Lorenzo Gallosti, classe 1990, “libero” arrivato quest’anno a Segrate. Sei molto giovane e considerato da tutti una grande promessa della pallavolo italiana. Cosa ti ha fatto accettare la proposta dei gialloblu?

Volley Segrate 1978 è una società giovane ma seria e con molta voglia di fare perciò quando ho ricevuto la proposta di un ottimo allenatore come Mario Motta non ho avuto molti dubbi e ho subito accettato, ora sono più che soddisfatto della mia scelta.

L’anno scorso a Trento ho vissuto un anno bellissimo dove con la squadra ho vinto tantissimo ma chiaramente non ero titolare quindi quest’anno cercavo un team dove poter giocare con più continuità.

 

 

 

 

La stagione di Volley Segrate 1978 sta andando bene, nonostante un inizio zoppicante e la partenza falsa nel girone di ritorno. L’ultima partita vi ha visto vincere e convincere nel derby contro Chebanca! Milano. Dove credi possa arrivare questa squadra?

Credo che il campionato di serie A2 sia davvero molto equilibrato quindi essere riusciti ad avere finalmente, dopo un periodo difficile, una classifica più tranquilla è già un buon risultato. 

Ora ci aspettano alcune partite non facili con squadre come Perugia e Mantova che sono alla ricerca disperata di punti salvezza; sarà fondamentale fare bene con loro per raggiungere il prima possibile la cosiddetta quota salvezza che quest’anno vuol dire anche playoff.

Se arrivassimo ai playoff è chiaro che giocheremmo ogni partita cercando di vincerla; ci sono un paio di squadre meglio attrezzate delle altre, però noi venderemmo cara la pelle con chiunque! Il derby di Milano, ho notato, è molto sentito dalla dirigenza e dalla tifoseria soprattutto. Quindi credo che, dopo la sconfitta dell’andata, aver vinto una partita così difficile e tirata sul loro campo amico (anche se a dire il vero a giudicare dal tifo sembrava fossimo noi ad essere in casa) sia stata una bella soddisfazione per tutto l’ambiente. Credo che dobbiamo comunque rimanere con i piedi per terra, godere di ogni successo e pensare a concentrarci per la partita successiva.

 

Ricopri un ruolo che spesso non riceve le gratifiche che merita. Quali sono le peculiarità del “libero” e che caratteristiche deve avere un ragazzo che vuole giocare in questo ruolo?

Il libero è un ruolo molto difficile, soprattutto sotto l’aspetto psicologico: se sbagli non puoi compensare o sfogarti con un attacco, una battuta o un muro, puoi solo cercare di giocare meglio la prossima palla che arriverà.

Penso che un libero debba avere, oltre a quelle doti tecniche di alto livello che si ottengono lavorando duramente e non si possono compensare con il fisico come capita in altri ruoli, la capacità di rimanere lucido quando le cose non ti vengono come vorresti e nei momenti difficili. Per questo motivo credo sia difficile vedere liberi giovani ad altissimo livello, mentre sia più facile vederne di più “esperti”.

 

Si dice che uno dei punti di forza di Segrate sia il grande affiatamento dentro e fuori dallo spogliatoio. Conoscevi già qualcuno dei tuoi compagni? Come ti trovi a dividere il tuo ruolo con una istituzione della pallavolo come Alberto Caprotti?

A dire il vero quando sono arrivato conoscevo solo di vista qualche mio compagno e un pochino di più Carlo (Castellani, che aveva giocato nelle giovanili di Trento n.d.r.); ma poi ci siamo pian piano conosciuti meglio e ora credo che abbiamo raggiunto sul campo un buon affiatamento.

Dividere il mio ruolo con “Capro”, che gioca ad alto livello da oltre 20 anni, non può che aiutarmi tutti i giorni a migliorare. Lui è un ottimo giocatore ma soprattutto e sinceramente una bravissima persona! Spesso durante le partite gli chiedo importantissimi consigli su come sistemare la squadra in ricezione e difesa perciò non posso che essere felice di avere lui come collega di ruolo.

 

Un pregio e un difetto di Lorenzo Gallosti?

Non dovresti chiederlo a me (ride, n.d.r.) comunque un pregio penso sia la capacità di rimanere sempre tranquillo nei momenti difficili. Difetti ne ho quanti ne vuoi, uno su tutti essere molto sbadato e dimenticarmi  le cose ovunque.

 

Claudio Ziglioli
Ufficio Stampa Volley Segrate 1978