C’è grande fermento per i playoff che partono questa settimana. La vendita dei mini abbonamenti, iniziata in anteprima già durante la partita di venerdì sera, è partita alla grande a testimonianza della mobilitazione tra gli appassionati orogranata per la fase clou del campionato. Il momento tanto atteso è arrivato e in casa Umana Reyer l’attenzione massima. La squadra ieri e oggi è impegnata nel mini ritiro di Jesolo mentre da domani riprenderà ad allenarsi al Taliercio per preparare le sfide del primo turno contro Udine. Per i ragazzi di coach Mazzon il sipario sui playoff si alzerà venerdì alle 20.30 quando ospiteranno al Taliercio la formazione friulana per la prima sfida della serie che si disputerà al meglio delle cinque gare. Domenica alle 18.15 si replicherà di nuovo al Palasport Taliercio mentre gara 3 ed eventuale gara 4 si disputeranno al Palasport Carnera di Udine il 18 e 20 maggio. L’eventuale gara-5 si giocherà di nuovo al Taliercio il 22 maggio.

 

 

 

“Siamo concentrati, determinati e affamati di successi dice Federico Casarin direttamente dal ritiro di Jesolo – contenti per quello che la squadra ha fatto fin qui ma al tempo stesso consapevoli che se questo non viene confermato nei playoff, non resterà traccia della cavalcata in regular season. Senza dubbio fin qui è stata una stagione positiva che ci ha visto protagonisti da settembre. Stare tutto l’anno al vertice è qualcosa di significativo. Ma è adesso che bisogna raccogliere i frutti di quello che si è seminato”.

Sul confronto con Udine, Casarin dice: “Ogni impegno dovrà essere affrontato con il dovuto rispetto e la dovuta attenzione. Nella fattispecie non dobbiamo commettere l’errore di sottovalutare una squadra come Udine. Questo è quello che intendiamo quando diciamo che bisogna essere umili. Per il resto ci vorrà grande dedizione e serenità per essere protagonisti il più possibile. Il motto, lo abbiamo già detto, è un richiamo all’unità per essere tutti assieme a lottare e soffrire uniti per questo progetto: squadra, società, tifosi e città”.

Dalla dirigenza ai giocatori, tutti sono molto convinti di questi principi come conferma anche Matteo Maestrello che confessa di essere arrivato a realizzare un sogno. “L’ultima volta che la Reyer ha partecipato ai playoff di Legadue era il 1996, ed io ero un ragazzino che sugli spalti del Taliercio faceva il tifo per Burtt e compagni sognando un giorno di poter fare altrettanto con quella maglia addosso. Se già ogni volta che gioco al Taliercio mi tornano in mente quelle emozioni, adesso posso proprio dire che il sogno si sta avverando. Quella passione e quella moltitudine di persone ad incitare gli orogranata le ho sempre portate nel mio cuore ed ora non vedo l’ora di riviverla”.

Il ritiro di Jesolo sottolinea ulteriormente un legame territoriale particolare che la Reyer sta rafforzando sempre di più per la gioia dello stesso Maestrello, jesoloano d.o.c. La società è sempre più radicata nel tessuto di tutta la provincia conferma l’ala orogranata e lo posso confermare perchè quando torno qui a casa dai miei genitori, tanta gente mi chiede della Reyer  sentendosi partecipi di quello che sta accadendo. Il fatto di essere qui in ritiro e che sempre più gente da questa zona venga alle partite della Reyer sono ulteriori elementi significativi.

Dalla partecipazione fuori dal campo, al basket giocato: cosa sarà più importante per Maestrello in questi playoff, dall’alto delle sue quattro precedenti partecipazioni a questa fase del campionato di Legadue? Abbiamo fatto un bel risultato ma da adesso in poi tutto sarà rimesso in discussione. Adesso sarà ancora più importante cercare di fare meno errori possibili, sapere che ogni partita è fondamentale, sapere che gli scarti non contano ma consta solo vincere o perdere. Da parte nostra dovremo soprattutto eliminare quelle amnesie o quei cali di tensione che ogni tanto ci capitano. E tenere presente che nel bene e nel male ogni due giorni si giocherà  una sfida fondamentale.

S.S.D. Reyer Venezia Mestre Spa

Ufficio Stampa