Vivicittà in Libano: questa mattina a Sidone i colori dell’amicizia e dello sport.

1.300 bambini al via, libanesi e palestinesi insieme

 

 

Al termine premiazioni per tutti e festeggiamenti all’interno dello stadio della città che è tornato ad essere un luogo di sport e socialità dopo che era stato chiuso al pubblico dal 1998, per ragioni di sicurezza

Sidone (Libano), 1 maggio. Grande festa questa mattina a Sidone, 60 km. A sud di Beirut, con “Vivicittà-Run for dialogue”: dalla mattinata il lungomare della città è stato animato dalla corsa che ha visto protagonisti 1.300 bambini, alcuni delle scuole cittadine, altri provenienti dai campi profughi palestinesi situati nelle vicinanze.

 

 

Il cielo sereno e la temperatura estiva hanno favorito la partecipazione ai tre start che si sono succeduti su percorsi e distanze differenziati, a seconda dell’età dei giovanissimi atleti. Nella categoria 8-9 anni, ha vinto Janine Mousleh (Libano) tra le bambine e Ahmed Amer (Palestina) tra i maschietti. Nella categoria 10-11 anni, primi sono arrivati Arah Moued (Palestina)e Khaled Al Ali (Libano). Infine nella categoria dei più

grandi,12-13 anni, hanno prevalso Nour Nasser (Libano) e Ahmed Saida (Libano).

“Una volta tanto in una corsa Uisp è stata importante anche la classifica – spiega Carlo Balestri, responsabile internazionale Uisp – perché testimonia come i podi, così come la partecipazione di tutti i giovanissimi sportivi, abbiano visto rappresentati e affiancati bambini libanesi e palestinesi. Lo sport facilita la conoscenza reciproca: per questo l’Uisp cerca di portarlo in quelle zone dove ce n’è più bisogno, dove ci sono conflitti”.

Proprio questo era l’obiettivo di questa edizione speciale di Vivicittà che ha coinciso con la chiusura festosa delle Palestiniadi” che si sono svolte presso il Campo sportivo di Siblin a 5 km da Sidone.

Questa ulteriore tappa della “corsa più grande del mondo”, è organizzata dall’Uisp con la collaborazione dell’Ufficio della cooperazione italiana del ministero degli Affari esteri in Libano e dell’Unrwa, l’Agenzia Onu

per i rifugiati palestinesi nel Medio Oriente. Al via di “Vivicittà-Run for dialogue” a Sidone erano presenti molte autorità di spicco delle istituzioni cittadine, rappresentanti del Comune e delle scuole, insieme a

Bahaia Larari, sorella del presidente libanese ucciso nel 2005.

 

Ufficio stampa Uisp

 

fotografia di una delle partenze di “Vivicittà-Run for dialogue” (Sidone, Libano, 1 maggio)