrivare al territorio metropolitano di Venezia, Padova e Treviso. Un allargamento territoriale che ha permesso una crescita esponenziale dei numeri dell’iniziativa. Tanto che Reyer ha creato una nuova confezione per il kit Reyer Baby anche per agevolarne la distribuzione su scala più ampia.
“L’iniziativa vuole essere un modo per avvicinare le persone ai più sani valori dello sport attraverso un messaggio particolare in un momento speciale per ogni famiglia e ringrazio tutti voi che in modo assolutamente volontario ci date una mano in questo progetto” è stato il ringraziamento del presidente dell’Umana Reyer Luigi Brugnaro nei confronti delle personale ospedaliero intervenuto alla serata. In rappresentanza delle istituzioni erano presenti alla serata l’assessore allo Sport della Provincia di Venezia Raffaele Speranzon e l’assessore al Turismo del Comune di Venezia Roberto Panciera, che si sono complimentati con la Reyer per l’iniziativa e per l’attenzione al sociale.
La distribuzione dei kit Reyer Baby allo stato attuale consta di 9.600 consegne annue con la seguente suddivisione, in base alle esigenze delle singole strutture ospedaliere: 1.800 all’Ospedale di Camposampiero, 1.500 all’Ospedale di Oderzo, 1.200 all’Ospedale di Mirano, 1.200 all’Ospedale all’Angelo di Mestre, 1.100 all’Ospedale Villa Salus di Mestre, 900 all’Ospedale di San Donà, 800 all’Ospedale di Dolo, 500 all’Ospedale di Venezia e 600 all’Ospedale di Chioggia. Dei cofanetti fino ad ora consegnati, in base ai dati ricavabili dai coupon compilati, risulta che i neonati che fino ad ora hanno ricevuto il kit appartengono a ben 20 province diverse tra le quali quelle venete sono così suddivise in percentuale: 58% Venezia, 26% Padova, 14% Treviso, 1% Rovigo, 0,5% Vicenza. Dati che si spiegano sia con il numero maggiore di strutture ospedaliere coinvolte per provincia, sia con il fatto che cronologicamente le strutture del Veneziano sono partite prima con la consegna dei kit. Tuttavia non si può non registrare il dato curioso relativo al fatto che qualche cofanetto ha seguito il neonato e la sua famiglia anche ben più lontano.
Da sottolineare poi l’aspetto affettivo che questa iniziativa è in grado di stimolare. Sempre più spesso la Reyer riceve infatti direttamente in sede le foto dei neonati con la maglia della Reyer inviate dalle famiglie stesse che ringraziano e al tempo stesso vogliono rendere partecipi del loro momento speciale. Come pure sono numerosi anche coloro che, se per qualche motivo non hanno ricevuto il kit presso le strutture ospedaliere convenzionate o se si sono recati per far nascere il loro bambino in una struttura ospedaliera non coinvolta dall’iniziativa, si rivolgono alla società per avere il kit a testimonianza di quanto questa iniziativa sia conosciuta e sentita.
S.S.D. Reyer Venezia Mestre Spa
Ufficio Stampa